sabato 11 febbraio 2012

L’OPTIONE PER I POVERI NELLA CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA

L’OPTIONE PER I POVERI NELLA CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA (di suor Faustina ) Nel primo giorno Gesù Gesù dice : “Oggi portami l ‘umanità intera “ ; nel secondo giorno si rivolge alla anime sacerdotali e religiose, nel terzo giorno dice : “oggi portami le anime pie e fedeli "e immergile nella mia misericordia,nel quarto giorno “ portami le anime dei pagani e di quelle che non mi conoscono”; nel quinto giorno “le anime degli eretici e degli apostati”;nel sesto giorno “ le anime dolci ed umili e quelle dei fanciulli “ ; settimo giorno “ le anime che onorano e glorificano particolarmente la mia misericordia “; ottavo giorno le anime che si trovano nel purgatorio “(infatti queste anime sono particolarmente povere avendo lasciato sulla terra ogni bene .....quindi raccomando di pregare tutti i giorni per loro !!!) Nono giorno ; “ oggi portami le anime tiepide e immergile nell’oceano della mia misericordia “ ( generalmente queste anime sono molto ricche di beni materiali ), perchè si lasciano ottuntire l ‘anima a causa dei molti beni che loro posseggono ma, a ben guardare , anche i poveri materiali non sono da meno però . . e se li vediamo fare una scala di valori, al primo posto mettono sempre i beni matariali ,insomma la pensano proprio come i ricchi, spesso . Se poi guardiamo alla predicazione di Cristo nei sui viaggi , ci accorgiamo che dopo avere prescelto le sinagoghe, frequentate da tutto il popolo e non da classi specifiche di disagiati,si rivolgeva a tutto all’ intero popolo con tutte le componenti sociali . E' chiaro che gli chiedeva poi più aiuto chi era nella necessità,come gli ammalati e gli invalidi, ma che regalasse soldi a settori sociali non se ne parlava neanche !! Che questa cosiddetta “teologia della liberazione “ dall’ opzione per i poveri poi passi nei casi dei più esagitati di loro , alla liberazione della donna volendogli conferire il sacerdozio, oppure che voglia far sposare i preti , oppure quando si dimostra favorevole all’ aborto e alla contraccezione ,passiamo dalla menzogna alla tagicommedia !!!

giovedì 9 febbraio 2012

ELEMENTI BASE DELLA NUOVA COSTITUZIONE ITALIANA ED EUROPEA

ELEMENTI BASE DELLA NUOVA COSTITUZIONE ITALIANA ED EUROPEA

L’ essere umano essendo di natura sociale, nato dall’ unione di due esseri : uomo e donna, ha bisogno di un programma generale legislativo che permette di associarsi secondo un bene comune per sviluppare i suoi fini , convivere e formare una famiglia o un gruppo sociale, un clan ,una stirpe, una nazione, un popolo con le stesse caratteristiche . Questo programma legislativo generale dell’ uomo che chiameremo COSTITUZIONE GENERALE deve essere ispirato a una giustizia sociale reciproca alla quale bisogna adeguarsi in ogni momento storico del sistema sociale per il bene della sua stessa vita . Da questa COSTITUZIONE BASE hanno inizio le legislazioni particolari dei vari popoli che fissano delle norme di vita individuale e associativa, comuni a tutti gli individui che perseguono le finalità della loro esistenza sociale e particolare. Popoli e gruppi che hanno le stesse caratteristiche sono agevolati da elementi comuni .
Gli uomini nascendo, non sono gli artefici e gli arbitri delle leggi fisiche e scientifiche del creato e della loro stessa esistenza e nemmeno di ciò che possiamo definire bene o male, giusto o ingiusto, perché essi sono entità pensanti, condizionati dalla legge di natura generale che non hanno fatto loro e non possono cambiare essendo legge costitutiva,legge oggettiva dell universo che non ha fondato la sua mente . Gli uomini nascono in un universo che già è inserito in un ordine di leggi fisiche,scientifiche ed economiche, spesso a lui sconosciute, se non nelle sue linee generali a lui note . Oltre alle leggi fisiche alle quali si adegua per forza la loro natura fin dalla nascita,scopre che ci sono leggi di natura morali, razionali, riguardanti il bene e il male, inerenti la giustizia sociale e che regolano i loro rapporti i. Sono leggi non di natura fisica ma di natura etica oggettivi : non rubare, non uccidere ….
Queste sono leggi fondamentali che possiamo definire “naturali,” secondo la natura propria della specie umana capace di discernere e seguono dei principi generali che sono sempre razionali ,universali e immutabili nella sostanza . Quindi l’uomo trova leggi fisiche già costituite e leggi che possiamo definire morali che regolano i rapporti fra loro e il singolo o la società di appartenenza . Tutte le leggi di natura morale si rifanno a poche leggi generali razionali, ovvero giuste, che regolano i reciprochi rapporti e trovano spazio nell’ ambito delle loro legislazioni particolari .


Art.1- LA COSTITUZIONE ITALIANA ED EUROPEA NEI SUOI PRINCIPI SUPERIORI SI FONDA SULLA GIUSTIZIA DEL DIRITTO NATURALE CHE HA COME FINE IL BENE COMUNE DEL POPOLO E SI ADEGUA ALLA RAGIONEVOLEZZA DI UNA LEGGE MORALE SUPERIORE NELLE LINEE GENERALI . NON SI FONDA NE' SU MAGGIORANZE E NE' SU MINORANZE DI ASSEMBLE DEMOCRATICHE, DI FAZIONI,DI CLASSI SOCIALI O DI PARTITI LEGALMENTE RICONOSCIUTI. UN SINGOLO UOMO E UNA DONNA INIZIANO LA VITA SOCIALE DAVANTI ALLO STATO CON UN PATTO TRA LORO RICONOSCIUTO E COL QUALE FONDANO UN NUCLEO FAMIGLIARE DIVENTANDO UNA CELLULA DELLO STATO SOCIALE .

Art.2- IL POPOLO CHE E’ L’ASSOCIAZIONE DEI NUCLEI FAMILIARI, VIENE REGOLATO DALL‘AUTORITA’ CHE SPESSO COSTITUISCE MEDIANTE ELEZIONI O TIRANDO A SORTE PER ESSERE RAPPRESENTATO. QUESTE AUTORITA’ SONO L’ESPRESSIONE PIU’ GENERALE ,PER GRADI SUPERIORI,DELLA SOVRANITA’ DEL POPOLO .

Art.3 – LA COSTITUZIONE ITALIANA ED EUROPEA NON RICONOSCE DIRITTI INVIOLABILI DELL’UOMO CHE SI OPPONESSERO AL DIRITTO NATURALE UNIVERSALE ,MA RICONOSCE SOLO QUEI DIRITTI GIA’ INSITI NELLA SUA NATURA,DOVE NON ALBERGA NESSUNA LIBERTA’ ASSOLUTA E ANARCHICA,NE’ RICONOSCE LIBERTA’INDIVIDUALI RISPETTO ALL’ORDINAMENTO SOCIALE E ALL’AUTORITA’ GARANTE SU ESSA COSTITUITA. IL DIRITTO DEI SINGOLI NON DEVE MAI INFICIARE IL DIRITTO DEI NUCLEI FAMILIARI E NATURALI LIBERAMENTE ASSOCIATI CHE FORMANO IL POPOLO .

Art.4 - NON TUTTI I DIRITTI SONO UGUALI MA TUTTI GLI INDIVIDUI SONO UGUALI DAVANTI ALLA GIUSTIZIA DELLA LEGGE, LA QUALE NON GUARDA IN FACCIA NE’ A UNA MAGGIORANZA, NE’ A UNA MINORANZA, NE’ AL RICCO,NE’ AL POVERO,NE’ A UNA LOBBY ECONOMICA ASSOCIATA, MA TUTTI SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE CHE E’ SEMPRE UNA PROMANAZIONE TEMPORALE E PARTICOLARE DI UNA NORMA UNIVERSALE . LA LEGGE ITALIANA ED EUROPEA E’ QUINDI UNA CODIFICAZIONE TEMPORALE DI NORME UNIVERSALI DEL CODICE UMANO, NON E’ LEGATA A NESSUN INTERESSE PARTICOLARE DI CLASSE ,NE’ ESPRESSIONE DI OPINIONI UMANE, NE’ DI UN IDEOLOGIA FILOSOFICA O UTOPICA, NE’ FRUTTO DI INTERESSI DI UNA CASTA O PARTITO.
Art. 5- LO STATO, CIOE’ L’AUTORITA’ CHE E’ LA PROMANAZIONE RAPPRESENTANTE MILIONI DI FAMIGLIE DI UN TERRITORIO GEOGRAFICO, PROMUOVE TUTTI QUEI SERVIZI CHE AIUTINO LE ATTIVITA’ DI LAVORO CREANDO LE CONDIZIONI E VALORIZZANDO LE CAPACITA’ DEI SOGGETTI, AIUTANDO LE FAMIGLIE IN TUTTO CIO’ CHE E’ LORO PERTINENTE, NON RICONOSCENDO A NESSUNO PERO’ DEI DIRITTI SOCIALI ACQUISITI E INNATI,ANZI UN SOGGETTO PERDE SUBITO LA SUA DIGNITA’ E UGUAGLIANZA DI TRATTAMENTO NON APPENA DELINQUESSE E VIVESSE IN CONTRASTO CON LE LEGGI MORALI STABILITE PER TUTTI.
Art.6 – OGNI SINGOLO UOMO,OGNI FAMIGLIA,PROVVEDE A SE STESSA INSERENDOSI NEL TESSUTO SOCIALE CON IL LAVORO ; I GENITORI EDUCANDO LA PROLE E AIUTANDOLA A DIVENTARE AUTONOMA PER LA CREAZIONE DI NUOVI NUCLEI FAMILIARI, LO STATO PROMUOVENDO I SERVIZI PER IL BENE COMUNE . CHI NON PUO’ COOPERARE PER MOTIVI FISICI O PSICHICI CON LA FORMAZIONE DI UNA FAMIGLIA O CON UN’ ATIVITA’ DI LAVORO SECONDO LE SUE CAPACITA’, VIENE ESENTATO E MANTENUTO DALLA COLLETTIVITA’.

Art.7 ¬– LO STATO ITALIANO ED EUROPEO,UNO E INDIVISIBILE,RICONOSCE LE MINORANZE LINGUISTICHE PUR SAPENDO CHE POSSONO OSTACOLARE L’UNITA’, RICONOSCE LE GIUSTE AUTONOMIE LOCALI O FEDERATIVE,LE SITUAZIONI GEOGRAFICHE PARTICOLARI E , PER I PROPRI BISOGNI ISTITUZIONALI, ESERCITA UN PRELIEVO MAI SUPERIORE AL 10% DEL REDDITO DEGLI EFFETTIVI GUADAGNI DEI CITTADINI E DELLE FAMIGLIE E, AFFINCHE’ LE FAMIGLIE NON CADANO VITTIME DELL’USURA O LOBBY DELLA FINANZA , NAZIONALIZZA LE BANCHE, PROTEGGE I RISPARMI, EMETTE MONETA E ASSICURA A TUTTI I SERVIZI ESSENZIALI PUBBLICI COME LA SCUOLA,LE STRADE, I TRASPORTI ,COMUNICAZIONI, SANITA’ PUBBLICA,ACQUA ,IGIENE PUBBLICA,AZIENDE PUBBLICHE INERENTI IL BENE COMUNE .
ART. 8 - LO STATO ITALIANO NEI GIUSTI LIMITI ACCOGLIE GLI STRANIERI DI QUALSIASI RAZZA AIUTANDOLI E INTEGRANDOLI NEL PROPRIO TESSUTO SOCIALE A PATTO CHE QUESTI ACCETTINO LE SUE LEGGI,LA NOSTRA LINGUA,LA NOSTRA RELIGIONE ,LE NOSTRE TRADIZIONI,LA CULTURA CHE RENDE UNITI, MA SENZA QUESTE CONDIZIONI NECESSARIE, VEDRA’ LA LORO PRESENZA SOLO COME UNA MINACCIA ALLA PROPRIA IDENTITA’ E ALL’ORDINE SCELTO DALLE FAMIGLIE CHE LO STATO PROTEGGE .
Art.10- LO STATO ITALIANO ED EUROPEO RICONOSCE UNA E UNA SOLA CONFESSIONE RELIGIOSA ,QUELLA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA MA DISCONOSCE OGNI PARTITO POLITICO, OGNI MOVIMENTO O FAZIONE CULTURALE FINALIZZATA ALLA SALVAGUARDIA DEGLI INTERESSI DI POCHI .
Art.11- LO STATO ITALIANO ED EUROPEO NON RICONOSCE NESSUN VALORE GIURIDICO A QUALSIASI TRATTATO INTERNAZIONALE CHE NON RISPETTI I FONDAMENTI CULTURALI DEI POPOLI OPPURE CHE INFICI L’ORDINE GIURIDICO E ASSOCIATIVO DELLO STATO CON LE SUE LEGGI BASATE SUL DIRITTO UNIVERSALE .
Art. 12 - LO STATO ITALIANO ED EUROPEO RIPUDIA LA GUERRA COME MEZZO DI RISOLUZIONE DEI PROBLEMI INTERNAZIONALI MA COOPERA CON LE PROPRIE FORZE ARMATE E FORZE DELL’ORDINE PUBBLICO
AD ADDESTRARE LE NAZIONI CHE NECESSITASSERO DI AIUTO E DI PACE PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO , IN CUI NON FOSSE GARANTITO L’ORDINE NAZIONALE E MONDIALE . QUINDI PRODUCE MEZZI SOFISTICATI DELLA TECNICA PER ATTUARE TALE CONTROLLO E PRESERVARE IVI LA PACE .
INOLTRE ESSO HA DEI SIMBOLI E DEI SEGNI LEGATI ALLA SUA SPECIFICA TRADIZIONE CHE LO INDENTIFICHINO IN MEZZO ALLE ALTRE ENTITA’ NAZIONALI .
Art. 13 – SONO PROIBITE,TUTTE E INDISTINTAMENTE ,LE MANIFESTAZIONI POLITICHE E SINDACALI,ABOLITO OGNI PARTITO SEGNO DI FRATELLANZA E MASSONERIA AL DI FUORI DEI CORPI ISTITUZIONALI RICONOSCIUTI DALLO STATO E ATTI RISOLVERE I PROBLEMI DEL POPOLO . E’ QUINDI PROIBITA E PERSEGUITATA OGNI ORGANIZZAZIONE SEGRETA CHE ABBIA LE CARATTERISTICHE DI SETTA E DI AIUTO RECIPROCO O DI DOMINIO SULLA SOCIETA’ E LO STATO .
Art.14 - SONO AMMESSE SOLO LE ASSEMBLEE E MANIFESTAZIONI CIVILI, RELIGIOSE, ECONOMICHE, MILITARI,SPORTIVE,ARTISTICHE O SCOLASTICHE ISPIRATE AL BUON FUNZIONAMENTO DELLO STATO SOCIALE .
Art. 15 – CHIUNQUE VUOLE PROPORSI ALLA GUIDA AMMINISTRATIVA DI UNA CITTA’ DICHIARA IL SUO NOME IN UN ALBO COMUNALE PUBBLICO CHE POTRA’ RACCOGLIERE NON PIU’ DI 13 NOMI , QUANDO IL NUMERO E’ IN ECCESSO SARA’ TIRATO A SORTE PER STABILIRE SOLO IL NUMERO DI 13 ELEGENDI . QUINDI I CAPIFAMIGLIA GLI DARANNO IL PROPRIO VOTO OGNI 5 ANNI . IL CAPO POI SCEGLIE I SUOI CONSIGLIERI IN PARTE TRA I VOTATI (70%) E IN PARTE TRA CONOSCENTI ESPERTI .
Art.16 – OGNUNO E’ RESPONSABILE DEI PROPRI ATTI COMPROVATI E TESTIMONIATI ,SALVO L’ADESIONE AD ASSOCIAZIONI ATTE A DELINQUERE ,PERCIO’ LO STATO TRAMITE L’ISTITUZIONE PENITENZIARIA NON E’ DEPUTATA A REDIMERE MA A PUNIRE E FAR ESPIARE LA COLPA COMMESSA TRAMITE LIMITAZIONE DELLA LIBERTA’ PERSONALE, OPPURE OBBLIGANDO A UN LAVORO DI PUBBLICA UTILITA’SEMPRE NEL RISPETTO DELLA DIGNITA’ UMANA DI CHI DELINQUE . CHI DELINQUESSE CON ATTI CRIMINOSI ACCERTATI E PARTICOLARMENTE GRAVI, ANCHE SE “MALATO” O INVALIDO O MINORENNE , VIENE ELIMINATO CON PENA CAPITALE .
Art.17 LO STATO RICONOSCE COME UTILI E IDONEI QUEGLI ENTI CHE ABBIANO UNA FUNZIONE PUBBLICA UTILE,SOCIALE E MORALE ; LI FAVORISCE E LI PROTEGGE ,QUINDI PROMUOVE SOLO IL MOLTEPLICE PROGRESSO DELLA TECNICA E NON MAI DELLA SCIENZA IDEOLOGICA PER UN PROGRESSO CIVILE ORDINATO UMANO E SOCIALE . OBBLIGA OGNI EDIFICIO E LUOGO PUBBLICO AD AVERE UN CROCIFISSO COME SIMBOLO DELLA LEGGE E DELLA RELIGIONE TRADIZIONALE E CULTURALE DELLO STATO .

Art .18 - LO STATO VIETA L’INSEGNAMENTO DELLA FEDE RELIGIOSA NELLE PROPRIE SCUOLE E ISTITUTI DI ISTRUZIONE E DI EDUCAZIONE,MA OBBLIGA CON UN ORARIO MAGGIORITARIO ALL’INSEGNAMENTO DI ALCUNE MATERIE DEL DIRITTO ETICO E MORALE NATURALE, OBBLIGA ALL’ INSEGNAMENTO BIBLICO COME TRADIZIONE CULTURALE IN OGNI BRANCA DEL SAPERE ,DALL’IGIENE PUBBLICA ALLA MORALE STRADALE, PERCHE’ E’ ALLA BASE DELLA PROPRIA CONVIVENZA E TRADIZIONE POPOLARE.

Art. 19 - LO STATO STABILISCE CHE I GIORNI LAVORATIVI DELLA SETTIMANA SIANO SEI E IL SETTIMO SIA DI RIPOSO DAL LAVORO MATERIALE ,QUINDI STABILISCE ALTRE FESTE CELEBRATIVE DELLA PROPRIA TRADIZIONE SECONDO LA NECESSITA’, STABILENDO DEROGHE PER QUEI LAVORI DI FINALITA’ PUBBLICA , UTILI E BENEFICI ALLA STESSA FESTIVITA’ COLLETTIVA .
Art. 21 – LO STATO STABILISCE CHE HANNO DIRITTO DI VOTO A LIVELLO TERRITORIALE SOLO E SOLTANTO I CAPI DEL NUCLEO FAMILIARE , INOLTRE ANCHE QUEI SOGGETTI
CHE DICHIARASSERO E ASSUMESSERO UNA PROPRIA SITUAZIONE SOCIALE DI PUBBLICA UTILITA’ PURCHE’ SEMPRE MINORITARI RISPETTO AI CAPI FAMIGLIA . E’ VIETATO INVECE IL VOTO ALLE RELIGIOSE E RELIGIOSI CHE ABBIANO SCELTO UN DIVERSO STATO SOCIALE LEGATO AL DIRITTO CANONICO ECCLESIALE . AI SACERDOTI E RELIGIOSI INOLTRE E’ VIETATO OGNI DISCORSO PRETTAMENTE POLITICO PUBBLICO . QUESTI CAPI DI CITTA’ POI ELEGGERANNO 120 SENATORI CHE LEGIFERERANNO E QUESTI UN CAPO DELLO STATO .
Art. 22- I SENATORI ELEGGERANNO UN NUMERO DI 67+3 (=70) SAGGI ELETTI DAL CAPO DELLO STATO , SCELTI PER LO PIU’ TRA L’ORDINE GIUDIZIARIO MASCHILE E FEMMINILE CHE AVRANNO POTERE DI VIGILANZA SULL’ORDINE GIUDIZIARIO STESSO E NEL CODIFICARE LE PROPOSTE DI LEGGE .QUINDI IL CAPO DELLO STATO IN CARICA PER SEI ANNI SCEGLIERA’ TRA TUTTI GLI ELETTI VOTATI IL PROPRIO GOVERNO E I MINISTRI IDONEI AL POPOLO ITALIANO . NON E’ PREVISTA ALCUNA CORTE COSTITUZIONALE .

CONCORDATO :
Art.23 - LO STATO ITALIANO PROVVEDE AL BENE COMUNE DEI CITTADINI SEGUENDO ED ATTUANDO IL DIRITTO NATURALE ,LA CHIESA SI OCCUPA DELLA SALVEZZA ,BASANDOSI AL SUO INTERNO SULL’EGUALITARISMO DEL VANGELO E DELLA FEDE. OGNI COMMISTIONE, FUSIONE ,SCAMBIO DI FINI ,COMPROMESSO DI UTOPIA POLITICA E DEVIAZIONE DAI FINI RECIPROCI DELLE DUE SOCIETA’E DI COOPERAZIONE A LORO ASSEGNATI, VANNO DURAMENTE PUNITI E IMPEDITI . L’UTOPIA SOSTITUITA AL DIRITTO NATURALE DOVRA’ ESSERE DURAMENTE COLPITA NEI SUI RAPPRESENTATI E PROMOTORI.

mercoledì 8 febbraio 2012

IL MATRIMONIO E' INDISSOLUBILE, LO DICE LA RAGIONE di Giacomo Samek

IL MATRIMONIO E' INDISSOLUBILE, LO DICE LA RAGIONE di Giacomo Samek
Lodovici Il divorzio è una violazione della promessa solenne con cui
i coniugi si impegnano per tutta la vita, donando la propria
identità (che non muta). Ed è un grave torto nel confronti dei
figli. Nel dibattito sul divorzio che si svolse trent'anni fa
all'epoca del referendum, e nei discorsi su questo tema che si fanno
tutt'oggi, si deve rilevare un grande equivoco, cioè l'erronea
convinzione secondo cui solo i credenti, mediante la fede, possono
sostenere l'indissolubilità del matrimonio. Quest'opinione è un
errore madornale, perché l'indissolubilità del matrimonio religioso
non è solo una verità di fede, bensì anche una verità che qualunque
uomo può comprendere, anche so non è cristiano, anche se é ateo,
mediante la sola ragione. Sembra paradossale, ma possiamo dimostrare
che non lo è. Per comprenderlo bisogna riflettere sul contenuto del
consenso che gli sposi esprimono nel momento del matrimonio. Infatti
il matrimonio nasce dal consenso libero degli sposi che si
promettono: a) l'amore esclusivo, la donazione per tutta la vita; b)
l'apertura alla generazione/educazione dei figli. Chi non promette
queste due cose, o le promette ma senza essere sincero, non è mai
state sposato. Perciò in casi simili è improprio dire che il
matrimonio tra due persone é annullato, perché più propriamente esso
è nullo fin dal principio, vale a dire non c'è ma stato. Quindi, in
questi casi non si verifica una rescissione del legame matrimoniale
e dunque non c'è divorzio, bensì solo la presa di consapevolezza che
tale legame non è mai sussistito. Cerchiamo ora di chiarire un altro
punto: due coniugi promettono di amarsi, ma che cosa significa
amare? Che cos'e l'amore a cui si impegnano vicendevolmente? Amare
una persona non significa, almeno non primariamente, provare
trasporto verso di essa, avvertirne il fascino, esserne emotivamente
attratti, «stare bene insieme». L'amore è accompagnato sovente dal
sentimento, dal fascino, dallo stare bene insieme, ma non coincide
con il sentimento (che pure è importante), col fascino e con lo
stare bene insieme. Il greco e non cristiano Aristotele già nel IV
sec. a.C. ha spiegato che l'amore e un atto della volontà, che amare
significa volere il bene dell'altro (cfr. Retorica 2,4). Dire «ti
voglio bene» significa cioè «io voglio il tuo bene», cioè io
desidero il tuo bene, cerco di realizzare il tuo bene, di
procurarlo, di favorirlo. Per es., anche se mio figlio mi disgusta
per il suo comportamento, al punto che ne sono emotivamente
respinto, io lo amo se cerco di favorire lo stesso il suo bene, la
sua crescita, ecc. Non solo, ma amare una persona significa amarla
nella sua identità, cioè amare il suo io, che è unico e
irripetibile, amarla per ciò che è in modo irripetibile, non per
delle caratteristiche che anche altre persone possono avere, come la
simpatia, la bellezza, la ricchezza, la gradevolezza, la gentilezza,
ecc. Amare veramente una persona non significa tendere verso la sua
simpatia, bellezza, ricchezza, ecc.; chi ama la simpatia, bellezza,
ricchezza di una persona, in realtà non sta amando quella persona,
ma sta amando se stesso e, consapevolmente o inconsapevolmente, sta
usando l'altra persona per il proprio bene. È sempre il grande e non
cristiano Aristotele (Etica Nicomachea 1156a 14-24) a dirlo. Ciò
significa che due persone sposate, avendo promesso di amarsi per
tutta la vita hanno promesso di cercare il bene del coniuge, di
amarlo nella sua identità irripetibile ed unica. Se il contenuto
della loro promessa non era questo, essi non sono mai stati sposati.
Ebbene, se consideriamo che nel momento del consenso due sposi si
sono impegnati liberamente e consapevolmente: a) ad amarsi (cioè a
volere e cercare il bene dell'altro) in mode esclusivo; b) ad essere
aperti alla vita, possiamo comprendere con la sola ragione, senza
ricorrere alla fede, che il matrimonio è indissolubile. Infatti, i
coniugi si sono presi l'impegno di volersi reciprocamente bene, di
donarsi all'altro, al suo io unico e irripetibile, alla sua identità
personale. Ora, le caratteristiche fisiche e psicologiche di un uomo
possono mutare: un uomo bello, simpatico ed estroverso, può
diventare brutto, antipatico, e introverso; un uomo ricco, famoso
può diventare povero, disonorato; ma l'identità personale di un uomo
non può mutare: è lo stesso uomo quello che a vede nelle foto da
neonate, da bambino, da adolescente, da adulto, da vecchio, anche so
le sue caratteristiche fisiche fossero completamente cambiate, anche
se da ricco, bello, potente, simpatico, ecc., fosse diventato
povero, brutto e antipatico. Ma, allora, se gli sposi si sono
impegnati ad amare per tutta la vita il coniuge in ciò che
costituisce la sua identità personale, visto che questa identità non
muta mai, la loro promessa non può essere sciolta, dunque il
matrimonio è indissolubile e il divorzio è un atto gravemente
immorale. Si potrebbe obbiettare: quando tra due coniugi non c'è più
il sentimento iniziale il matrimonio non sussiste più, perché il
sentimento non si può produrre. Rispondiamo: a parte il fatto che il
sentimento lo si può in parte favorire (per es. cercando di vivere
tutta la vita come dei fidanzati, che si fanno sorprese e regali,
che escono alla sera, ecc.), comunque, come abbiamo già detto, nel
consenso gli sposi non promettono di restare insieme finché provano
uno slancio emotivo nel confronti del proprio sposo, bensì
promettono di cercare il suo bene per tutta la vita. Con ciò
possiamo anche comprendere perché la separazione, a certe
condizioni, è ammissibile. I coniugi possono separarsi se si giunge
ad una situazione in cui la stessa convivenza è diventata veramente
insostenibile. perché essi non hanno promesso di vivere insieme per
tutta la vita, bensì hanno promesso di volere il bene dell'altro per
tutta la vita, quindi possono separarsi se la convivenza provoca
realmente del male all'altro; ma ciascuno dovrà continuare a cercare
il bene dell'altro, perciò dovrà sempre mantenere la disponibilità a
tornare a vivere insieme, dovrà cercare di restaurare il rapporto,
cioè cercare di ripristinare le condizioni della convivenza, in
quanto dalla convivenza sortisce per ciascuno degli sposi quel bene
che è il mutuo aiuto, il sostegno e la collaborazione reciproca.
L'esperienza insegna che con questa disposizione la ricomposizione
non è un'utopia, ed esistono dei casi di ricongiungimento. Con ciò
abbiamo ricostruito una prima motivazione dell'indissolubilità del
matrimonio, che vale per qualsiasi matrimonio. Ma se ne può indicare
una seconda, che vale nel caso in cui dal matrimonio siano nati dei
figli. E chiaro che il contesto propizio per la nascita, la crescita
e l'educazione di un figlio è quello di una famiglia stabile e
solida. Ebbene, il divorzio è una grave ingiustizia nei riguardi del
figli, li fa sempre soffrire molto, li ferisce psicologicamente e
affettivamente. Ci sono inoltre studi che rilevano i rischi di
problemi interpersonali dei figli dei divorziati (Cfr. bibliografia)
e che mostrano come sia falso sostenere che quando i genitori non
vanno d'accordo è meglio per i figli che essi divorzino: soltanto
nelle famiglie dove i conflitti sono fortissimi il bambino può
trarre beneficio dalla eliminazione del conflitto, ma tale tipo di
conflittualità è rara, perciò nella stragrande maggioranza dei casi
sarebbe meglio per i figli se i genitori, invece di divorziare,
rimanessero insieme e affrontassero i loro problemi. Ora, gli sposi
si impegnano nel momento del matrimonio ad educare e a crescere
figli. Essendosi presi questo impegno, o anche per il solo fatto di
aver generato i figli, siccome col divorzio fanno soffrire i figli,
essi compiono una grave ingiustizia nei loro riguardi. Ci sono poi
dei dati interessanti (cfr. box) che mostrano che sono molto più
felici i coniugi che decidono di non divorziare rispetto a quelli
che decidono di farlo, e che il divorzio e tutt'altro che indolore,
ed ha rilevanti ripercussioni penali, compresi molti omicidi. A chi
ritiene, come faceva Montaigne, che il divorzio favorisce la durata
del matrimonio, perché i mariti amano di più le mogli nel timore di
perderle, bisogna ribattere che chi sa di essere unito
indissolubilmente cerca in tutti i modi di far andar bene il
matrimonio; chi invece sa che il matrimonio si può sciogliere, si
impegnerà di meno per assicurarne la riuscita (per esempio avrà meno
scrupoli a tradire il coniuge), perché sa che tanto esso non è
definitivo (uno studente che studia in una scuola difficile, si
impegna di meno so sa che i suoi genitori lo trasferiranno in una
scuola facile per evitargli la bocciatura, nel caso in cui egli vada
male). Un'ultima considerazione. Poiché il matrimonio è
indissolubile, è fondamentale un cammino accurato di preparazione ad
esso, e non bisogna farsi scoraggiare dalla rappresentazione offerta
dai media circa il matrimonio: non è vero che è impossibile restare
insieme tutta la vita e che i matrimoni si sfasciano
inesorabilmente. Ci sono moltissimi casi di matrimoni riusciti ed
inossidabili, che non vengono perô mai rappresentati, dove i
problemi che sorgono vengono superati, e dove la fedeltà non è
rigidità, perché l'amore ricomincia ogni giorno, e può essere
creativamente inventato ogni giorno. Perciò il matrimonio non è il
porto dell'amore o la sua morte, ma la sua scuola, in cui
continuamente si scopre l'inesauribile ricchezza dello sposo: come
dice Plutarco, l'amore «non solo non va mai soggetto all'autunno, ma
fiorisce anche tra i capelli bianchi e le rughe, e si prolunga fino
alla morte e alla tomba». © il Timone n. 30, Febbraio 2004







La conoscenza scietifica è custodita da custodi alati

la conoscenza scietifica è custodita da custodi alati .     

 
L'ALBERO DELLA VITA

È chiaro che questo albero biblico della vita che ha suscitato la gelosia
divina e procurato la morte all'uomo assume un aspetto determinante per capire

il progetto di Dio sull ` uomo e sull'universo da lui creato .

Quando Dio crea il cielo e la terra non è che non ci siano regole da
rispettare per l'uomo : " siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra "
(Gn.1,28) ordina il Signore all'uomo ; ci sono delle regole che riguardano il
dominio di tutta la terra ; non solo le terre più belle e comode per
l'uomo . Pensiamo all'Africa disabitata, al Sud America, alla Russia,
all'Australia e Oceania vuote ! Si , perché il problema non sono gli
abitanti perché la terra può produrre mille volte di più il numero dei suoi
abitanti , ma l'osservanza delle regole , cioè le regole della giustizia tra
gli uomi perché si adempia il piano del Creatore che è giusto . Noi in Europa
abbiamo sempre avuto problemi di sovra-produzione di latte, carne, alimenti
agricoli, tranne nei periodi di guerra,anzi ci siamo fatti guerre per questa
sovra-produzione ed è una menzogna la storiella del sovraffollamento della
terra, una menzogna diffusa ad arte dai banchieri (business-man) che la dominano
e la sfruttano mediante i politici……

Questo ordine divino riguarda tutta l'umanità indistintamente e non solo un
determinato popolo perchè,Dio ne chiederà conto a tutti .

Un secondo imperativo categorico da parte di Dio lo troviamo più avanti , più
dettagliato e riguarda la storia di Adamo messo nel paradiso terrestre : "Tu
potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,ma dall' albero della
conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare.. "

Chiaramente questo albero è un po' sospetto perché noi per decidere se una cosa
è bene o male,dobbiamo conoscere bene . Il fatto che mangiandone si muore
diventa pericoloso . E' un pò come la conoscenza dei segreti scientifici della
vita dell'uomo e del mondo , la scoperta dei segreti dell `atomo ; non bisogna
solo conoscere, bisogna conoscere bene e saperlo usare bene perché questa
libertà di usarlo senza basi etiche , gli si ritorcerebbe contro . Lo
distruggerebbe !!! Forse che l' uomo potrebbe o vorrebbe mettere fine alla
sua morte senza passare per il piano di salvezza di Dio, regalandosi un `
eternità tutta materiale e indipendente dai piani divini ? ? Perché no? Ci
siamo vicini, individuando le cellule dell ` eterna giovinezza , l'uomo
resterebbe sempre giovane ……. Però secondo i suoi piani materialistici ed
edonistici privi della conoscenza etica , ovvero seguendo regole che lui stessi
si è dato. Ma, sia chiaro, questo piano divino riguarda tutto il creato, non
solo il popolo dei salvati alla eterna vita ….. perché c'è un bene umano in
generale che riguarda tutto e tutti indistintamente.

Ecco la necessità dei cherubini di custodire,vegliare,centellinare nei tempi
opportuni, la via della conoscenza dell' albero della vita . La via della
conoscenza !!! Infatti molto legato al piano morale sta sul piano sociale e
politico soprattutto la conoscenza scientifica ……

I cherubini vegliano su una strada che è più scientifica,essa serve a regalare
all'uomo il "cibo al tempo opportuno", detto in soldoni , perché la conoscenza
della legge morale specifica riguarda solo Dio . Dio infatti promulgherà sul
Sinai una legge specificatamente morale per tutta l'umanità tramite un popolo
solo . Questa legge è l'ampliamento delle regole o dell'ordine divino già
imposto in Genesi 9, 6-7, ma che sta scritto,se vogliamo vederlo , anche nel
cuore dell'uomo ,con la legge naturale a cui si arriva mediante la semplice
ragione umana .






Le Origini della morale nel mondo (pezzo 4)

Le Origini della morale nel mondo (pezzo 4)




Per conoscere le origini della morale dobbiamo cercare le prime testimonianze scritte degli antichi uomini comparsi sulla terra e tentare di vedere quali erano i loro divieti e le loro norme e su quali credenze basavano la loro condotta e i loro costumi . In mancanza di tracce scritte dobbiamo basarci su tutti i reperti storici a nostra disposizione di una data civiltà, oppure basarci su tradizioni orali originali di storia, tramandate e raccontate da anziani delle varie regioni e paesi non dotati di una solida tradizione letteraria . Riguardo ai reperti di scrittura, le prime tracce di segni che servivano per comunicare un’ idea , le più antiche testimonianze storiche non vanno al di là del 3500 a.C. ad essere generosi . Per quanto riguarda le civiltà andine ,conosciamo i loro sistemi di vita soprattutto attraverso reperti archeologici ,racconti di missionari o di esploratori. Ma se non vogliamo battere l’aria con racconti aleatori e tracce discontinue e molto generiche , però già sufficienti a farci capire il sistema morale di un dato popolo o tribù , dobbiamo andare su un testo che è il mare magnum della morale nella storia dell’umanità : la bibbia . Questo insieme di libri racchiude le origini dell’universo e dell’uomo , nonché la morale delle origini dell’umanità , fino al primo secolo dell’era cristiana . E’ da rilevare che grazie alla storia del popolo ebraico conosciamo anche le origini della storia dell’umanità intera e dell’universo . La storia biblica è la più vera e concreta apparsa sulla terra ,nonché la più universale e utile per conoscere le origini della morale . E’ un racconto logico, storico, razionale nel tempo e non discontinuo e aleatorio ,con storie di discendenze precise di famiglie con nomi e cognomi di discendenti attraverso i secoli ; con descrizioni di luoghi e di confini geografici precisi ; la storia biblica è qualcosa di spaventosamente storico con fatti precisi ,anche se molti di quei luoghi e di quei volti oggi non li conosciamo , anche se non possiamo accertarne la verità in una maniera assoluta , ma dobbiamo chiederci sempre : è assoluto il nostro metodo di indagine storica ? E’ assoluta la nostra conoscenza dell’uomo ? Siamo sicuri che se applicassimo gli stessi metodi e interrogativi ne uscirebbe vera il 90 % della stessa storia recente ? La storia dell’uomo sulla terra per noi è molto recente , ma al di là delle menzogne paleontologiche che fanno passare per scientifiche le teorie romanzate dell’evoluzionismo , a noi interessano le tracce dei divieti, ovvero dei “ paletti” posti dalla mente umana e dall azione divina come norme universali o particolari , norme che la mente umana non doveva assolutamente oltrepassare . Queste tracce le possiamo trovare anche nei racconti mitologici dei greci e delle civiltà dell’estremo oriente . Non ci interessa scoprire il come e il perché si è formato un credo morale nell’uomo per non cadere in facili deviazioni ideologiche . Ci interessa capire quali regole oggettive sostanziali avesse l’uomo delle origini . L’unico racconto logico,continuato e razionale ,storico al di là delle testimonianze storiche , che pure hanno la loro non fondamentale importanza e che ha di mira la condotta dell’uomo che va oltre il racconto storico, è il libro della genesi biblica . Questo racconto va al di là delle prime tracce di scrittura (3500 a.C.) comparse sulla terra. Infatti , in esso subito dopo il racconto della creazione , vengono poste delle condizioni all’uomo dal Creatore,condizioni che vediamo insite nella sua stessa natura , condizioni che si sposano sia con la sua personalità e sia con il suo aspetto fisico . Le prime condizioni riguardano il dovere di riempire la terra e di assoggettarla e dominarla , cioè trasformarla affinché produca il necessario per la vita dell’uomo . Ora se si comanda a un figlio di andare al negozio a comperare un kg di pane , sicuramente debbiamo dargli i soldi necessari altrimenti il nostro comando sarebbe fasullo e ridicolo . Questo vuol dire che Dio ha previsto e messo nella natura e nell’ambiente tutte quelle energie che serviranno all’uomo affinchè nel corso dei secoli e millenni , sviluppando il suo ingegno, le possa utilizzare per riempire tutta la terra col genere umano . Le fonti ci sono in abbondanza , bisogna solo organizzarle con l’intelligenza del lavoro e la giustizia , come si fa per la costruzione di un mosaico , inserirle al loro posto con il lavoro dell’organizzazione tecnica che progredisce secondo i bisogni della società che deve crescere a ritmo continuo per riempire tutta la terra . Oggi infatti notiamo degli squilibri enormi tra terra e terra,paese e paese , nazione e nazione nel numero degli abitanti : terre vuote e incolte abitate da pochi uomini nonostante lo sviluppo della tecnica e terre povere ma stracolme di abitanti con il terrore di riempire la terra e dominarla . Ora se avviene qualche distorsione sociale o produttiva , qualche disorganizzazione nella catena alimentare o sociale con disastri territoriali o socio-economici che impediscono lo sviluppo della vita organizzata nelle società umane , questo avviene a causa di problemi che riguardano l’ordine morale nell’organizzazione sociale dell’uomo. Infatti non solo è necessario che l’uomo si attrezzi tecnicamente e scientificamente per “dominare la terra e popolarla “ , ma è necessario che abbia delle regole di vita sociale , altrimenti non sarebbe possibile nessun popolamento , nessuna organizzazione sociale , nessun progresso scientifico . Se ad esempio mancasse la “pace “ in un gruppo sociale , questo si autodistruggerebbe come si autodistrugge una famiglia in cui qualcuno dei membri impazzisce impedendo la normale vita famigliare . Perciò dietro questo termine “pace”, che dal punto di vista sociale non è altro se non uno svolgimento normale della vita famigliare e sociale di un gruppo umano, ci sono altri valori tra cui il più importante è la giustizia . Questa giustizia non è altro che un sistema morale legato all’azione dell’uomo e definisce sia il suo rapporto con l ‘Essere Creatore e sia i rapporti tra uomo e uomo . Il nucleo di questa giustizia attorno alla quale si dirimano infinite regole scritte o teoriche , quanti sono i casi dell’agire umano, è molto semplice . Anticamente, in termini arcaici e primitivi , veniva detta : “ occhio per occhio, dente per dente “, vita per vita , sangue per sangue “ , a sottolineare che ogni cosa ha un prezzo e ogni azione ha un giudizio giusto . Ora ci sono azioni meccaniche che fanno parte della normale vita dell’uomo e ci sono azioni dell’uomo dirette contro terzi ,azioni che definiscono i suoi rapporti con altri esseri simili . Il peso giusto di un’ azione in ordine alla giustizia e come una legge fisica in cui ad ogni azione corrisponde una ragione o una legge economica in cui ogni cosa che acquisto deve avere un prezzo giusto legato all’oggetto . Questa è solo una legge generale del vivere sociale e dei rapporti dell’uomo con l’essere creatore ma va calata nel sistema sociale e geografico delle condizioni della vita che sono molto complessi e in cui un uomo , oltre ad essere ontologicamente uguale a un altro uomo davanti all ‘Essere supremo e alla sua giustizia , nella scala sociale ha dei ruoli e dei ranghi molto variabili , spesso ben definiti e fissati dalla natura ,legati alla sua fisicità : uomo,donna,padre, madre ,figlio, autorità,ricco o povero , ecc. In realtà non c’è nessuna uguaglianza nella sfera sociale umana ma solo rispetto alla giustizia che spetta a tutti e ognuno è un individuo diverso da un altro mai comparso sulla terra . I disastri sociali dipendono quindi da problemi di natura etica e hanno la loro radice nel concetto di giustizia non da tutti accettato come oggettivo e universale per tutti gli esseri . L’uomo , ogni uomo , tende a crearsi una sua giustizia ; un suo sistema di giustizia autonomo sia nei riguardi dell’Essere Supremo e sia nei riguardi degli altri esseri , dove rispetto alla giustizia oggettiva sono tutti uguali nonostante i ranghi e le differenze fisiche . Ecco che dopo avere costituito il primo nucleo sociale , Dio pone delle condizioni , delle norme da rispettare all’uomo in quanto deve sapere sempre che non si è autocreato da solo sulla terra , ma esiste solo in quanto “dipendente” da un Essere Supremo che con infinita intelligenza gli ha creato una casa da abitare ,non solo, ma ha creato l’uomo stesso . Queste norme di vita date all’uomo appena creato, all’origine erano interne all’uomo e non era necessaria nessuna autorità e nessun sistema organizzato di vita che regolasse i vari nuclei familiari o la sua condotta di vita riguardo alla giustizia . Non fu necessaria nessuna esplicitazione e nessun sistema di scrittura che facesse da paradigma per un comportamento giusto nel suo sistema di vita . Notiamo però nell’umanità atediluviana la presenza del sacrifico, una spia ,un segno della necessità di riparare qualcosa interno all’equilibrio dell’uomo . Dio stesso non prevede alcun tipo di autorità e nessun tipo di legge scritta con la prima umanità ma la necessità di imporre delle regole di vita ferree con la necessità della loro osservanza ci sarà dopo la giustizia del diluvio. Infatti affinché ci fosse una legge scritta divina e completa non era sufficiente la presenza di famiglie umane , era necessario un popolo ben definito con una normale vita sociale . Ci si chiede allora ; è lecito imporre il bene all’uomo ? Dio lo ha imposto senza nessuna pietà perché si trattava di impedire infinite punizioni divine . L’uomo stesso verserà il sangue dell’uomo prima che sia Dio stesso a versarlo facendo il deserto e facendo cessare la vita sulla terra Genesi 9 . Ci si chiede allora : quando nasce la politica ? Sarà l’oggetto della prossima trattazione .

PUO' LA CHIESA APPOGGIARE LO STATO ?

PUO' LA CHIESA APPOGGIARE LO STATO ?

 
Può la Chiesa appoggiare lo Stato ? Si , la Chiesa può appoggiare lo Stato .
La nostra domanda si pone lecita per il fatto che lo Stato non è un partito o non dovrebbe mai rappresentare una parte, perché lo Stato rappresentando il governo di tutto un popolo, di tutte le parti sociali e corporazioni,di tutti i nuclei familiari che sono la base dello Stato, conserva in se sempre un carattere universale . Lo Stato presiede al bene comune di tutti i cittadini e si fonda sul diritto naturale di cui la Chiesa è maestra e madre , anche se non gli è stato dato alcun potere pratico sul governo del mondo ,avendo Dio separato i due poteri , quello di Cesare da quello spirituale .
“Cesare”, presiede sempre al bene comune che ha come fondamento etico la legge naturale il cui modello rivelato e la legge di Mosè , infatti la legge che trova riscontro nel cuore di ognuno ha come cartina di tornasole quella rivelata che ne misura l’ affidabilità e la veridicità . Lo Stato quindi fondandosi su regole etiche e morali, preside al bene comune di tutti, assicurando con l ‘ordine,la crescita e la giustizia per tutti . Ecco perché un partito, anche quello di cattolici , rappresenta l’eresia anche se confusamente rappresenterebbe lo Stato . Tanto è vero che in questi partiti c’è l’ idea che la legge morale deve essere valida solo per loro,per una parte del popolo “rispettando” le altre parti su altre etiche ,perché lo stato rappresenta tutti riconoscendo erroneamente molte etiche . Inoltre essi confondono sempre la legge naturale, che obbliga sempre , anche con la pena di morte, con la legge evangelica che non obbliga mai nessuno ,diventando cosi particolarmente odiosi al popolo .

martedì 7 febbraio 2012

PROFEZIE VARIE

Beata Anna Caterina Emmerik

Mi è stato anche detto che Lucifero verrà liberato per un certo periodo cinquanta o sessant'anni prima dell'anno di Cristo 2000.

Mi vennero indicate le date di molti altri eventi che non riesco a ricordare; ma un certo numero di demoni dovranno essere liberati molto prima di Lucifero, in modo che tentino gli uomini e servano come strumenti della giustizia divina. “Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola…
Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto…C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda…” (12 settembre 1820). “Vidi cose deplorevoli: stavano giocando d’azzardo, bevendo e parlando in chiesa; stavano anche corteggiando le donne. Ogni sorta di abomini venivano perpetrati là. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora pii, e solo pochi avevano una sana visione delle cose. Tutte queste cose diedero tanta tristezza” (27 settembre 1820). “Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione.
In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre” (1820) “Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione” (22 aprile 1823). “Ho visto di nuovo la strana grande chiesa. Non c’era niente di santo in essa.
Ho visto anche un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. [Nella strana chiesa] C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Sullo sfondo, in lontananza, vidi la sede di un popolo crudele armato di lance, e vidi una figura che rideva, che disse: “Costruitela pure quanto più solida potete; tanto noi la butteremo a terra” (12 settembre 1820). “Fra le cose più strane che vidi, vi erano delle lunghe processioni di vescovi. Le loro colpe verso la religione venivano mostrate attraverso delle deformità esterne” (1 giugno 1820). “La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine” (12 luglio 1820). (Fino alla riforma liturgica del 1967, la Santa Messa si concludeva con la lettura del Prologo del vangelo di Giovanni. Le profezie della santa si riferiscono quindi al periodo successivo al 1967). “Vidi la Chiesa di San Pietro in rovina, e il modo in cui tanti membri del clero erano essi stessi impegnati in quest’opera di distruzione – ma nessuno di loro desiderava farlo apertamente davanti agli altri. Gesù mi dice che la Chiesa sembrerà in completo declino. Ma sarebbe risorta” (4 ottobre 1820). “Vidi ancora una volta la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando… Ma vidi anche che l’aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al tempo stesso molto fermo/…/ Vidi un grande rinnovamento e la Chiesa che si liberava in alto nel cielo”. “La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma; ne risulterebbero innumerevoli mali se lo facesse. Ora stanno pretendendo qualcosa da lui.
La dottrina protestante e quella dei greci scismatici devono diffondersi dappertutto. Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti lavorano alla distruzione, persino il clero.
Si avvicina una grande devastazione” (1 ottobre 1820). “Mentre attraversavo Roma con San Francesco e altri santi, vedemmo un grande palazzo avvolto dalle fiamme, ma mentre ci avvicinavamo il fuoco diminuì e noi vedemmo un edificio annerito. Finalmente raggiungemmo il Papa. Era seduto al buio e addormentato su una grande poltrona: era molto ammalato e debole; non riusciva più a camminare. Gli ecclesiastici nella cerchia interna sembravano insinceri e privi di zelo; non mi piacevano.
Parlai al Papa dei vescovi che presto dovevano essere nominati. Gli dissi anche che non doveva lasciare Roma. Se l’avesse fatto sarebbe stato il caos. Egli pensava che il male fosse inevitabile e che doveva partire per salvare molte cose…
Era molto prospero a lasciare Roma e veniva esortato insistentemente a farlo. La Chiesa è completamente deserta. Sembra che tutti stiano scappando. Dappertutto vedo grande miseria, odio, tradimento, rancore, confusione, e una totale cecità. O città! O città! Cosa ti minaccia? La tempesta sta arrivando; sii vigile! (7 ottobre 1820). “Vedo il Santo Padre in grande angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il Santo Padre soffrirà molte altre prove prima di morire. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente” (10 agosto 1820).
“Il Santo Padre, immerso nel suo dolore, è ancora nascosto per evitare le incombenze pericolose. Ora può fidarsi solo di poche persone; è principalmente per questa ragione che deve nascondersi. Ma ha ancora con sé un anziano sacerdote di grande semplicità e devozione.
Egli è suo amico, e per la sua semplicità non pesavano valesse la pena toglierlo di mezzo.. Ma quest’uomo riceve molte grazie da Dio. Vede e si rende conto di molte cose che riferisce fedelmente al Santo Padre. Mi veniva chiesto di informarlo, mentre stava pregando, sui traditori e gli operatori di iniquità che facevano parte delle alte gerarchie dei servi che vivevano accanto a lui, così che egli potesse avvedersene”. “Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa.
L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma].
Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo” (13 maggio 1820). “Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri (e i tiepidi erano fra questi) facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto.
Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni” (12 aprile 1820). “Vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente…Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma” (25 agosto 1820). “Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell’Altare principale (10 settembre 1820).
“Vedo altri martiri, non ora ma in futuro… Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare. (Ap 13,1). In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione.
Ebbi la sensazione che sarebbero diventate martiri un giorno. Quando la Chiesa per la maggior parte era stata distrutta e quando solo i santuari e gli altari erano ancora in piedi, vidi entrare nella Chiesa i devastatori con la Bestia.
Là essi incontrarono una donna di nobile contegno che sembrava portare nel suo grembo un bambino, perché camminava lentamente. A questa vista i nemici erano terrorizzati e la Bestia non riusciva a fare neanche un altro passo in avanti. Essa proiettò il suo collo verso la Donna come per divorarla, ma la Donna si voltò e si prostrò, con la testa che toccava il suolo. Allora vidi la Bestia che fuggiva di nuovo verso il mare, e i nemici stavano scappando nella più grande confusione” (Agosto –ottobre 1820).
“Verranno tempi molto cattivi, nei quali i non cattolici svieranno molte persone. Vidi anche la battaglia. I nemici erano molto più numerosi, ma il piccolo esercito di fedeli ne abbatté file intere [di soldati nemici]. Durante la battaglia, la Madonna si trovava in piedi su una collina, e indossava un’armatura. Era una guerra terribile. Alla fine, solo pochi combattimenti per la giusta causa erano sopravvissuti, ma la vittoria era la loro” (22 ottobre 1822).
“Vidi, in grande lontananza, grandiose legione che si avvicinavano. Davanti a tutti vidi un uomo su un cavallo bianco (Ap 19,11-21?). I prigionieri venivano liberati e si univano a loro. Tutti i nemici venivano inseguiti. Allora, vidi che la Chiesa veniva prontamente ricostruita, ed era magnifica più di prima” (Agosto – ottobre 1820). “Vidi un nuovo Papa che sarà molto rigoroso. Egli si alienerà i vescovi freddi e tiepidi. Non è un romano, ma è italiano . Proviene da un luogo che non è lontano da Roma. Ma per qualche tempo dovranno esserci ancora molte lotte e agitazioni(27 gennaio 1822). “Vorrei che fosse qui il tempo in cui regnerà il Papa vestito di rocco. Vedo gli apostoli, non quelli del passato ma gli apostoli degli ultimi tempi e mi sembra che il Papa sia fra loro”.
“Gli ebrei ritorneranno in Palestina e diverranno cristiani verso la fine del mondo”.


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LA PROFEZIA DI SAN NILUS (NILO)

Che descrive la sciagura della Chiesa e del mondo durante il 20° secolo.

(scritta da San Nilus circa 430 D.C.)

Commenti preliminari

San Nilus fu uno dei molti discepoli e difensori ferventi di San Giovanni Crisostomo. Egli fu un funzionario alla Corte di Costantinopoli, sposato, con due figli. Mentre San Giovanni Crisostomo era patriarca, prima del suo esilio (398-403), diresse Nilus nello studio delle sacre scritture e nei suoi uffici di devozione religiosi. San Nilus lasciò la moglie ed uno figlio e prese l'altro, Theodulos, con sè sul Monte Sinai a farsi monaci. Il Vescovo di Eleusa ordinò sia San Nilus che suo figlio al sacerdozio. La madre e l’altro figlio abbracciaroso anch’essi la vita religiosa in Egitto. Dal suo convento sul Sinai, San Nilus divenne un noto personaggio nella Chiesa Orientale; coi suoi scritti e la sua corrispondenza egli giocò una parte importante nella storia del suo tempo. Era fu rinomato come teologo, studioso biblico e scrittore ascetico, cosìcchè la gente di tutti i ranghi, fino all'imperatore gli scriveva per consultarlo. I suoi numerosi lavori, tra cui una moltitudine di lettere, consistono nella denuncia dell’eresia, del paganesimo, degli abusi della disciplina e dei crimini, delle regole e dei principii dell’ascesci, specialmente di massime riguardanti la vita religiosa. Egli ammonisce e minaccia persone di tutti i ranghi, abati e vescovi, governatori e principi, perfino l'imperatore, senza paura. Egli mantiene una corrispondenza con Gaina, un comandante dei Goti, per cercare di convertirlo dall’Arianesimo. Ha denunciato vigorosamente la persecuzione di San Giovanni Crisostomo sia all’Imperatore Arcadius che ai suoi cortigiani. San Nilus è stato considerato tra i più grandi scrittori dell'ascetismo del quinto secolo. La sua festa cade il 12 novembre nel calendario Bizantino; viene commemorato anche nel Martirologio Romano nella stessa data. San Nilus probabilmente morì intorno all’anno 430 poiché dopo tale data non si trovano più tracce della sua esistenza. (Da "L'Enciclopedia cattolica," 1911 edizione proprietà e letteraria riservata).

La Profezia di San Nilus

«Dopo l'anno 1900, verso la metà del 20° secolo, la gente di quel tempo diventerà irriconoscibile. Quando il tempo per l’avvento dell'Anticristo si avvicinerà, la mente della gente crescerà obnubilata delle passioni carnali, e il disonore e l’anarchia cresceranno più forti. Allora il mondo diventerà irriconoscibile. L’aspetto della gente cambierà, e diventerà impossibile distinguere gli uomini dalle donne, a causa della loro spudoratezza nel vestire e nell’acconciarsi. Questa gente sarà crudele e sarà selvaggia come gli animali a causa delle tentazioni dell'Anticristo. Non vi sarà più nessun rispetto per genitori ed anziani, l’amore scomparirà, e i Pastori cristiani, i vescovi, e i preti diverranno uomini vani, completamente fallaci nel distinguere la concezione del bene e del male. In quei tempi i costumi, la morale e le tradizioni dei cristiani e della Chiesa cambieranno. La gente abbandonerà la modestia, e ogni dissipazione regnerà. La falsità e l’avidità raggiungeranno grandi proporzioni e vi saranno sventure per quelli che accumulano tesori. Concupiscenza, lussuria, adulterio, omosessualità, calunnie, omicidi e loschi traffici domineranno nella società. In quel tempo futuro, a causa del potere di tali grandi crimini e licenziosità, la gente sarà privata della grazia del Spirito Santo, che essi hanno ricevuto col Santo Battesimo, e vivranno nel rimorso. Le Chiese di Dio saranno private del timor di Dio e dei pii pastori, e sventure vi saranno per i cristiani rimasti nel mondo di quel tempo; essi perderanno completamente la loro fede perché mancheranno del tutto dell'opportunità di vedere la luce della conoscenza di Dio. Allora alcuni cristiani si escluderanno dal mondo per andare in santi rifugi cercando di illuminare le loro sofferenze spirituali, ma incontreranno ovunque ostacoli e costrizioni. E tutto questo risulterà dal fatto che l'Anticristo vuole essere il Signore e padrone al di sopra di tutto e diverrà il dominatore dell’intero universo, e produrrà falsi miracoli e fantastici portenti. Egli conferirà pure saggezza depravata a questi uomini infelici cosicché scopriranno il modo di fare una conversazione con altri uomini da un capo all’altro della terra. In quei tempi gli uomini voleranno nell’aria come gli uccelli e discenderanno nel fondo del mare come i pesci. E quando loro acquisiranno tutto questo, questa gente infelice trascorrerà la propria vita senza il conforto di sapere, povere anime, che è l’inganno dell’anticristo. Egli è impietoso! Completerà così la scienza con la vanità che questo li farà uscire dalla retta via e a causa di ciò perderanno la fede nell'esistenza di Dio cadendo nell’apostasia. Allora il buon Dio vedrà la caduta della razza umana ed accorcerà i giorni per merito di quei pochi che si sono salvati, perché il nemico di Dio vuole condurre perfino gli eletti nella tentazione, se ciò gli sarà possibile. Allora la spada del castigo improvvisamente apparirà ed ucciderà il pervertitore ed i suoi seguaci».


PROFEZIE DI PADRE PIO

ANGOSCIOSI AVVENIMENTI


L'ora dei castighi è vicina ma manifesterò la Mia Misericordia.

La vostra epoca sarà testimone di un terribile castigo.

I Miei Angeli prenderanno cura spirituale di annientare tutti coloro che si burlano di Me e che non crederanno alle Mie profezie.

Uragani di fuoco saranno scagliati dalle nuvole e si estenderanno su tutta la terra.

Temporali, tempeste, tuoni e piogge ininterrotte, terremoti copriranno la terra durante tre giorni.

Seguirà allora una pioggia di fuoco ininterrotta per dimostrare che Dio è Supremo della creazione.

Coloro che sperano e credono nella Mia Parola non dovranno temere, nè dovranno temere nulla coloro che divulgheranno il Mio messaggio, perchè non li abbandonerò.

Nessun male sarà fatto a coloro che sono nelle Mie Grazie e che cercheranno la protezione della Madre Mia.

Per prepararvi a questa prova, vi darò dei segni e delle istruzioni.

La notte sarà freddissima, il vento spunterà, il tuono si farà sentire.

Chiudete tutte le porte e tutte le finestre.

Non parlate con nessuno di fuori.

Inginocchiatevi davanti al vostro Crocifisso pentitevi dei vostri peccati pregate Mia Madre di ottenere la Sua protezione.

Non guardate fuori durante il terremoto, perchè l'ira del Padre Mio è santa non sopportereste la vista della Sua ira...

Nella terza notte cesseranno i terremoti ed il fuoco, ed il giorno dopo il sole risplenderà di nuovo.

Gli angeli scenderanno dal cielo e porteranno sulla terra lo spirito della pace.

Un terzo dell' umanità perirà...

Il mondo sta andando verso la rovina.

Gli uomini hanno abbandonato la giusta strada per avventurarsi in viottoli che finiscono nel deserto della violenza...

Se non ritorneranno subito ad abbeverarsi alla fonte dell'umiltà della carità e dell'amore, sarà la catastrofe.

Verranno cose tremende.

Io non riesco più a intercedere per gli uomini.

La pietà divina sta per finire.

L'uomo era stato creato per amare la vita, ed è finito per distruggere la vita...

Quando il mondo è stato affidato all'uomo era un giardino.

L'uomo lo ha trasformato in un rovaio pieno di veleni.

Nulla serve ormai per purificare la casa dell'uomo.

È necessaria un'opera profonda, che può venire solo dal cielo.

Preparatevi a vivere tre giorni al buio totale.

Questi tre giorni sono molto vicini... E in questi giorni rimarrete come mortisenza mangiare e senza bere.

Poi tornerà la luce.

Ma molti saranno gli uomini che non la vedranno più.

Molta gente scapperà sconvolta, ma correrà senza avere una meta.

Diranno che a oriente c'è la salvezza e la gente correrà verso oriente, ma cadrà in un dirupo.

Diranno che a occidente c'è la salvezza e la gente correrà verso occidente, ma cadrà in una fornace.

La terra tremerà e il panico sarà grande...

La terra è malata.

Il terremoto sarà come un serpente: lo sentirete strisciare da tutte le parti.

E molte pietre cadranno. E molti uomini periranno.

Siete come formiche, perchè verrà il tempo in cui gli uomini si toglieranno gli occhi per una briciola di pane.

I negozi e i magazzini saranno sacchegiati e distrutti, povero sarà colui che in quei giorni tenebrosi si troverà senza una candela, senza una brocca d'acqua e senza il necessario per tre mesi.

Scomparirà una terra... una grande terra.

Un paese sarà cancellato per sempre dalle carte geografiche...

E con lui verrà trascinata nel fango la storia, la ricchezza e gli uomini.

L'amore dell'uomo per l'uomo è diventato una vuota parola.

Come potete pretendere che Gesù vi ami se voi non sapete amare nemmeno quelli che mangiano alla stessa vostra tavola?...

Dall'ira di Dio non saranno risparmiati gli uomini di scienza, ma gli uomini di cuore.

Sono disperato... non so più che cosa fare perchè l'umanità si ravveda.

Se continuerà su questa strada, l'ira tremenda di Dio si scatenerà come un fulmine tremendo.

Una meteora cadrà sulla terra e tutto sussulterà.

Sarà un disastro, molto peggiore di una guerra.

Molte cose saranno cancellate.

E questo sarà uno dei segni...

Gli uomini vivranno una tragica esperienza.

Molti verranno travolti dal fiume, molti verranno inceneriti dal fuoco, molti verranno sepolti dai veleni...

Ma io rimarrò vicino ai puri di cuore.

  

  



lunedì 6 febbraio 2012

Gli spartani erano di razza ebraica !!!!

1Maccabei 12
1 Giònata, vedendo che le circostanze gli erano propizie, scelse uomini adatti e li inviò a Roma per ristabilire e rinnovare l'amicizia con quel popolo. 2 Anche presso gli Spartani e in altre località inviò lettere sullo stesso argomento. 3 Partirono dunque per Roma e là entrarono nel consiglio e dissero: «Giònata sommo sacerdote e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare la comune amicizia e l'alleanza come la prima volta». 4 E i Romani diedero loro lettere di raccomandazione per le autorità dei vari luoghi, perché favorissero il loro ritorno pacifico in Giudea.
5 Questa è invece la copia della lettera che Giònata scrisse agli Spartani:
6 «Giònata sommo sacerdote e il consiglio degli anziani del popolo e i sacerdoti e tutto il resto del popolo giudaico, agli Spartani loro fratelli salute. 7 Già in passato era stata spedita una lettera ad Onia sommo sacerdote da parte di Areo, che regnava fra di voi, con l'attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa. 8 Onia aveva accolto con onore l'inviato e aveva accettato la lettera nella quale vi erano le dichiarazioni di alleanza e di amicizia. 9 Noi dunque, pur non avendone bisogno, avendo a conforto le scritture sacre che sono nelle nostre mani, 10 ci siamo indotti a questa missione per rinnovare la fraternità e l'amicizia con voi in modo da non diventare per voi degli estranei; molti anni infatti sono passati da quando mandaste messaggeri a noi. 11 Noi dunque fedelmente in tutte le feste e negli altri giorni prescritti ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle nostre invocazioni, com'è doveroso e conveniente ricordarsi dei fratelli. 12 Ci rallegriamo della vostra gloria. 13 Noi invece siamo stati circondati da tante oppressioni e molte guerre: ci hanno combattuti i re dei paesi vicini, 14 ma non abbiamo voluto disturbare né voi né gli altri nostri alleati e amici in queste lotte: 15 abbiamo infatti dal cielo un valido aiuto per il quale noi siamo stati liberati dai nostri nemici ed essi sono stati umiliati. 16 Ora abbiamo designato Numenio figlio di Antioco e Antìpatro figlio di Giasone e li abbiamo inviati presso i Romani a rinnovare la precedente amicizia e alleanza con loro. 17 Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fraternità. 18 Voi dunque farete cosa ottima comunicandoci una risposta su queste cose».
19 Segue ora copia della lettera che essi avevano inviato ad Onia:
20 «Areo, re degli Spartani, a Onia sommo sacerdote salute. 21 Si è trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo. 22 Ora, dal momento che siamo venuti a conoscenza di questa cosa, ci farete cosa gradita scrivendoci sui vostri sentimenti di amicizia. 23 Noi intanto vi rispondiamo: I vostri armenti e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi. Abbiamo quindi disposto perché vi sia riferito in questo senso».

considerazioni
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Possibile che questi Spartani ci tengono tanto ad avere un' alleanaza con dei terroristi ebrei molto lontani che combattevano per la loro indipendenza ? Terroristi che non avevano nemmeno un esercito come cristo comanda ?
Possibile che arrivino a inventarsi la storia che loro discendono da Abramo come gli stessi ebrei ? Non erano fieri delle loro origini e tradizioni pagane ?
Possibile che rinnegano i loro dei e i loro padri per dire che discendono da Abramo ? A me mi pare assurdo ! E chi ha indagato fino ad ora a livello scientifico per capire cosa c'era sotto ? nessuno !
Quindi prendo per vera la storia della bibbia che non ha nessun interesse a mentire ! In storia a testi bisogna contrapporre testi , a pietre bisogna contrapporre pietre e non le nostre elucubrazoni ideologiche per far quadrare le menzogne razziali che gia abbiamo in testa .

domenica 5 febbraio 2012

Tommaso Hobbes e la morale universale

Tommaso Hobbes e la morale universale
Il padre del giusnaturalismo Thomas Hobbes e delle costituzioni libertarie degli stati moderni sosteneva che : “il disordine della vita sociale , dalla sedizione al tirannicidio,dal sorgere delle fazioni alla guerra civile, dipendesse dalle dottrine erronee, di cui erano stati autori gli scrittori di cose politiche antichi e moderni,e dallo spirito di setta alimentato da cattivi teologi ,e mettendo a confronto la concordia che regnava nel campo delle discipline matematiche con il regno della discordia senza tregua dove si agitavano le opinioni dei teologi , dei giuristi e degli scrittori politici, sostiene che i maggiori malanni di cui soffre l’umanita sarebbero eliminati “SE SI CONOSCESSERO CON EGUAL CERTEZZA LE REGOLE DELLE AZIONI UMANE COME SI CONOSCONO QUELLE DELLE GRANDEZZE DELLE FIGURE .”

“”Quelle che chiamiamo leggi di natura –precisa-dopo averle enumerate –non sono altro che una specie di conclusione tratta dalla ragione in merito a quel che si deve fare o tralasciare .”””” E nel Leviathan precisa :”Se è vero che la geometria è la sola scienza che sinora sia piaciuta a Dio di regalare al genere umano “ l’unica scienza “le cui conclusioni sono ormai diventate indiscutibili” , al filosofo morale incombe d’imitarla “. Ecco che il padre del giusnaturalismo non si preoccupa piu di interpretare regole gia date di sentenze del Diritto Romano ma quello piu innovativo e ben piu nobile di scoprire le regole universali della condotta attraverso lo studio della natura dell’uomo “. Per il giusnaturalista , la fonte del diritto non è più il Corpus Juris, ma la “natura delle cose”, che ci da i principi generali della vita ,come se il Corpus Juris avesse dimenticato le regole della natura umana e ce ne fosse un’altra che a lui toccava scoprire, cioè la legge naturale ,ma , appunto un'altra legge naturale a suo uso e consumo , non quella già contenuta, universale , nei codici di diritto. Ma, concludendo ,il nostro dove trae questa legge naturale universale ? Siccome aveva dimenticato i dieci comandamenti e che esisteva una legge morale già certa e rivelata sul Sinai ,si rivolse agli istinti umani negli uomini e negli animali . Il debole che soccombe al più forte e un capobastone a cui è delegata ogni liberta per imporre la legge e impedire che l’istinto ferino dei sudditi li portasse a scannarsi tra loro .Quindi egli deduce queste leggi universali dalla legge della giungla, cioè non dalla vera natura umana , ma dagli istinti ferini dell’uomo . Percio’ con Hobbes soprattutto , la scienza moderna va alla cieca in ricerca dei principi base della natura umana e a seconda da che cosa li deduce , stabilisce le regole morali e del diritto secondo il proprio vedere . Ora tutto sta nello stabilire se queste norme esistono davvero e le conosciamo con certezza , oppure dobbiamo rivolgerci ai cani e ai gatti o agli eschimesi che si scambiano le moglie , per capire quali sono le regole certe dell’agire umano . Se non ci fosse il popolo ebreo a ricordarci che c’è una legge certa nel creato rivelata e universale , non avremmo alcuna prova di regole certe . Con la circoncisione l’ebreo si impegnava a osservare quella legge mediante un patto . Tanto è vero che Cristo dice al giovane ricco di iniziare dai comandamenti per “agire bene”. La salvezza è un’ altra cosa e non va confuse con le regole di vita che hanno alla base la legge universale valida sia per i pagani e sia per gli ebrei , direbbe san paolo nella lettera ai romani
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LA VERA DEMOCRAZIA

LA VERA DEMOCRAZIA
La vera democrazia sta nel governo del popolo e non del partito o dei partiti. Questi con l'ideologia cercano di orientare il popolo formando un partito che poi elegge la nuova casta di potere tra tesserati e fratelli ..... Non serve a nulla nazionalizzare le banche,la scuola,la sanità,l'energia,le strade e autostrade,le comunicazioni se alla fine queste cose diventano luogo di conquista dei partiti; posti accaparrati dai trombati dai politici o dai loro figli e parassiti vari .... Bisogna partire rigidamente dall'eliminazione dei partiti che non sono affatto necessari nella vita politica di un popolo democratico .
Ogni contrada elegge direttamente i suoi rappresentanti,basta che non siano iscritti a nessuna massoneria politica, per le idee bastano i movimenti .....