venerdì 3 febbraio 2012

La coincidenza tra morale naturale e morale cattolica

La coincidenza tra morale naturale e morale cattolica
Un gruppo di ricercatori della Yale University nel Connecticut, una delle più prestigiose e antiche università americane dalla quale uscirono molti Presidenti degli Stati Uniti tra cui gli ultimi Gerald Ford, George H. W. Bush, Bill Clinton e George W. Bush e molti membri del governo americano , fondata da un gruppo di calvinisti puritani, non dimentichiamolo, che sostenevano alla base delle loro concezioni essere oggi il popolo americano l’ erede del popolo eletto che deve portare la civiltà e il vangelo in tutto il mondo, hanno fatto una prodigiosa scoperta nel campo della scienza giuridica . Dopo un lungo studio di comparazioni e sinossi letterarie e testuali ,paragonando antichi testi giuridici di tutte le civiltà più famose che hanno lasciato una testimonianza scritta o orale, hanno isolato un baccillo detto “coccus normativus”, che è alla base di ogni codice giuridico che si conosca sulla terra fino ad oggi da quelle antiche a quelle moderne . Il bacillo suddetto è importante perchè nel suo Dna contiene alcuni dei marcatori , una decina di segni in tutto, comuni a tutte le legislazioni umane di vita associativa . Il più antico testo giuridico è sumerico, il Codice di Ur-Nammu trovato su una roccia ( circa 2.000 A.C.) e nasce tre secoli prima del codice di Hammurabi che oltre a prevedere pene per diversi reati, stabilisce le misure standard di capacità e di peso . Mentre Il Codice di Hammurabi, su una stele di marmo, nasce intorno al 1700 A.C. ed è una fra le più antiche raccolte di leggi conosciute nella storia dell'umanità molto dettagliata .. Venne stilato durante il regno del re babilonese Hammurabi (o Hammu-Rapi), che regnò dal 1792 al 1750 a.C., secondo la cronologia media.(Wilkipedia ). Questo codice fa un larghissimo uso della della Legge del taglione, ben conosciuta nella legislazione ebraica . L'importanza del codice di Hammurabi non risiede nel fatto che si tratta tra le prime raccolte organiche di leggi a noi pervenuta, ma soprattutto nel suo essere pubblico, o per meglio dire pubblicamente consultabile, esplicitando il concetto giuridico della conoscibilità della legge e della presunzione di conoscenza della legge. Per la prima volta nella storia del diritto, i comportamenti sanzionabili e le eventuali pene vengono resi noti a tutto il popolo pubblicamente per essere sanzionabili. Il codice di Hammurabi tuttavia trasforma in pene pecunarie alcune pene che il codice sumerico puniva fisicamente. Le tavole della legge ebraiche nascono anch ‘esse intorno al 1700 A.C. e conosciamo con abbondanza di particolari la loro formazione . Esse non stabiliscono pene specifiche ma stabiliscono delle regole normative progressive , una decina in tutto basilari ,dalle quali poi Mosè e gli scribi trarranno fuori decine di altre norme concrete applicabili ai diversi ambiti della vita sociale . Dal campo strettamente penale , fissando pene e ammende , al campo igienico sanitario. Il codice delle XII tavole del diritto romano invece insieme ai più antichi testi legislativi greci sono del IV secolo A.C. Ma dove sta l’originalità della scoperta dei ricercatori dell’università dei puritani americani ? Sta nel fatto che hanno trovato questo bacillo che sta alla base di tutte le legislazioni antiche e moderne . I ricercatori poi ,comparando questo codice normativo con il “diritto naturalis” della tradizione morale della Chiesa Cattolica Romana , erede della tradizione ebraica , hanno stabilito esserci una perfetta identità tra i due codici , avendo essi alla base i primi essenziali elementi detti marcatori da cui dedurre un tutto. L’identità della morale naturale cattolica ( katà toutò) non è altro che il codice base che costituiva tutti i popoli più antichi , ma anche moderni !! Il cattolicesimo infatti è l‘erede e il promulgatore della morale giudaica essenziale da una parte, quella morale razionale e visibile valida universalemente del diritto naturale, in più è annunciatrice della fede in Cristo e il messaggio di salvezza , proprio dalla normativa punitiva di quella legge . E’ proprio questa morale universale che forma l’ossatura legislativa di tutte le moderne costituzioni dei popoli e nazioni civili della terra .


LA MORALE CATTOLICA coincide con la legge naturale universale ,poichè la Chiesa Cattolica è l'unica erede della legge rivelata ebraica . Gesù Cristo è venuto a portare il suo messaggio di Salvezza sul terreno della legge naturale universale : non rivelata coi pagani, rivelata coi giudei . Esse però coincidono e sono la stessa cosa perchè una misura l'altra . Ora il fine della politica non è quello dell 'annuncio evangelico o della salvezza ,ma è quello di indicare il bene comune per tutti,che è una cosa razionale e non di fede . E' appunto questo lo scopo della politica ; stabilire il bene comune per tutti , la giustizia quando si convive insieme .
Quindi fa bene la Chiesa a parlare di autorità internazionale e a parlare agli stati della marale naturale e del fine della politica o a indicare cosa sia il bene comune che non è lei però autorizzata ad attuare !!! Tocca ai laici ,quindi, non solo indicare ,ma imporre il bene comune ,che non è solo dei laici,ma è un bene universale che riguarda tutti . Le idelogie e i partiti sono l'impedimento piu grave a un tale compito della Chiesa Cattolica e degli stessi cristiani che si adoperano ad attuare un tale programma .

mercoledì 1 febbraio 2012

Come si spiega l’origine della specie umana da una sola coppia ?

Come si spiega l’origine della specie umana da una sola coppia ?
Come si spiega l’origine della specie umana da una sola coppia senza ricorrere alle bislacche teorie dell’evoluzione delle specie ?
E’ molto semplice , basta credere un po’ di più alla bibbia e non alle fandonie di pseudiscienziati con i loro racconti romanzati .
Quando l’uomo era senza peccato e viveva nella giustizia della legge naturale , nonostante il peccato avesse aperto una breccia nel cuore dell’uomo , questo viveva una lunga vita ( più di mille anni ) ,fino a che la stessa bibbia ci dice che questa età fu ridotta fino a ritornare a quella attuale a causa del peccato. La primitiva umanità fino a Noè non aveva una legge da osservare e norme precise, quindi il matrimonio non era ancora una istituzione giuridica sociale .
L’imperativo di moltiplicarsi valeva anche per i figli di Adamo .
La bibbia dice che l’omicidio di Caino di Abele ci fu solo dopo un certo tempo dalla nascita di costoro , quindi saranno passati anche una cinquantina di anni . Infatti Adamo poi aveva 123 anni quando generò Set e….. si invocò di nuovo Dio. Dopo Adamo generò figli e figlie e visse ancora ottocento anni Gn.5,1-11.
Set aveva 105 anni quando generò Enos , poi visse altri ottocentosette anni ,generando figli e figlie .La bibbia però si sofferma solo sui primi . Il bello è che nei primi capitoli in queste generazioni vengono nominati solo gli uomini e mai le donne .
http://www.noevolution.org./
http://progettocosmo.altervista.org/
Ma veniamo al punto cruciale ,basta uscire per un attimo dalla logica razionalista e moralista che ci trasportiamo dietro da millenni .
Adamo ed Eva in pratica hanno generato decine e decine di figlie mai nominate singolarmente dalla bibbia ed è molto evidente . Queste da adulte , anzi a 13 anni, già potevano procreare e divenire mogli di un figlio maschio.
Ripeto, non c’era ancora la legge del Sinai venuta 4mila anni dopo e l’ordine era : “ moltiplicatevi e popolate la terra ! “
Una morale bigotta e bacchettona ci ha impedito di dire quello che è fin troppo chiaro e ci ha messo all’angolo facendoci scegliere o l'evoluzione , oppure l’incesto , cosa impossibile ammettere da parte di Dio e dell’uomo . Ma, badate, non c’è nessuna consacrazione dell’incesto nelle scritture il quale va punito con la pena di morte quando si organizzano società strutturate con piu ceppi famigliari .

Mosè e i racconti della Creazione

Mosè e i racconti della Creazione
Il libro della genesi ci fa capire che la comparsa dell 'uomo sulla terra,l'ultima delle opere di Dio, non va oltre gli ottomila anni ,mentre geologi e paleontologi fino a ieri,mentendo e falsificando dati scientifici spudoratamente, si affannavano a inventare nuove teorie e nuovi inganni avvalendosi di dati storici per supportare l'evoluzionismo filosofico e scientifico avvalorato poi dalla mummificata teoria darwiniana dell 'evoluzione delle specie . Una teoria che si basa sulla legge del più forte,la legge della giungla poi attuata nell'ambito politico,democratico ed economico- finanziario dalla cultura dell'ottocento e novecento, sia di destra che di sinistra, fino a condizionare pesantemente col modernismo gli ultimi 50 anni la stessa dottrina cattolica con il progressismo del concilio vaticano II.
La genesi ,anzi tutta la bibbia, ci dice con certezza che Dio creò ogni specie dalla loro stessa specie ,"ognuno secondo la sua specie" ,e non saltando da una specie all'altra come disse uno di loro quando affermò "natura non fecit saltus " . Costoro oramai si credettero in dovere di fare fare tutti i salti che vollero alla natura, non solo saltando da una era geologica all'altra con uno scarto di errore di decine di millenni ,ma facendo rabbrividire ogni logica umana nelle loro dimostrazioni pur di giustificare molte evidenti menzogne e incongruenze scientifiche . E' chiaro che per tutte le altre specie Dio abbia potuto aspettare ere geologiche che a noi sono ignote,come ci è ignota la nascita dell' universo in senso scientifico, ma la creazione dell’ uomo è abbastanza recente ... di pochi millenni fa !!! La genesi,anzi Dio, vuole darci la certezza che l'uomo discende dall 'uomo e non discende da un altro animale o da un’ altra specie,pur appartenendo tutti alla terra e siamo composti della medesima sostanza,il fango. Un libro in particolare ci riporta il racconto della creazione in cui il redattore,colui che ha fatto il copia incolla di precedenti racconti tramandati, prima oralmente per vari millenni e poi messi per iscritto, è stato certamente Mosè a cui Dio ordinò espressamente di scrivere come risulta nel libro nell’Esodo . Infatti noi sappiamo con certezza che le prime forme di scrittura e di trasmissione del pensiero umano in una forma sufficiente sono datate intorno al 3000 a.C. e proprio in medio oriente dove nasce il Tigri e l' Eufrate ....
Noi sappiamo con certezza oggi che l'ebraico ha usato l' alfabeto ieratico che era la lingua dell' elite sacerdotale alla corte dei Faraoni in Egitto. Questo alfabeto rivoluzionario rispetto alla scrittura pittorica dei geroglifici, usati per il popolo, legava a un segno un suono gutturale della voce e permetteva una velocità di comunicazione e di espressione praticamente infinita . Con i segni dello ieratico, le sue lettere , Mosè usò i suoni labiali e gutturali della lingua ebraica dei semiti a questi segni . Fu come l'invenzione della stampa o di internet oggi e la scrittura digitale trasmessa dai bit dei nostri computer per comunicare velocemente ,una rivoluzionaria forma di nuova espressione . Mosè, il racconto biblico ,ci dice che divenne figlio della figlia del Faraone d'Egitto che lo adottò (Esodo 2) . In pratica egli fu un Principe tra i principi alla corte del Faraone e aveva accesso alla cultura segreta e ristretta dei saggi del medio oriente ,coloro che coltivavano l'astrologia ,la matematica ,le lettere e conoscevano i segreti della natura formando una scelta classe presso la corte del Faraone . Questi furono capaci di riprodurre gli stessi miracoli di Mosè che dovevano servire a dimostrare al Faraone che era mandato da Dio a liberare il suo popolo .Egli fu ammesso necessariamente alla conoscenza della lingua e dei segreti della casta sacerdotale nei suoi studi da infante e principe . . Uno di questi privilegi era proprio la conoscenza delle origini della terra ,dell'universo e dell 'uomo. Il racconto della creazione fu trasmesso per millenni solo oralmente e non sappiamo in quale lingua originale perché ci volle molto tempo prima che l'uomo sviluppasse una forma di trasmissione del pensiero accettabile,pratica e sufficiente. Le prime a prendere nota di questi racconti furono le lingue arcaiche del medio oriente : dei sumeri, babilonesi ,hittiti che riportarono le leggende degli antichi sulle origini dell ‘uomo e loro antiche influenzandole con le loro concezioni antropomorfe e le loro teogonie .Anche i sacerdoti egiziani però avevano i loro racconti e le loro tradizioni orali che raccolsero e fissarono per iscritto. Ora Mosè che le conosceva benissimo queste fonti avendole non soltanto memorizzate ma anche studiate e conservate, nel riportarle nei suoi manoscritti, ci da due racconti della creazione cosi come sono descritti dal libro della genesi . Infatti in un manoscritto Dio è chiamato yahwèh mentre in un altro è chiamato elohim . La sua redazione ispirata è consistita nel dargli una forma logica e consequenziale, magari dimenticandosi di correggere in alcune espressioni di un manoscritto l'appellativo “Dio degli dei” ( el eloim ), lasciando questa espressione volontariamente per far capire chi era il Signore dei signori del cielo e della terra in un ambiente sempre tentato dalla tradizione idolatra ..
Inoltre Mosè scrisse quasi certamente la Genesi dopo che ebbe ricevuta la legge del Sinai per il popolo d’ Israele quindi fu necessario epurare e omettere dalla redazione tutta la numerosa discendenza che lui ebbe (Gen.5 ) dopo la morte di Eva, che ci è taciuta, e i nomi della discendenza femminile della sua stirpe per il semplice fatto che sarebbe apparsa agli occhi degli israeliti come un incesto la loro unione e non la necessità in ottemperanza all’ordine divino di riempire la terra ed espandersi su di essa . Anche il fatto che sia Caino, sia Abele e sia Set si unirono a sorelle , una sola , poteva apparire un grave peccato dopo la rivelazione della legge del Sinai e questo poteva far deviare il popolo . “I progenitori, essi stessi,avrebbero violato la legge !! “ Nell’ età della vita di Adamo inoltre si nasconde il segreto della durata della vita dell ‘uomo sulla terra . Mosè non ha fatto altro che interpretare,distinguere ,dare un senso compiuto ,fare redazione di questi manoscritti sacerdotali ,cercando un senso logico in un racconto che non finiva con la creazione ma continuava nel popolo ebraico fino a quando doveva venire un grande profeta mandato da Dio stesso al suo popolo a cui bisognava obbedire. Non c'è da meravigliarsi se anche in Egitto si tramandava una forma di monoteismo simile a quello ebraico reduce di una delle tradizioni orali e scritte delle origini . Infatti la storia recente ci dice che il Faraone Akhenaton ,passato nella storia egiziana come il Faraone eretico, intorno al 1300 a.C. contrappose un culto monoteista del dio Aton a quello politeista . Come ci arrivò questo imperatore e suo padre a insistere sul monoteismo ? Come poté combattere questa guerra culturale estenuante contro altri sacerdoti senza nessuna base scritta e redazionale delle tradizioni degli antichi ? Dove avrebbe concepito una simile eresia ? Senza avere a diposizioni dei manoscritti sulle origini della terra ,anzi senza basarsi su una sicura fonte che poi era la stessa da cui prese Mosè nei suoi studi e nella sua ispirazioni circa un Dio unico che aveva creato tutto l'Universo ? Da queste stesse tradizioni raccolte di libri antichi fissate nella lingua sacerdotale egizia , Mosè prese e ci riportò il racconto sui primi popoli e patriarchi , le loro gesta con nomi di famiglie e discendenti , di gruppi sociali di città e villaggi degli antichi,che noi grazie al redattori egizi e poi ebraici possiamo conoscere pure oggi.


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BIBBIA E CREAZIONE

 


Nel grande e teologico libro della Genesi,un libro che non ha pari per l'altezza dei contenuti teologici nella Rivelazione , si dice come sia nata la terra , il cielo e tutto l'universo e con quale schema essa procederà fino alla fine . Si parla anche degli esseri viventi che popolano la terra e si dice in particolare che ognuno fu creato secondo la sua specie, volendo significare che dal seme dell'albero di olive , verrà fuori solo un altro albero di olive , ci potranno essere incroci , ma il seme dell'albero di olive dara solo alberi di olive . ...
All'interno di queste specie ci sono poi razze , gruppi, e sottogruppi ,famiglie della stessa specie ,ma nel catalogarli ci si rifersisce alla propria specie.
Cosi per l 'uomo , dalla sua specie ancora oggi , una coppia femmina e maschio ,accoppiandosi per prolificare , da ancora oggi un risultato corrispondente alla sua specie .
Cosa verificabile , sperimentabile , razionalmente logica , cosa dialettica e dimostrabilissima da tutti .
E' una prova matematica da tutti comprensibile ! La bibbia , ritenuta da certi scienziati una favola per bambini, ancora non è stata smentita e senza dimostrazioni algebrighe e alambicchi , ci ha rivelato questa grande verità già 8000 anni fa circa quando fu scritta . Ora ci possono essere pure cardinali e preti che non ci credono, ma è questione di fede nella scienza che non hanno , oltre che fede nella Rivelazione .
La bibbia semplicemente i loro babettii da esseri deficenti, li ignora ,non li considera neppure , tanto sono ambigue e furvianti le premesse , spesso è solo gente che non vuole capire .

martedì 31 gennaio 2012

UN LEVITA

UN LEVITA
Tutta la storia del popolo ebreo è una lotta per la difesa di alcuni
valori fondamentali universali che Dio aveva affidato soltanto a loro
in una maniera così manifesta . In nessun altro popolo si
combatteva per la difesa dei valori naturali come nel popolo ebreo ,valori, sia ben chiaro, comuni a tutti gli atri popoli della terra !
Anche quando si trattava di difendere la razza e il sangue , dietro
questa difesa c'era la volontà di Dio di difendere nello stesso
tempo la legge e i valori che questo popolo incorporava e che,
quindi, solo difendendo la razza potevano essere difesi. I re di
Israele erano giudicati tutti in base alla fedeltà a questi
valori ; alla loro restaurazione tra il popolo ! Per questo si trovavano in quel posto .


I profeti d'
Israele svolsero innanzitutto una missione politica , magari avendo
alla base un' esperienza religiosa , ma svolsero un ruolo politico a
difesa della legge in maniera determinante, ricordando all' autorità
e al popolo il valore della legge che veniva continuamente
disatteso . Ricordiamo il più grande dei profeti Elia e il suo zelo
per la legge ; a quali azioni politiche eclattanti lo portò a fare Dio in
mezzo a Israele .

Uno dei tanti episodi del V. T. in cui gli israeliti ancora senza
un capo e senza guide , in cui si ammazzarono tra loro pur di difendere
dei valori ( l'onore di un uomo e la sua donna ), è l'episodio del
Levita nel libro dei giudici che riportiamo in questo vecchio
articolo di commento . Questo brano potrebbe insegnarci tante cose a noi
persone acculturate e oramai civili .





Dice il libro dei Giudici (cap.19-20) che , purtroppo , quando
ancora non c'era un re in Israele , ne succedevano di tutti colori
tra il popolo che era uscito da poco dall'Egitto ; come in questi
capitoli che solo a leggerli rattrista il cuore degli ipocriti per lo spirito
selvaggio e profondamente antievangelico degli israeliti . I commentatori cercano
di giustificarlo dicendo che erano ancora poco evoluti dalla
loro e nostra comune origine animalesca e che non avevano ancora
conosciuto il vangelo e quindi non potevano essere in nessun modo
buoni e rispettosi degli altri come invece avviene nel N.T e ai
nostri giorni con la civiltà occidentale . Qui si parla di gente
ignorante che per ogni cosa andavano a piangere
sempre da Lui mentre oggi , col vangelo alla mano , non ne abbiamo
più bisogno .

Ma la cosa che più ci meraviglia è come questi israeliti delle
undici tribù che vogliono vendicare la morte della concubina di uno
di loro contro la tribù di Beniamino , non fanno per niente la conta
dei morti . Per una donna concubina che muore gli israeliti
radunatisi in battaglia in un primo scontro, contro i loro fratelli
perdono ben22 mila uomini ! Il bello è che avevano agito in piena
regola in quanto avevano chiesto al Signore davanti al Santuario di
Betel se dovevano combattere e chi doveva schierarsi in prima
fila : "Giuda "! - Dopo la solenne batosta del campo di Israele da
parte di pochi Benianimiti , gli israeliti (quattrocentomila ) ,
tornano di nuovo a Betel per chiedere consiglio al Signore e questi
gli dice che bisogna continuare a dar battaglia anche contro una
tribù dei loro fratelli ! Cosi gli israeliti tornando a dar
battaglia lasciano sul terreno altre 17 mila vittime . Di nuovo
vanno a piangere davanti al Signore a Betel e questi
promette ,finalmente, che glieli consegnerà nelle loro mani . In
totale i Beniaminiti caduti in battaglia sono 25mila , con pericolo
di estinzione della tribù perchè scampano appena 600 che si
rifugiano alla roccia di Rimmon . Ora se facciamo la conta vediamo
che in tutto cadono in battaglia, per una donna, ben 22+17+25mila
uomini ; insomma intorno a 60mila uomini, sempre per una donna ! Io
mi domando , come mai il Signore non si è messo a contare , visto
che quei barbari non sapevano contare !!! Come ha fatto il
Padreterno a stare dietro alle vicissitudini di quei selvaggi e
spronarli anche a continuare ? Li ha assecondati e invitati a dare
battaglia e non a fregarsene per una povera e disgraziata donna ! Se
qualcuno volesse perdere la fede sulla mentalità di Dio , questa è
una buona pagina . Si può prendere la scusa dei numeri , dove certi
biblisti odierni sono maestri . Il fatto è che i numeri piccoli son
tutti ben azzeccati : 600 uomini appena di Beniamino
sopravvissuti ,400 vergini catturate , 200 mancanti all'appello .
Perchè debbo prendere per veri solo i numeri piccoli e ritenere
sbagliati i numeri grandi ? Per la mala fede di questi che oramai non ci capiscono più nulla ?
Perchè si parla addirittura di estinzione di una tribù ad opera del
massacro degli israeliti ? Quindi se son validi i numeri piccoli
debbono essere validi anche i grandi , non si scappa ! Se i
biblisti hanno poca fede , son cavoli loro,ma non lo facciano sapere
in giro quanto sono ignoranti ! Ma veniamo al nostro discorso . Noi
oggi leggiamo con piacere queste pagine e ci divertiamo pure a vedere
come Dio "giocava" con gli israeliti . Il fatto è che quei poveri
trogloditi , presero a cuore un fatto etico ! Erano disposti a dare
la vita per una questione etica più che per una povera donna, senza
voler trattare , senza voler mediare ! Senza consociativismi politici ! Pensate 400mila uomini
disposti a dare la vita per un fatto morale e di costume della loro
società ;allora sarà questa una cosa che dovra' pesare molto sul
cuore di Dio!!???? Se facciamo la conta , nella nostra Italia
civile , progredita e democratica , di tradizione cattolica e
percorsa da mille missionari del vangelo , troveremo un centinaio di
cristiani pronti a dare la vita per un motivo etico ? Noi abbiamo dei
grossi dubbi perchè noi siamo civili ed evangelizzati , abbiamo il vagelo !

domenica 29 gennaio 2012

LA CHIESA E IL PROGRESSO DEI POPOLI


LA CHIESA E IL PROGRESSO DEI POPOLI  “Un popolo senza Dio nel campo sociale , è un popolo votato all’autodistruzione “ Lo sviluppo e il progresso scientifico ed economico dei popoli , che sono sotto il giogo della fame e della miseria per quanto possa destare il dispiacere della Chiesa per le ingiustizie permanenti nei popoli , non sono il suo obiettivo primario perché essa ha una missione solo di ordine spirituale e morale (G.S. n 42 : Certo, la missione propria che Cristo ha affidato alla sua Chiesa non è d'ordine politico, economico o sociale: il fine, infatti, che le ha prefisso è d'ordine religioso ). Il progresso dell’uomo , se integrale ,coincide solo e soltanto col suo progresso morale , con l’affermazione nel campo sociale della legge del Signore ! L’umanesimo cattolico lo realizza quell’umanità , quell’uomo o quel popolo che realizza la legge naturale : esso è l’applicazione della legge naturale confermata dalla legge rivelata . A questo umanesimo segue il vangelo che è una dimensione spirituale del singolo uomo oppure quello delle comunità che vivono in parallelo alle società naturali, basate sulla rinuncia con i voti religiosi che sono società di fede , all’opposto le società naturali sono basate sul matrimonio e la famiglia , dove uno stato protegge e difende il bene comune . Queste altre comunità non hanno come fine il bene comune ma vivono per un'altra dimensione che non è quella della realizzazione della legge naturale e hanno un fine spirituale come quello della Chiesa nel mondo .Nelle grandi encicliche sociali che vanno dalla Rerum Novarum alla Pacem in Terris, la Chiesa Cattolica si è solo prefissa di delineare alcuni principi generali di morale ed etica universale che sono alla base di ogni convivenza umana e civile perché sono affermati i concetti base di giustizia sociale e l’ordine gerarchico naturale . Quei principi sono imprescindibili per chiunque voglia dedicarsi al servizio della politica e della convivenza tra gli uomini in quanto essa è latore di un messaggio di salvezza che si innesta su una Legge di giustizia che risale alle origini dell’umanità: la legge naturale che risiede nel cuore dell’uomo , confermata dalla rivelazione a Israele, viene completata e non avversata dal vangelo . La Chiesa sa bene che Cristo pur essendo il Re di tutto l’universo , non è voluto salire su un trono umano, altrimenti avrebbe dovuto dare inizio subito alla giustizia divina ; egli invece si è rifiutato di salire su un trono per sconfiggere la radice di tutti i mali dell’uomo : il peccato . Anzi noi sappiamo in anticipo che non sarà su questa terra che terminerà la lotta di Cristo contro il male e il peccato . Questa lotta andrà avanti fino alla battaglia finale quando Cristo ritornerà con potenza e regalità a far giustizia di tutti gli abitanti della terra .Gesù Cristo nella sua breve vita terrena in mezzo al suo popolo non si è prefisso la sconfitta di un impero ma la salvezza del popolo della fede attraverso il suo sangue . L’ira del Padre che era diretta su Adamo peccatore , è stata placata da quell’unico suo sacrifico sulla croce . Tocca ai laici piuttosto impegnarsi ad attuare nella società civile la legge rivelata per avere un regno di giustizia sulla terra . A tutti i popoli , sia a quelli della fame e sia a quelli dell’opulenza, la Chiesa ha il dovere di additare dei principi base della legge naturale universale che sono imprescindibili per la giustizia tra gli uomini e per la vita del pianeta .Principi che non si riducono a un semplice ugualitarismo mistificatore tra uomo e uomo ,ma pongono le basi per una razionale convivenza umana basata su leggi morali imprescindibili . Tocca , poi , piuttosto ai laici entrare nei particolari della storia per concretizzare i principi in maniera autonoma . Perché solo dall’applicazione integrale della legge naturale si ha l’umanità integrale e non si avranno gli squilibri demografici di cui hanno avuto tanta paura gli stessi documenti conciliari . L’uomo creato da Dio sulla terra non è un male che inquina e consuma , ma un bene ! L’uomo è stato chiamato a mettere ordine al creato con la legge di Dio , di cui egli diventa il più fedele collaboratore . Egli è frutto dell’amore di Dio !Mentre il popolo eletto dopo aver conquistato la Terra Santa, combattendo , alla fine, la divise tirando a sorte senza alcun principio ugualitario o democratico (Giosuè18-19), così la Chiesa ha il dovere di conquistare gli uomini proponendo l’unico Salvatore degli uomini dal peccato, Gesù, lasciando ai laici l’attuazione dei principi morali nell’ambito della vita civile . Non è compito della Chiesa stabilire Commissioni Pontificie che abbiano carattere politico perchè il suo Maestro evitò costantemente e tenacemente ogni tentativo messo in atto per coinvolgerlo in avvenimenti di carattere politico (Giov.7,1-9) . Egli rispondeva solo a provocazioni di carattere morale sulla Legge sapendo che lì si trova la radice della stessa azione politica , lasciò quindi sgombero il campo della laicità da intromissioni di carattere clericale sapendo che c’è già una legge interna alla società ,che è razionale, ha come scopo il bene comune secondo Dio . I dieci comandamenti infatti erano già nel cuore di Adamo prima che peccasse e prima che Dio li rivelasse .Cristo , perciò, non è venuto a mettere in risalto lo sviluppo integrale dell’uomo,quanto ristabilire il primato del Padre nella Creazione dell’uomo e dell’universo, nè è venuto a raccontargli fandonie e illusioni circa la sua pretesa libertà morale . L’uomo non è libero rispetto alla verità , né completamente autonomo rispetto alle sue scelte sociali ma è condizionato sia sul piano morale e sia sul piano fisico . Non è compito della Chiesa presiedere alla distribuzione dei beni della terra ,né di costruire teologie della liberazione dell’uomo dai suoi condizionamenti, quanto stabilire i principi della morale naturale , l’unica che assicura il bene comune all’uomo e che indica alla politica la via della giustizia . Certo la Chiesa invita alla solidarietà tra i popoli perché gli uomini sono fratelli ma questo mai a discapito della giustizia . La stessa carità non è nemica della giustizia sociale né deve essere anteposta alla giustizia nell’azione sociale . Vivere la Carità è una dimensione della Chiesa e non del corpo sociale ! Il messaggio della Chiesa, che non privilegia nessuna classe politica né categoria sociale , è rivolto a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono redimersi dal peccato e che vogliono perseguire la salvezza personale nello stabilire un ordine sociale che elimini ogni ingiustizia sociale e morale che sono le vere cause dei disordini sociali che conducono alla povertà : guerra e carestia nelle nazioni, mali tra i continenti di dimensioni locali e geopolitici .La Chiesa non promette nessun benessere , né alcuna ricchezza , infatti non è esperta in questioni sociali ma è capace di indicare l’ordine morale al quale si appoggia l’ordine politico affinché si giunga ad un regno di giustizia fin da questa terra . Gli squilibri nell’ordine politico sono frutto spesso di ingiustizie sociali che creano categorie di poveri sul piano sociale ,questi poveri poi , non sono i poveri del vangelo che hanno di mira solo la salvezza immediata dal peccato. Quando Cristo parla di una libertà personale, libera dai condizionamenti economici , si rivolge infatti ai discepoli più stretti del Regno ,i quali invita ad essere poveri , ad abbracciare una dimensione della povertà che consiste nel distacco interiore dai beni terreni. NON è una povertà predicata alle classi sociali quella di Cristo ,ma è rivolta ai discepoli del Regno futuro . L’unico e autentico sviluppo che indica la Chiesa ai popoli come modello di progresso, è lo sviluppo morale dell’uomo che potrebbe anche non coincidere con lo sviluppo materiale e scientifico . Anzi spesso questo sviluppo scientifico fa credere all’uomo di potere sovvertire le regole della legge naturale che è una legge morale irremovibile della sua anima . Non è necessario lo sviluppo materiale allo sviluppo morale e la storia dell’umanità non va verso un fine di ulteriore perfezione morale , anzi la Rivelazione ci dice che alla fine dei secoli , l’umanità si ribellerà totalmente . Ecco perché la Chiesa non ha nessuna prevenzione e alcun pregiudizio per i poveri ,né verso coloro che avendo vissuto una vita in dissipazioni,si convertono a una vita di conversione e ritorno ai precetti morali .La Chiesa tutti accoglie come fratelli, sia neri, sia indigeni ,sia rossi, sia bianchi , sia peccatori , sia giudei che greci, perché tutti gli uomini sono dei fratelli minacciati dal peccato che allontana l’umanità da Dio .In questa lotta di Dio contro il principe di questo mondo c’è una Donna , la Madre del Verbo , che è stata posta come aiuto alla Chiesa insieme agli angeli . Essi hanno il compito di proteggere tutta l’umanità e il gregge degli eletti che solo Dio conosce .

DALLA EVANGELIUM VITAE


DALLA EVANGELIUM VITAE

La libertà rinnega se stessa ,si autodistrugge e si dispone all'eliminazione dell'altro quando non riconosce più e non rispetta il suo costitutivo legame con la verità.

Ogni volta che la libertà volendo emanciparsi da qualsiasi tradizione e autorità,si chiude perfino alle evidenze primarie di una verità oggettiva e comune ,fondamento della vita personale e sociale , la persona finisce per assumere come unico e indiscutibile riferimento per le proprie scelte non più la verità sul bene e sul male , ma solo la sua soggettiva

e mutevole opinione o addirittura ,il suo egoistico interesse e il suo capriccio .

In questa concezione della libertà ,la convivenza sociale viene profondamente deformata .Se la promozione del proprio io è intesa in termini di autonomia assoluta ,inevitabilmente si giunge alla negazione dell'altro,sentito come un nemico da cui difendersi .

In questo modo la società diventa un unsieme di individui posti l'uno accanto all'altro ,ma senza legami reciproci :ciascuno vuole affermarsi indipendentemente dall'altro ,ma senza legami reciproci ,anzi vuole far prevalere i suoi interessi .

Tuttavia ,di fronte ad analoghi interessi dell'altro ,ci si deve arrendere

a cercare qualche forma di compromesso ,se si vuole che nella società sia garantito a ciascuno il massimo possibile di libertà possibile .

Viene meno così ogni riferimento a valori comuni e a una vita assoluta per tutti :la vita sociale si avventura nelle sabbie mobili di un relativismo totale .

Allora tutto è convenzionabile ,tutto è negoziabile : anche il primo dei diritti fondamentali ,quello alla vita .

E' quanto di fatto accade in ambito propriamente politico e statale :

l'originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte

-sia pure maggioritaria -della popolazione .E' l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato :il diritto cessa di essere tale ,perchè non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona ,ma viene assoggetato alla volontà del più forte .

In questo modo la democrazia ad onta delle sue regole , cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo.

Lo Stato non è più la casa comune dove tutti possono vivere secondo i diritti di uguaglianza sostanziale ,ma si trasforma in Stato tiranno ,

che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi ,dal bambino non acora nato al vecchio ,in nome di una utilità pubblica

che non è altro ,in realtà,che l'interesse di alcuni.


Messia - Re


Il MESSIA RE

La missione di Cristo sulla terra  puo essere vista sotto un duplice aspetto , perche’ aveva ed ha una duplice funzione .

La prima  missione e’ quella di salvare il suo popolo dai peccati e dal peccato di Adamo , secondo le scritture , quindi compiere l’espiazione che figurativamente era demandata agli antichi sacrifici che nulla potevano  veramente contro il peccato .  A questa missione , poi , bisogna aggiungere la missione di evangelizzazione e di conoscenza che Cristo fa del Padre  in mezzo al suo popolo Israele e in mezzo a tutte le genti .

Cristo ci ha  insegnato non solo  ad amare e conoscere il Padre  , ma ha compiuto l’espiazione dei peccati che solo lui poteva compiere . Chi conosce  Dio e agisce secondo verita’ non pecca e chi ha peccato , viene perdonato ed il suo peccato viene espiato  da Cristo che ha pagato al posto suo .

Ora Cristo non poteva svolgere questa missione di salvezza e di espiazione del peccato  mostrandosi come vero re di Israele e del mondo  , quale era di fatto .  La creazione intera con tutti gli esseri  e’ stata  consegnata dal Padre   al Messia Re  affinche’ mediante il Figlio  visibile agli esseri , venga glorificato il Padre  invisibile .

La missione universale e cosmica  di Cristo non poteva  e non puo’ apparire sulla croce , dove lui ha espiato il peccato una volta e  per sempre , ne’ poteva apparire evidente senza essere confusa come di fatto avvenne .   Come puo’ un re offrire l’altra guancia ? Esiste anche un delitto di lesa maesta’ che bisognava far osservare .

 Quindi il Padre in Cristo ha mostrato tutta la sua magnanimita’ e il suo amore che gia ha mostrato , quando Adamo, dopo il peccato , non e’ stato eliminato ma gli e’ stata  promessa la redenzione .

Il potere regale di Cristo quindi era nascosto e bisognava nasconderlo temporaneamente altrimenti

non era possibile salvare alcuno uomo  ne’ Adamo .

Come e’ possibile salvare dei peccatori che  offendono continuamente  Dio e meritano dal punto di vista legale solo la morte ?    Come non decretare lo sterminio di un popolo che  usa come schiavi i suoi fratelli e  usa i campi di concentramento contro  i suoi nemici ?

Come poteva il Messia Re sopportare la schiavitu’  della terra  d’Israele , l’occupazione pagana e la schiavitu’ dei suoi , senza intervenire con atti politici e regali , cioe’ con il suo potere politico ?

Ma questo potere  regale e quindi politico , poi, perche’ non avrebbe dovuto rivolgerlo per prima contro le guide cieche di Israele e suoi ministri e rappresentanti quasi tutti corrotti ? Come poteva colpire i peccati dei pagani e chiudere un occhio sui peccati dei suoi ?

Ma se Cristo si dava a  svolgere la missione del Messia Re , avrebbe dovuto abbandonare del tutto quella di Salvatore , perché i sacrifici di animali non avevano , in effetti, alcun valore davanti a Dio e percio’ non si sarebbe salvato piu’ nessuno .

Ecco che il Messia Re  sceglie di salvare e salire sul Golgota perche’ il peccato e’ veramente alla radice  di tutto il male  nei suoi vari livelli esistenti nell’universo  , percio’ il suo potere regale e’ solo rinviato , proprio per evitare che sia confusa  la volonta’ del Padre di salvare veramente la creazione .

E allora  se il Messia Re  posticipa il suo potere regale e si rifiuta di applicare lui stesso la legge di Dio

data a Mose’ , compito di chi abbia un potere regale e politico , a chi tocca applicarla ?

Nel Vecchio Testamento il Re Davide e tutti i suoi discendenti ce ne offrono un esempio perche’ la promessa riguardava non solo Davide, che era il modello , ma anche la sua discendenza in eterno .

Ora sulla Terra Dio ha voluto che ci fossero due poteri al suo servizio  prima del suo ritorno in cui i due saranno unificati in Lui ; il primo è il potere  primario e spirituale della Chiesa  che ha il compito di salvare dai peccati e annunciare il vangelo di verita' e il secondo  potere  è quello temporale e politico che consiste nella ricerca e salvaguardia  della legge naturale o del bene comune tra gli  uomini attraverso le varie epoche storiche col potere regale di Davide o  che Dio diede a Mose’ per l’osservanza della legge .
























IL CRISTIANO E LA POLITICA


IL CRISTIANO E LA POLITICA





IL CRISTIANO che intende orientarsi per capire l'azione della sfera politica parte dall 'idea che Dio è il creatore di tutto l'universo ed è il senso di tutto ciò che esiste nei cieli,sulla terra e sotto terra,ma essendo uno spirito infinito non può essere immediatamente riconoscibile e venerato dagli esseri creati se non attraverso suo figlio Gesù Cristo,Re e Signore dell'universo,Immagine del Padre, il quale è allo stesso tempo Salvatore del mondo dal peccato, ovvero dalla disobbedienza degli esseri a Dio a causa della loro libertà  . Questo in ossequio al primo di tutti i comandamenti che insegna all'uomo la realtà e il senso di tutto l'esistente visibile e invisibile .

Il cristiano per orientarsi nella sfera politica, quindi ,si ispira alla storia sacra e ha due strade davanti,una che abbraccia tutta la storia dell' uomo accertata  e una che si rivolge quasi esclusivamente al vangelo come modello di comunità orientata al bene comune . La prima strada che guarda a tutta la Storia Sacra, vede questa storia camminare come una spirale che gira attorno a un asse portante che è quello della Legge Naturale espressa attraverso i comandamenti rivelati sul Sinai . Al cristiano non interessa tanto la storia del progresso scientifico e tecnologico  che è stato raggiunto per gradi dall’umanità quanto il sistema di vita dei popoli .

 All'inizio della storia c'erano piccoli gruppi familiari che regolavano i loro rapporti di vita comune basati sulla sapienza dei  capostipiti,ma quando divennero numerosi, si formarono popoli e imperi  e fu necessaria la pubblicazione di codici di condotta, di norme comuni pubblicati  di fronte ai quali non era possibile emendarsi . Così avvenne per il popolo eletto,quello ebraico, che da tribù familiare divenne una nazione dove non era più possibile basarsi nella sfera politica sulla potestà dei capostipiti o pater familias.  Essa si basava sia nei pagani  (naturale ) e sia negli ebrei (rivelata ) su leggi oggettive  universali  ricavate  dalla semplice  interrogazione della ragione .



 Questa stessa legge rivelata  o naturale indicava loro chi erano gli interpreti e chi doveva amministrare la giustizia e quale era il fine stesso della politica . Essa si basava sia nei pagani e sia negli ebrei (rivelata )   su un principio comune   espresso  in una forma molto semplice ed essenziale o arcaico  con la legge detta del " taglione ",dove la giustizia veniva amministrata in misura del danno provocato al simile .  Una giustizia basata sul prezzo giusto da pagare in cui la pedagogia era la sentenza stessa e non una cosa a parte trasformandola o  alleviando  una  sentenza ,magari annullandola . A tanto si puniva con tanto e poteva essere una giustizia molto approssimativa,ma era sempre oggettiva  ;  era sempre qualcosa  valido  per tutti. Al contrario della giustizia odierna dove darwinianamente il più forte vince sempre e determina tutte le leggi secondo gli interessi dei gruppi di potere più combattivi, dove il popolo delegherebbe con contratti (truffa ) delle persone a scrivere delle leggi e applicarle spesso nascondendosi sotto le spoglie di una maggioranza o volontà popolare........, Ma gli antichi nelle loro forme originarie di codici ,basandosi  sulla semplice  legge  di natura , erano oggettivi rispetto alla giustizia da praticare,infischiandosene del volere delle maggioranze o minoranze o altri gruppi di potere : a tanto danno corrispondeva tanto da pagare, maggioranza o non maggioranza, secondo un principio molto semplice da applicare alla portata di tutti,non mai di vendetta ! Sia ben chiaro  la legge del taglione che non è una legge di vendetta ma di giustizia ,è una legge divina espressa in codici e leggi  particolari  !!!!

Il cristiano che si orienta nella politica allora si basa allora su dei principi generali sempre validi per tutti nella ricerca del bene comune e questi principi sono la legge naturale e non il principio della carità evangelica basata sul reciproco amore  e si propone ben altri obbiettivi come quello di far raggiungere ai fedeli la salvezza eterna nell 'imitazione della vita umana di Gesù Cristo . Infatti quando il cristiano si propone  l'attuazione del vangelo in una comunità di fede,non mira più al bene comune basato sulla giustizia naturale ma  osserva dei principi evangelici basati sul perdono e la carità individuale, al di là della giustizia umana o divina da amministrare ai simili a livello pubblico e oggettivo. Il vangelo infatti non può essere preso a norma dei codici civili perchè esso si basa sulla volontarietà dei singoli ,non sempre disponibili ad attuarlo e a viverlo.

A questo punto abbiamo due orizzonti davanti per il cristiano che si interessa della cosa pubblica inserito in una società civile: la legge del vangelo o la legge del decalogo o naturale . Se un cristiano è impegnato sul piano pubblico non ha altra scelta che la legge naturale ,mentre a livello privato ,resta sempre il vangelo il mezzo di salvezza e di imitazione del Maestro. Ci sarebbe da fare poi il discorso sull' attuazione del Regno di giustizia su questa terra ,ma questo è intimamente legato alla legge naturale da attuare ed è un obbiettivo futuro riguardante più la teologia della storia, cioè al senso da dare alla storia umana sulla terra .

c.r.


Democrazia o Cattolicesimo ?

Democrazia o Cattolicesimo ? Si crede comunemente che essere cattolici implica contemporaneamente avere un indole e un identità democratica , nel senso che deve essere una peculiarità cristiana rispettare le varie idee della politica presenti nel corpo sociale mettendosi a confronto ; mediando e collaborando con le parti che formano l’area democratica e i vari interessi in campo sociale ,con le lobby che vi operano in seno al corpo sociale .E’ la gloriosa storia dei cattolici europei di questi ultimi decenni presenti nelle regioni europee , ispirati in questo da una dottrina di nuova concezione dalla gerarchia ecclesiale legata molto a discorsi umanistici e spesso immanentistici molto influenzati dai “ sacrosanti “ principi della rivoluzione francese . I risultati di quella che potremmo definire “ una sistematica apostasia “ sono sotto gli occhi di tutti e non sembrano affatto positivi da tutti i punti di vista . Apostasia , s’intende , dal precedente spirito e dalla precedente dottrina cattolica , apostolica , romana , perseguita non nell’arco di pochi decenni , ma in secoli di militanza e di unità dottrinale .- Con questo non si vuole mettere in discussione nessun primato e nessuna infallibilità ,sia chiaro , perché siamo convinti che il “non prevarranno ” si riferisce alla storia totale della Chiesa, all'istituzione petrina e non a piccole pieghe della storia dove ha pervaso più la miseria degli uomini che la fede in Dio . E’ fino alla fine del mondo che non prevarranno , ma nel tragitto ci possono essere tante sconfitte momentanee e alcune battaglie perse con molti dolori e anche tradimenti per la Chiesa , infatti Cristo accolse Pietro anche dopo essere stato tradito da lui e non gli ritirò mai le sue promesse .Qui non si tratta di criticare i nuovi modelli liturgici e farne un problema ecclesiale e invocare uno scisma solo per quello , ma si tratta di differenti, anzi opposti modi di porsi di fronte al mondo e di affrontare i problemi e non solo quelli ecclesiali . Si tratta di saldare la legge naturale e la fede ; la morale evangelica che è un optional rivolto a tutti con la morale naturale che non è un optional , ma un obbligo e un impegno necessario per chi ha il potere , sempre rivolto a tutti . Perché il problema è sempre sorto quando si è voluto prendere la morale evangelica e sostituirla con quella naturale nel corpo dello stato e della società civile senza distinguere tra utopia religiosa e giustizia naturale . Magari facendo un fifty fifty tra le due morali nel campo sociale.A nostro parere , nella fondamentale dottrina cattolica , non c’è un grammo di idee che possano ispirare il cristiano a una concezione democratica della vita , sia della cultura e sia della politica .Possiamo renderci conto di questa diversa impostazione e spirito con un piccolo esempio storico all’interno del mondo cattolico rivolgendo lo sguardo alla storia del francescanesimo anch’esso attraversato da utopisti e da gente che sapeva separare i due piani della morale .Cos’era sul piano politico religioso e cos’è diventato oggi il francescanesimo ? I francescani hanno contrastato e combattuto l’islam in tutti i campi . Hanno predicato le crociate coi loro più fiorenti santi e predicatori , hanno raccolto fondi per i combattenti contro i catari , gli albigesi , l’islam , i turchi, e hanno indetto appositi concili coi loro papi per organizzare le crociate . San Giovanni da Capestrano che comanda l’ala sinistra dei crociati col saio contro i turchi a Belgrado (21 luglio1456) . San Giacomo della Marca che condusse la lotta contro gli Ussiti e predicò le crociate ; il beato Raimondo Lullo che chiede al papa la riunificazione degli Ordini cavallereschi per essere piu efficaci contro l’islam . San Marco D’Aviano che salva Vienna dai Turchi e chiede al re polacco di inseguire i turchi per tutti i balcani senza essere ascoltato . Senza contare quei fior di santi e di teologi che si distinsero come integerrimi inquisitori . Questa storia con fior di santi e di martiri va in una sola direzione fino al secolo scorso , anzi fino a 60 anni fa . Cos’è diventato invece san Francesco oggi ? Un ambientalista , un pacifista ad oltranza , senza se e senza ma ,una zecca sociale o un panteista figlio dei fiori mezzo tondo che parla con gli uccelli ;"un apostolo del dialogo" eclettico e sincretista, mentre ci viene nascosto il san Francesco che appoggia i crociati e li anima ; l’ex laico che svolgeva la sua missione nella cavalleria e combatteva nelle contrade italiane per l’affermazione della giustizia e la difesa dei deboli e non per questo era considerato un peccatore .Quello che dice al Saladino : “ se il tuo occhio ti è di scandalo : cavalo ! “ , riferendosi alla loro presenza che bisognava estirpare dal sepolcro di Cristo ! E le crociate non furono fatte solo per liberare il sepolcro di Cristo come quella a Damietta in Egtto.Il popolo è stato drogato e queste contraddizioni non sono note a tutti e alla gran massa dei fedeli , mentre dovrebbero essere ben note a chiunque abbia avuto a che fare con la storia della Chiesa e ha " le mani nella pasta". Chiunque è a conoscenza un po’ della Tradizione e non è affetto da meaculpismo.Come dovrebbe essere ben noto il tenore di certi documenti pontifici di una volta e il tenore di certi documenti odierni ispirati più che altro da un piccolo gruppo di teologi detti “ progressisti “che magari in un tempo precedente a questo avrebbero avuto vita molto difficile . Molti documenti dei quali alcuni ispirati al dialogo e all'accoglienza di presupposte verità che potrebbero esserci in altre religioni e sistemi ideologici , invitanti a superare l’attuale “empasse”.Il cattolico sa, tuttavia, che miriadi di angeli sono stati creati da Dio come esseri liberi ma che con un solo atto di volontà e di fede contraria , furono condannati allo "stagno ardente " moltitudini di loro .Sono esseri personali pure quelli e furono amati da Dio anche più di noi ! Il cristiano sa che nel Regno dei Cieli c'è una e un' unica volontà esistente , attorno alla quale si crea la comunione dei santi e non ci potrà essere la benchè minima volontà contraria della benchè minima sua creatura che spaccherebbe la comunione subito .Il cristiano sa che quando un giorno si presenterà davanti al Giudice Eterno e al Padre Nostro , non potrà presentare nessun piano personale di salvezza , alcuna nuova morale più comprensiva e non potrà battersi per nessun pluralismo , per far ascoltare la voce " arricchente " di tutti , tanto meno quella dei "deboli e dei poveri" , perchè non si potrà essere più buoni di Dio e più santi di Lui ,ma dovrà invocare solo misericordia. Quaggiù invece è considerata grande virtù politica quando il cristiano si batte perchè tutti abbiano voce in capitolo , quando tutti possano esprimere le loro idee contrarie perchè ogni idea , anche la più bizzarra e criminogena , possa emergere nel dibattito e farsi conoscere . Anzi il cristiano politico virtuoso è quello che è il garante della democrazia , dove ognuno esprime le sue piccole verità , perchè noi tutti siamo piccole scintille di verità secondo una dottrina umanista ben nota . La verità così verrebbe fuori dalla tesi e dall'antitesi che darebbero luogo insieme ad una sintesi ; mettendo insieme democraticamente le scintille .La sintesi poi porterebbe i contenuti dell'uno e dell'altro secondo i casi e le circostanze , le qualità dell'uno e dell'altro , cosi che il buono sarebbe anche cattivo e solo con questa sfumatura di caratterisitiche potrebbe esserci la verità quaggiù . Non esiste più principio di identità e la verità si esprime nel suo contrario secondo i casi .La verità è logica e razionale e non esistono doppie verità nel creato ! Si presuppone allora che Dio è Sommo Bene ma è una sintesi del bene e del male esistente nell'universo , cosi come la stessa verità nasce dalla mescolanza tra il bene e il male in perpetua lotta .Dio sarà emerso dal caos dell'universo , dopo infinite lotte nella materia ?? L'unica grande verità sarebbe questa lotta incessante tra il bene e il male , dove tutto è il contrario di tutto , cosi da raggiungere sempre nuove sintesi , sempre nuove evoluzioni .Non esiste solo la verità , non esiste solo il bene , non esiste solo la luce , ma questa se c'è, viene fuori da una lotta incessante con le tenebre ! In sintesi nascondono questa vecchia dottrina questi nuovi cattolici ; l’accetazione a meta’ sul piano politico della legge naturale tentando una commistione appiccicaticcia con la legge evangelica .Eppure questi modelli di uomini propostici oggi ,nessuno ancora beatificato in verità , non li abbiamo mai visti proposti nella storia della Chiesa , anzi abbiamo nei santi dei modelli di fondamentalismo e di intransigenza come se ne vedono ben pochi in giro di questi tempi .Sarà cambiata la dottrina della Chiesa ? Noi crediamo che ciò sia impossibile ! Cristo è morto per non obbedire a satana ! Abbiamo visto nella storia dei nostri giorni che un popolo opportunamente manipolato , indottrinato dalle ideologie , ingannato , democraticamente può fare delle scelte pazze e negare qualsiasi verità portandosi all'autodistruzione . Può negare i valori fondamentali della vita con serena tranquillità e combatterli . Bisogna dire piuttosto oggi che il cattolico che si crede democratico è colui che favorisce il relativismo , che nega che ci siano verità incontestabili , è colui che spesso nega la legge naturale sul piano sociale in nome del vangelo . E’ l’anarchico per eccellenza che non crede a una legge universale valida per tutti ma solo per i cattolici ! Il cattolico moderato ed evangelico oggi è il sottile nemico che favorisce l'opportunismo col dialogo tra le parti , che cerca la mediazione tra le differenti verità , che vuole condurci a una pace , che non è altro se non opportunismo politico e convivenza dei molti egoismi presenti nel corpo sociale .Egli ha un bel motto e ci dice all’orecchio : "vivi la tua fede e rispetta chi fede non ha " . Una massima che è la sintesi di tutto il suo credo e di tutto il suo vangelo . Sennonché bisogna sempre rispettare come persone a livello individuale anche il nemico più acerrimo , anzi bisogna porgere l'altra guancia , ma mai rispettare le sue idee e le sue verità se è una verità razionale , ci dice il vangelo .Ma se una legge è universale e non è un optional , allora cosa debbo rispettare ?Bisogna far progredire l’anarchia sociale , cioè il rispetto dell’altro che distrugge il bene comune ? Nella concretezza della politica e delle scelte quotidiane questo significa che non posso venire a patti con nessuno nella difesa dei valori e non posso fare scelte secondo il male minore pur di vivere in pace . Ma di che pace si tratterebbe poi ? Quella che ci assicura il potere comunque la pensiamo ? Non si tratta in democrazia di dare il voto a una persona e sceglierla per la nostra rappresentanza , ma si tratta soprattutto di fare scelte di valore, scelte etiche ! La democrazia è quindi il regno del relativismo morale , dove sui principi si tratta e si media in continuazione , dove non esiste verità data . Il potere invece sta a servizio della verità e la difende con la spada , ma questo è assolutamente impossibile in qualsiasi democrazia perchè significherebbe rinnegare il principio stesso del potere democratico . Ripeto non si tratta di votare semplicemente dei candidati. Il cattolico dovrebbe sapere che i suoi valori fondamentali , naturali e non di fede , sono già universali e quindi sono contenuti in tutte le realtà e non deve mai elemosinarli a nessuno, può venire a svendite pacificatrici perchè rinuncerebbe alla sua stessa identità . Questi valori poi non sono un optional perchè sono universali e appartengono a tutti , anche ai suoi nemici . “ Sia il vostro parlare : si , si , no , no “ . Non sono soggetti al voto e alla propaganda ovvero alla corruzione ! Democrazia quindi è sinonimo di libertà morale , di autonomia morale , di libertà sessuale ,di relativismo etico , di eclettismo filosofico , tutte cose che l’uomo normale e il cristiano dovrebbero avere in odio perchè il peccato di Adamo consistette soprattutto in una richiesta di libertà e di arbitrio , di autonomia democratica nei confronti di Do , la stessa libertà richiesta da molti cristiani in nome del vangelo .La stessa che chiedevano i sanculotti quando hanno demolito l’ancien regime e nei loro simboli mettevano la legge di Mose’ e il triregno sotto i piedi della dea Ragione . Mai visto un Cristo dei vangeli che si distingue nella difesa dei valori dell'altro , mai visto un Cristo trattare sui principi , mai visto rispettare "le esigenze dell’ altro ", sì , abbiamo visto l'accoglienza di qualsiasi peccatore , mai pero' un cedimento o un addolcimento delle sue idee per venire incontro ai samaritani o ai farisei nei confronti della legge . Gli ha negato anche la possibilità di rimandare via la propria moglie come trovavano giustificazione nelle stesse scritture ! Mai visto un Cristo rispettare la coscienza dell'altro e rinunciare alla sua verità , coscienza dell'altro che è libera e va rispettata fin quando rimane a livello individuale come risposta alla grazia e non alla legge naturale . La natura è oggettiva , visibile a tutti , non può essere rinnegata perchè non è un’ opinione che abbiamo dentro di noi perchè si fonda su valori eterni . La grazia invece può essere rifiutata e non stiamo a dire qui i motivi perchè può avvenire questo , perchè non c'entra col nostro discorso . Insomma Cristo è venuto a proporci la salvezza senza la quale c'è solo una legge di condanna pronta per tutti indistintamente ; e' venuto a proporci la stoltezza della croce che è obbedienza al Padre e non è venuto a insegnarci nessuna verità democratica !!! Nessuno rinnegamento della legge naturale ! E diciamo queste cose sapendo che il vangelo al discepolo chiede il distacco dai beni terreni , dall'uso naturale delle cose ; l'uguaglianza , l'obbedienza cieca , ma guai a proporre queste cose sul piano politico e sociale come bene comune al posto della legge naturale ! Sul piano politico e naturale la legge naturale si basa sul principio giusto di scambio : "occhio per occhio" , un principio dettato da Dio a Mose' non per vendetta ma per giustizia !!!!! Quindi la legge naturale è contro il furto e per la difesa armata della proprietà personale !Allora il pulpito non dovrebbe invitare tutti al regime comunista soltanto, come il più giusto e più equo ; per coerenza dovrebbe invitare tutti anche alla castità come i discepoli del regno , alla verginità in vista del Regno , ma non lo fa perchè capisice che li ci troviamo in un altro ordine di valori che non riguardano la vita naturale e sociale degli uomini .Non riguardano la politica , ma la salvezza di chi opta per esso. Lo stato instaura la giustizia della legge e non il vangelo ! E’ questo il regno di Dio sulla terra , quando trionfa la sua legge nelle istituzioni ! Ora se la coscienza è libera sul piano individuale , non può mai essere libera sul piano sociale , perchè se la comunione esiste anche in questo mondo , allora essa si esprime solo se è adesione a dei valori eterni visibili a tutti gli uomini , perciò esiste una comunione esteriore fatta dalla legge . Per le scritture e per Agostino questa legge nel V.T. era la Sapienza stessa sotto c’era Cristo stesso .L’interiorizzazzione dei valori non riguarda specificamente lo Stato .La comunione e la pace quindi si potrà avere sulla terra solo se tutti i popoli aderiranno a dei valori eterni che ogni uomo porta dentro e questa comunione si potrà avere anche a costo di terribili guerre per realizzare questa comunione sul piano politico , cosi come ci sono stati milioni di morti in nome della democrazia e dell’anarchia .Tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio e tutti hanno una dignità la quale pero può essere perduta sia sul piano sociale e sia sul piano ontologico col peccato e abbiamo visto cosa è successo quando moltitudini di uomini si sono voluti dare l'uguaglianza sul piano sociale anziché la giustizia naturale . Infatti l’uguaglianza è un valore evangelico , un optional che non interessa allo Stato . Hanno avuto l'inferno sulla terra perchè l’ uguaglianza non significa giustizia , perché l’uguaglianza va vissuta solo in una prospettiva escatologica . Ecco che la Chiesa ha spesso confuso i due piani proprio come facevano certi fraticelli spirituali nel medio evo. Per tutte queste cose noi chiediamo un nuovo Concilio che ristabilisca e riconfermi la verità su Dio e sull'uomo , una verita che è stata vilipesa e tradita di nuovo dalle false interpretazioni e dalle deviazioni . Una verità che è stata tradita in nome di una teologia umanistica e spesso immanentistica che ha fatto l’occhiolino al nemico .


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IL fine ultimo della politica è solo il bene comune , cosi il fine della destra ,la quale è quella forza che cerca sempre di fare un ragionamento giusto all'interno del conglomerato sociale e se ne discosta qualora il suo ragionamento non sia piu giusto ....
E come cerca di farlo sto discorso giusto ?
Appellandosi a dei valori etici generali indiscutibili per nessuno che stanno al di sopra dell'uomo .....che non sono affatto basati sull'iniquo ugualitarismo livellatore ...ma sulla giustizia sociale . Cio che è attinente alla giustizia sociale è tutto il campo dove la destra spazia . Poi esiste una giustizia personale attinente a un discorso piu religioso,ma non è il campo della politica ...
Mentre la sinistra si rifà a opinioni culturali ,analisi economiche piu o meno giuste di questo o quel pingo pallino che abbia notato una diacronia sociale , perde però di vista sempre sia l'etica e sia il fine del bene comune come conseguenza ,non avendo valori definiti a cui apppellarsi ,ma soltanto dei fini indefiniti e ipotetici ; ideali dove tutte le mucche sono sempre rosse,anzi il fine ultimo diventa criticare ,disrtruggere qualsiasi potere che si oppone al raggiungimento del propio potere. La destra ha la stella polare del diritto naturale con la quale si dirige nelle sue scelte . Tempeste magnetiche oppure un lungo inverno di nubi possono oscurare la visone del cielo ,ma alla fine , basta uno sprazzo di cielo aperto,o una nottata di cielo limpido ,che la destra riconosce la sua meta e subito sa dove dirigere la nave .


CIVILTA'
un professore andò in mezzo agli aborigeni per capire la loro cultura e fare un
sunto delle loro tradizioni e identità perché non andassero disperse - trovò una maestra della loro razza e
gli chiese di raccontare tutte le storie e le reminescenze orali della sua
stirpe e del suo popolo per tramandarli ai posteri in modo che non andasse
perso nulla . Questa incominciò dicendo che il nonno era tagliatore di teste -
aveva una collezione di teste di nemici esposta , ma era molto buono perchè
durante le infinite guerre tribali c'erano dei nemici che uccidevano gli
avversari , poi ne arrostivano la carne e la mangiavano .
 Il cuore e il sangue a
volte se lo inghittivano crudo - suo nonno invece gli tagliava solo  la testa ,
la faceva seccare e poi la esponeva davanti alla capanna . la loro storia-disse-
era tutta una infinità di guerre tribali e torture dei prigionieri vivi o
arrostiti . Ecco , disse , questa è la nostra cultura fino all'arrivo dei
missionari !