La coincidenza tra morale naturale e morale cattolica
Un gruppo di ricercatori della Yale University nel Connecticut, una delle più prestigiose e antiche università americane dalla quale uscirono molti Presidenti degli Stati Uniti tra cui gli ultimi Gerald Ford, George H. W. Bush, Bill Clinton e George W. Bush e molti membri del governo americano , fondata da un gruppo di calvinisti puritani, non dimentichiamolo, che sostenevano alla base delle loro concezioni essere oggi il popolo americano l’ erede del popolo eletto che deve portare la civiltà e il vangelo in tutto il mondo, hanno fatto una prodigiosa scoperta nel campo della scienza giuridica . Dopo un lungo studio di comparazioni e sinossi letterarie e testuali ,paragonando antichi testi giuridici di tutte le civiltà più famose che hanno lasciato una testimonianza scritta o orale, hanno isolato un baccillo detto “coccus normativus”, che è alla base di ogni codice giuridico che si conosca sulla terra fino ad oggi da quelle antiche a quelle moderne . Il bacillo suddetto è importante perchè nel suo Dna contiene alcuni dei marcatori , una decina di segni in tutto, comuni a tutte le legislazioni umane di vita associativa . Il più antico testo giuridico è sumerico, il Codice di Ur-Nammu trovato su una roccia ( circa 2.000 A.C.) e nasce tre secoli prima del codice di Hammurabi che oltre a prevedere pene per diversi reati, stabilisce le misure standard di capacità e di peso . Mentre Il Codice di Hammurabi, su una stele di marmo, nasce intorno al 1700 A.C. ed è una fra le più antiche raccolte di leggi conosciute nella storia dell'umanità molto dettagliata .. Venne stilato durante il regno del re babilonese Hammurabi (o Hammu-Rapi), che regnò dal 1792 al 1750 a.C., secondo la cronologia media.(Wilkipedia ). Questo codice fa un larghissimo uso della della Legge del taglione, ben conosciuta nella legislazione ebraica . L'importanza del codice di Hammurabi non risiede nel fatto che si tratta tra le prime raccolte organiche di leggi a noi pervenuta, ma soprattutto nel suo essere pubblico, o per meglio dire pubblicamente consultabile, esplicitando il concetto giuridico della conoscibilità della legge e della presunzione di conoscenza della legge. Per la prima volta nella storia del diritto, i comportamenti sanzionabili e le eventuali pene vengono resi noti a tutto il popolo pubblicamente per essere sanzionabili. Il codice di Hammurabi tuttavia trasforma in pene pecunarie alcune pene che il codice sumerico puniva fisicamente. Le tavole della legge ebraiche nascono anch ‘esse intorno al 1700 A.C. e conosciamo con abbondanza di particolari la loro formazione . Esse non stabiliscono pene specifiche ma stabiliscono delle regole normative progressive , una decina in tutto basilari ,dalle quali poi Mosè e gli scribi trarranno fuori decine di altre norme concrete applicabili ai diversi ambiti della vita sociale . Dal campo strettamente penale , fissando pene e ammende , al campo igienico sanitario. Il codice delle XII tavole del diritto romano invece insieme ai più antichi testi legislativi greci sono del IV secolo A.C. Ma dove sta l’originalità della scoperta dei ricercatori dell’università dei puritani americani ? Sta nel fatto che hanno trovato questo bacillo che sta alla base di tutte le legislazioni antiche e moderne . I ricercatori poi ,comparando questo codice normativo con il “diritto naturalis” della tradizione morale della Chiesa Cattolica Romana , erede della tradizione ebraica , hanno stabilito esserci una perfetta identità tra i due codici , avendo essi alla base i primi essenziali elementi detti marcatori da cui dedurre un tutto. L’identità della morale naturale cattolica ( katà toutò) non è altro che il codice base che costituiva tutti i popoli più antichi , ma anche moderni !! Il cattolicesimo infatti è l‘erede e il promulgatore della morale giudaica essenziale da una parte, quella morale razionale e visibile valida universalemente del diritto naturale, in più è annunciatrice della fede in Cristo e il messaggio di salvezza , proprio dalla normativa punitiva di quella legge . E’ proprio questa morale universale che forma l’ossatura legislativa di tutte le moderne costituzioni dei popoli e nazioni civili della terra .
LA MORALE CATTOLICA coincide con la legge naturale universale ,poichè la Chiesa Cattolica è l'unica erede della legge rivelata ebraica . Gesù Cristo è venuto a portare il suo messaggio di Salvezza sul terreno della legge naturale universale : non rivelata coi pagani, rivelata coi giudei . Esse però coincidono e sono la stessa cosa perchè una misura l'altra . Ora il fine della politica non è quello dell 'annuncio evangelico o della salvezza ,ma è quello di indicare il bene comune per tutti,che è una cosa razionale e non di fede . E' appunto questo lo scopo della politica ; stabilire il bene comune per tutti , la giustizia quando si convive insieme .
Quindi fa bene la Chiesa a parlare di autorità internazionale e a parlare agli stati della marale naturale e del fine della politica o a indicare cosa sia il bene comune che non è lei però autorizzata ad attuare !!! Tocca ai laici ,quindi, non solo indicare ,ma imporre il bene comune ,che non è solo dei laici,ma è un bene universale che riguarda tutti . Le idelogie e i partiti sono l'impedimento piu grave a un tale compito della Chiesa Cattolica e degli stessi cristiani che si adoperano ad attuare un tale programma .
Nella sua essenza la politica secondo il mio punto di vista viene definita da queste parole bibliche molto arcaiche : "Occhio per occhio,dente per dente ,sangue per sangue,vita per vita ." : (Esodo 21,23-24) Non parlatemi di destra e sinistra. Non amo la sinistra e neppure la destra, perchè non sono altro che recinti dove rinchiudere le idee e le persone, per trasformarle in ideologie e militanti da condurre su un binario morto. M.C.
venerdì 3 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Come si spiega l’origine della specie umana da una sola coppia ?
Come si spiega l’origine della specie umana da una sola coppia ?
Come si spiega l’origine della specie umana da una sola coppia senza ricorrere alle bislacche teorie dell’evoluzione delle specie ?
E’ molto semplice , basta credere un po’ di più alla bibbia e non alle fandonie di pseudiscienziati con i loro racconti romanzati .
Quando l’uomo era senza peccato e viveva nella giustizia della legge naturale , nonostante il peccato avesse aperto una breccia nel cuore dell’uomo , questo viveva una lunga vita ( più di mille anni ) ,fino a che la stessa bibbia ci dice che questa età fu ridotta fino a ritornare a quella attuale a causa del peccato. La primitiva umanità fino a Noè non aveva una legge da osservare e norme precise, quindi il matrimonio non era ancora una istituzione giuridica sociale .
L’imperativo di moltiplicarsi valeva anche per i figli di Adamo .
La bibbia dice che l’omicidio di Caino di Abele ci fu solo dopo un certo tempo dalla nascita di costoro , quindi saranno passati anche una cinquantina di anni . Infatti Adamo poi aveva 123 anni quando generò Set e….. si invocò di nuovo Dio. Dopo Adamo generò figli e figlie e visse ancora ottocento anni Gn.5,1-11.
Set aveva 105 anni quando generò Enos , poi visse altri ottocentosette anni ,generando figli e figlie .La bibbia però si sofferma solo sui primi . Il bello è che nei primi capitoli in queste generazioni vengono nominati solo gli uomini e mai le donne .
http://www.noevolution.org./
http://progettocosmo.altervista.org/
Ma veniamo al punto cruciale ,basta uscire per un attimo dalla logica razionalista e moralista che ci trasportiamo dietro da millenni .
Adamo ed Eva in pratica hanno generato decine e decine di figlie mai nominate singolarmente dalla bibbia ed è molto evidente . Queste da adulte , anzi a 13 anni, già potevano procreare e divenire mogli di un figlio maschio.
Ripeto, non c’era ancora la legge del Sinai venuta 4mila anni dopo e l’ordine era : “ moltiplicatevi e popolate la terra ! “
Una morale bigotta e bacchettona ci ha impedito di dire quello che è fin troppo chiaro e ci ha messo all’angolo facendoci scegliere o l'evoluzione , oppure l’incesto , cosa impossibile ammettere da parte di Dio e dell’uomo . Ma, badate, non c’è nessuna consacrazione dell’incesto nelle scritture il quale va punito con la pena di morte quando si organizzano società strutturate con piu ceppi famigliari .
Come si spiega l’origine della specie umana da una sola coppia senza ricorrere alle bislacche teorie dell’evoluzione delle specie ?
E’ molto semplice , basta credere un po’ di più alla bibbia e non alle fandonie di pseudiscienziati con i loro racconti romanzati .
Quando l’uomo era senza peccato e viveva nella giustizia della legge naturale , nonostante il peccato avesse aperto una breccia nel cuore dell’uomo , questo viveva una lunga vita ( più di mille anni ) ,fino a che la stessa bibbia ci dice che questa età fu ridotta fino a ritornare a quella attuale a causa del peccato. La primitiva umanità fino a Noè non aveva una legge da osservare e norme precise, quindi il matrimonio non era ancora una istituzione giuridica sociale .
L’imperativo di moltiplicarsi valeva anche per i figli di Adamo .
La bibbia dice che l’omicidio di Caino di Abele ci fu solo dopo un certo tempo dalla nascita di costoro , quindi saranno passati anche una cinquantina di anni . Infatti Adamo poi aveva 123 anni quando generò Set e….. si invocò di nuovo Dio. Dopo Adamo generò figli e figlie e visse ancora ottocento anni Gn.5,1-11.
Set aveva 105 anni quando generò Enos , poi visse altri ottocentosette anni ,generando figli e figlie .La bibbia però si sofferma solo sui primi . Il bello è che nei primi capitoli in queste generazioni vengono nominati solo gli uomini e mai le donne .
http://www.noevolution.org./
http://progettocosmo.altervista.org/
Ma veniamo al punto cruciale ,basta uscire per un attimo dalla logica razionalista e moralista che ci trasportiamo dietro da millenni .
Adamo ed Eva in pratica hanno generato decine e decine di figlie mai nominate singolarmente dalla bibbia ed è molto evidente . Queste da adulte , anzi a 13 anni, già potevano procreare e divenire mogli di un figlio maschio.
Ripeto, non c’era ancora la legge del Sinai venuta 4mila anni dopo e l’ordine era : “ moltiplicatevi e popolate la terra ! “
Una morale bigotta e bacchettona ci ha impedito di dire quello che è fin troppo chiaro e ci ha messo all’angolo facendoci scegliere o l'evoluzione , oppure l’incesto , cosa impossibile ammettere da parte di Dio e dell’uomo . Ma, badate, non c’è nessuna consacrazione dell’incesto nelle scritture il quale va punito con la pena di morte quando si organizzano società strutturate con piu ceppi famigliari .
Mosè e i racconti della Creazione
Mosè e i racconti della Creazione
Il libro della genesi ci fa capire che la comparsa dell 'uomo sulla terra,l'ultima delle opere di Dio, non va oltre gli ottomila anni ,mentre geologi e paleontologi fino a ieri,mentendo e falsificando dati scientifici spudoratamente, si affannavano a inventare nuove teorie e nuovi inganni avvalendosi di dati storici per supportare l'evoluzionismo filosofico e scientifico avvalorato poi dalla mummificata teoria darwiniana dell 'evoluzione delle specie . Una teoria che si basa sulla legge del più forte,la legge della giungla poi attuata nell'ambito politico,democratico ed economico- finanziario dalla cultura dell'ottocento e novecento, sia di destra che di sinistra, fino a condizionare pesantemente col modernismo gli ultimi 50 anni la stessa dottrina cattolica con il progressismo del concilio vaticano II.
La genesi ,anzi tutta la bibbia, ci dice con certezza che Dio creò ogni specie dalla loro stessa specie ,"ognuno secondo la sua specie" ,e non saltando da una specie all'altra come disse uno di loro quando affermò "natura non fecit saltus " . Costoro oramai si credettero in dovere di fare fare tutti i salti che vollero alla natura, non solo saltando da una era geologica all'altra con uno scarto di errore di decine di millenni ,ma facendo rabbrividire ogni logica umana nelle loro dimostrazioni pur di giustificare molte evidenti menzogne e incongruenze scientifiche . E' chiaro che per tutte le altre specie Dio abbia potuto aspettare ere geologiche che a noi sono ignote,come ci è ignota la nascita dell' universo in senso scientifico, ma la creazione dell’ uomo è abbastanza recente ... di pochi millenni fa !!! La genesi,anzi Dio, vuole darci la certezza che l'uomo discende dall 'uomo e non discende da un altro animale o da un’ altra specie,pur appartenendo tutti alla terra e siamo composti della medesima sostanza,il fango. Un libro in particolare ci riporta il racconto della creazione in cui il redattore,colui che ha fatto il copia incolla di precedenti racconti tramandati, prima oralmente per vari millenni e poi messi per iscritto, è stato certamente Mosè a cui Dio ordinò espressamente di scrivere come risulta nel libro nell’Esodo . Infatti noi sappiamo con certezza che le prime forme di scrittura e di trasmissione del pensiero umano in una forma sufficiente sono datate intorno al 3000 a.C. e proprio in medio oriente dove nasce il Tigri e l' Eufrate ....
Noi sappiamo con certezza oggi che l'ebraico ha usato l' alfabeto ieratico che era la lingua dell' elite sacerdotale alla corte dei Faraoni in Egitto. Questo alfabeto rivoluzionario rispetto alla scrittura pittorica dei geroglifici, usati per il popolo, legava a un segno un suono gutturale della voce e permetteva una velocità di comunicazione e di espressione praticamente infinita . Con i segni dello ieratico, le sue lettere , Mosè usò i suoni labiali e gutturali della lingua ebraica dei semiti a questi segni . Fu come l'invenzione della stampa o di internet oggi e la scrittura digitale trasmessa dai bit dei nostri computer per comunicare velocemente ,una rivoluzionaria forma di nuova espressione . Mosè, il racconto biblico ,ci dice che divenne figlio della figlia del Faraone d'Egitto che lo adottò (Esodo 2) . In pratica egli fu un Principe tra i principi alla corte del Faraone e aveva accesso alla cultura segreta e ristretta dei saggi del medio oriente ,coloro che coltivavano l'astrologia ,la matematica ,le lettere e conoscevano i segreti della natura formando una scelta classe presso la corte del Faraone . Questi furono capaci di riprodurre gli stessi miracoli di Mosè che dovevano servire a dimostrare al Faraone che era mandato da Dio a liberare il suo popolo .Egli fu ammesso necessariamente alla conoscenza della lingua e dei segreti della casta sacerdotale nei suoi studi da infante e principe . . Uno di questi privilegi era proprio la conoscenza delle origini della terra ,dell'universo e dell 'uomo. Il racconto della creazione fu trasmesso per millenni solo oralmente e non sappiamo in quale lingua originale perché ci volle molto tempo prima che l'uomo sviluppasse una forma di trasmissione del pensiero accettabile,pratica e sufficiente. Le prime a prendere nota di questi racconti furono le lingue arcaiche del medio oriente : dei sumeri, babilonesi ,hittiti che riportarono le leggende degli antichi sulle origini dell ‘uomo e loro antiche influenzandole con le loro concezioni antropomorfe e le loro teogonie .Anche i sacerdoti egiziani però avevano i loro racconti e le loro tradizioni orali che raccolsero e fissarono per iscritto. Ora Mosè che le conosceva benissimo queste fonti avendole non soltanto memorizzate ma anche studiate e conservate, nel riportarle nei suoi manoscritti, ci da due racconti della creazione cosi come sono descritti dal libro della genesi . Infatti in un manoscritto Dio è chiamato yahwèh mentre in un altro è chiamato elohim . La sua redazione ispirata è consistita nel dargli una forma logica e consequenziale, magari dimenticandosi di correggere in alcune espressioni di un manoscritto l'appellativo “Dio degli dei” ( el eloim ), lasciando questa espressione volontariamente per far capire chi era il Signore dei signori del cielo e della terra in un ambiente sempre tentato dalla tradizione idolatra ..
Inoltre Mosè scrisse quasi certamente la Genesi dopo che ebbe ricevuta la legge del Sinai per il popolo d’ Israele quindi fu necessario epurare e omettere dalla redazione tutta la numerosa discendenza che lui ebbe (Gen.5 ) dopo la morte di Eva, che ci è taciuta, e i nomi della discendenza femminile della sua stirpe per il semplice fatto che sarebbe apparsa agli occhi degli israeliti come un incesto la loro unione e non la necessità in ottemperanza all’ordine divino di riempire la terra ed espandersi su di essa . Anche il fatto che sia Caino, sia Abele e sia Set si unirono a sorelle , una sola , poteva apparire un grave peccato dopo la rivelazione della legge del Sinai e questo poteva far deviare il popolo . “I progenitori, essi stessi,avrebbero violato la legge !! “ Nell’ età della vita di Adamo inoltre si nasconde il segreto della durata della vita dell ‘uomo sulla terra . Mosè non ha fatto altro che interpretare,distinguere ,dare un senso compiuto ,fare redazione di questi manoscritti sacerdotali ,cercando un senso logico in un racconto che non finiva con la creazione ma continuava nel popolo ebraico fino a quando doveva venire un grande profeta mandato da Dio stesso al suo popolo a cui bisognava obbedire. Non c'è da meravigliarsi se anche in Egitto si tramandava una forma di monoteismo simile a quello ebraico reduce di una delle tradizioni orali e scritte delle origini . Infatti la storia recente ci dice che il Faraone Akhenaton ,passato nella storia egiziana come il Faraone eretico, intorno al 1300 a.C. contrappose un culto monoteista del dio Aton a quello politeista . Come ci arrivò questo imperatore e suo padre a insistere sul monoteismo ? Come poté combattere questa guerra culturale estenuante contro altri sacerdoti senza nessuna base scritta e redazionale delle tradizioni degli antichi ? Dove avrebbe concepito una simile eresia ? Senza avere a diposizioni dei manoscritti sulle origini della terra ,anzi senza basarsi su una sicura fonte che poi era la stessa da cui prese Mosè nei suoi studi e nella sua ispirazioni circa un Dio unico che aveva creato tutto l'Universo ? Da queste stesse tradizioni raccolte di libri antichi fissate nella lingua sacerdotale egizia , Mosè prese e ci riportò il racconto sui primi popoli e patriarchi , le loro gesta con nomi di famiglie e discendenti , di gruppi sociali di città e villaggi degli antichi,che noi grazie al redattori egizi e poi ebraici possiamo conoscere pure oggi.
-----
Nel grande e teologico libro della Genesi,un libro che non ha pari per l'altezza dei contenuti teologici nella Rivelazione , si dice come sia nata la terra , il cielo e tutto l'universo e con quale schema essa procederà fino alla fine . Si parla anche degli esseri viventi che popolano la terra e si dice in particolare che ognuno fu creato secondo la sua specie, volendo significare che dal seme dell'albero di olive , verrà fuori solo un altro albero di olive , ci potranno essere incroci , ma il seme dell'albero di olive dara solo alberi di olive . ...
All'interno di queste specie ci sono poi razze , gruppi, e sottogruppi ,famiglie della stessa specie ,ma nel catalogarli ci si rifersisce alla propria specie.
Cosi per l 'uomo , dalla sua specie ancora oggi , una coppia femmina e maschio ,accoppiandosi per prolificare , da ancora oggi un risultato corrispondente alla sua specie .
Cosa verificabile , sperimentabile , razionalmente logica , cosa dialettica e dimostrabilissima da tutti .
E' una prova matematica da tutti comprensibile ! La bibbia , ritenuta da certi scienziati una favola per bambini, ancora non è stata smentita e senza dimostrazioni algebrighe e alambicchi , ci ha rivelato questa grande verità già 8000 anni fa circa quando fu scritta . Ora ci possono essere pure cardinali e preti che non ci credono, ma è questione di fede nella scienza che non hanno , oltre che fede nella Rivelazione .
La bibbia semplicemente i loro babettii da esseri deficenti, li ignora ,non li considera neppure , tanto sono ambigue e furvianti le premesse , spesso è solo gente che non vuole capire .
Il libro della genesi ci fa capire che la comparsa dell 'uomo sulla terra,l'ultima delle opere di Dio, non va oltre gli ottomila anni ,mentre geologi e paleontologi fino a ieri,mentendo e falsificando dati scientifici spudoratamente, si affannavano a inventare nuove teorie e nuovi inganni avvalendosi di dati storici per supportare l'evoluzionismo filosofico e scientifico avvalorato poi dalla mummificata teoria darwiniana dell 'evoluzione delle specie . Una teoria che si basa sulla legge del più forte,la legge della giungla poi attuata nell'ambito politico,democratico ed economico- finanziario dalla cultura dell'ottocento e novecento, sia di destra che di sinistra, fino a condizionare pesantemente col modernismo gli ultimi 50 anni la stessa dottrina cattolica con il progressismo del concilio vaticano II.
La genesi ,anzi tutta la bibbia, ci dice con certezza che Dio creò ogni specie dalla loro stessa specie ,"ognuno secondo la sua specie" ,e non saltando da una specie all'altra come disse uno di loro quando affermò "natura non fecit saltus " . Costoro oramai si credettero in dovere di fare fare tutti i salti che vollero alla natura, non solo saltando da una era geologica all'altra con uno scarto di errore di decine di millenni ,ma facendo rabbrividire ogni logica umana nelle loro dimostrazioni pur di giustificare molte evidenti menzogne e incongruenze scientifiche . E' chiaro che per tutte le altre specie Dio abbia potuto aspettare ere geologiche che a noi sono ignote,come ci è ignota la nascita dell' universo in senso scientifico, ma la creazione dell’ uomo è abbastanza recente ... di pochi millenni fa !!! La genesi,anzi Dio, vuole darci la certezza che l'uomo discende dall 'uomo e non discende da un altro animale o da un’ altra specie,pur appartenendo tutti alla terra e siamo composti della medesima sostanza,il fango. Un libro in particolare ci riporta il racconto della creazione in cui il redattore,colui che ha fatto il copia incolla di precedenti racconti tramandati, prima oralmente per vari millenni e poi messi per iscritto, è stato certamente Mosè a cui Dio ordinò espressamente di scrivere come risulta nel libro nell’Esodo . Infatti noi sappiamo con certezza che le prime forme di scrittura e di trasmissione del pensiero umano in una forma sufficiente sono datate intorno al 3000 a.C. e proprio in medio oriente dove nasce il Tigri e l' Eufrate ....
Noi sappiamo con certezza oggi che l'ebraico ha usato l' alfabeto ieratico che era la lingua dell' elite sacerdotale alla corte dei Faraoni in Egitto. Questo alfabeto rivoluzionario rispetto alla scrittura pittorica dei geroglifici, usati per il popolo, legava a un segno un suono gutturale della voce e permetteva una velocità di comunicazione e di espressione praticamente infinita . Con i segni dello ieratico, le sue lettere , Mosè usò i suoni labiali e gutturali della lingua ebraica dei semiti a questi segni . Fu come l'invenzione della stampa o di internet oggi e la scrittura digitale trasmessa dai bit dei nostri computer per comunicare velocemente ,una rivoluzionaria forma di nuova espressione . Mosè, il racconto biblico ,ci dice che divenne figlio della figlia del Faraone d'Egitto che lo adottò (Esodo 2) . In pratica egli fu un Principe tra i principi alla corte del Faraone e aveva accesso alla cultura segreta e ristretta dei saggi del medio oriente ,coloro che coltivavano l'astrologia ,la matematica ,le lettere e conoscevano i segreti della natura formando una scelta classe presso la corte del Faraone . Questi furono capaci di riprodurre gli stessi miracoli di Mosè che dovevano servire a dimostrare al Faraone che era mandato da Dio a liberare il suo popolo .Egli fu ammesso necessariamente alla conoscenza della lingua e dei segreti della casta sacerdotale nei suoi studi da infante e principe . . Uno di questi privilegi era proprio la conoscenza delle origini della terra ,dell'universo e dell 'uomo. Il racconto della creazione fu trasmesso per millenni solo oralmente e non sappiamo in quale lingua originale perché ci volle molto tempo prima che l'uomo sviluppasse una forma di trasmissione del pensiero accettabile,pratica e sufficiente. Le prime a prendere nota di questi racconti furono le lingue arcaiche del medio oriente : dei sumeri, babilonesi ,hittiti che riportarono le leggende degli antichi sulle origini dell ‘uomo e loro antiche influenzandole con le loro concezioni antropomorfe e le loro teogonie .Anche i sacerdoti egiziani però avevano i loro racconti e le loro tradizioni orali che raccolsero e fissarono per iscritto. Ora Mosè che le conosceva benissimo queste fonti avendole non soltanto memorizzate ma anche studiate e conservate, nel riportarle nei suoi manoscritti, ci da due racconti della creazione cosi come sono descritti dal libro della genesi . Infatti in un manoscritto Dio è chiamato yahwèh mentre in un altro è chiamato elohim . La sua redazione ispirata è consistita nel dargli una forma logica e consequenziale, magari dimenticandosi di correggere in alcune espressioni di un manoscritto l'appellativo “Dio degli dei” ( el eloim ), lasciando questa espressione volontariamente per far capire chi era il Signore dei signori del cielo e della terra in un ambiente sempre tentato dalla tradizione idolatra ..
Inoltre Mosè scrisse quasi certamente la Genesi dopo che ebbe ricevuta la legge del Sinai per il popolo d’ Israele quindi fu necessario epurare e omettere dalla redazione tutta la numerosa discendenza che lui ebbe (Gen.5 ) dopo la morte di Eva, che ci è taciuta, e i nomi della discendenza femminile della sua stirpe per il semplice fatto che sarebbe apparsa agli occhi degli israeliti come un incesto la loro unione e non la necessità in ottemperanza all’ordine divino di riempire la terra ed espandersi su di essa . Anche il fatto che sia Caino, sia Abele e sia Set si unirono a sorelle , una sola , poteva apparire un grave peccato dopo la rivelazione della legge del Sinai e questo poteva far deviare il popolo . “I progenitori, essi stessi,avrebbero violato la legge !! “ Nell’ età della vita di Adamo inoltre si nasconde il segreto della durata della vita dell ‘uomo sulla terra . Mosè non ha fatto altro che interpretare,distinguere ,dare un senso compiuto ,fare redazione di questi manoscritti sacerdotali ,cercando un senso logico in un racconto che non finiva con la creazione ma continuava nel popolo ebraico fino a quando doveva venire un grande profeta mandato da Dio stesso al suo popolo a cui bisognava obbedire. Non c'è da meravigliarsi se anche in Egitto si tramandava una forma di monoteismo simile a quello ebraico reduce di una delle tradizioni orali e scritte delle origini . Infatti la storia recente ci dice che il Faraone Akhenaton ,passato nella storia egiziana come il Faraone eretico, intorno al 1300 a.C. contrappose un culto monoteista del dio Aton a quello politeista . Come ci arrivò questo imperatore e suo padre a insistere sul monoteismo ? Come poté combattere questa guerra culturale estenuante contro altri sacerdoti senza nessuna base scritta e redazionale delle tradizioni degli antichi ? Dove avrebbe concepito una simile eresia ? Senza avere a diposizioni dei manoscritti sulle origini della terra ,anzi senza basarsi su una sicura fonte che poi era la stessa da cui prese Mosè nei suoi studi e nella sua ispirazioni circa un Dio unico che aveva creato tutto l'Universo ? Da queste stesse tradizioni raccolte di libri antichi fissate nella lingua sacerdotale egizia , Mosè prese e ci riportò il racconto sui primi popoli e patriarchi , le loro gesta con nomi di famiglie e discendenti , di gruppi sociali di città e villaggi degli antichi,che noi grazie al redattori egizi e poi ebraici possiamo conoscere pure oggi.
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BIBBIA E CREAZIONE
Nel grande e teologico libro della Genesi,un libro che non ha pari per l'altezza dei contenuti teologici nella Rivelazione , si dice come sia nata la terra , il cielo e tutto l'universo e con quale schema essa procederà fino alla fine . Si parla anche degli esseri viventi che popolano la terra e si dice in particolare che ognuno fu creato secondo la sua specie, volendo significare che dal seme dell'albero di olive , verrà fuori solo un altro albero di olive , ci potranno essere incroci , ma il seme dell'albero di olive dara solo alberi di olive . ...
All'interno di queste specie ci sono poi razze , gruppi, e sottogruppi ,famiglie della stessa specie ,ma nel catalogarli ci si rifersisce alla propria specie.
Cosi per l 'uomo , dalla sua specie ancora oggi , una coppia femmina e maschio ,accoppiandosi per prolificare , da ancora oggi un risultato corrispondente alla sua specie .
Cosa verificabile , sperimentabile , razionalmente logica , cosa dialettica e dimostrabilissima da tutti .
E' una prova matematica da tutti comprensibile ! La bibbia , ritenuta da certi scienziati una favola per bambini, ancora non è stata smentita e senza dimostrazioni algebrighe e alambicchi , ci ha rivelato questa grande verità già 8000 anni fa circa quando fu scritta . Ora ci possono essere pure cardinali e preti che non ci credono, ma è questione di fede nella scienza che non hanno , oltre che fede nella Rivelazione .
La bibbia semplicemente i loro babettii da esseri deficenti, li ignora ,non li considera neppure , tanto sono ambigue e furvianti le premesse , spesso è solo gente che non vuole capire .
martedì 31 gennaio 2012
UN LEVITA
UN LEVITA
Tutta la storia del popolo ebreo è una lotta per la difesa di alcuni
valori fondamentali universali che Dio aveva affidato soltanto a loro
in una maniera così manifesta . In nessun altro popolo si
combatteva per la difesa dei valori naturali come nel popolo ebreo ,valori, sia ben chiaro, comuni a tutti gli atri popoli della terra !
Anche quando si trattava di difendere la razza e il sangue , dietro
questa difesa c'era la volontà di Dio di difendere nello stesso
tempo la legge e i valori che questo popolo incorporava e che,
quindi, solo difendendo la razza potevano essere difesi. I re di
Israele erano giudicati tutti in base alla fedeltà a questi
valori ; alla loro restaurazione tra il popolo ! Per questo si trovavano in quel posto .
I profeti d'
Israele svolsero innanzitutto una missione politica , magari avendo
alla base un' esperienza religiosa , ma svolsero un ruolo politico a
difesa della legge in maniera determinante, ricordando all' autorità
e al popolo il valore della legge che veniva continuamente
disatteso . Ricordiamo il più grande dei profeti Elia e il suo zelo
per la legge ; a quali azioni politiche eclattanti lo portò a fare Dio in
mezzo a Israele .
Uno dei tanti episodi del V. T. in cui gli israeliti ancora senza
un capo e senza guide , in cui si ammazzarono tra loro pur di difendere
dei valori ( l'onore di un uomo e la sua donna ), è l'episodio del
Levita nel libro dei giudici che riportiamo in questo vecchio
articolo di commento . Questo brano potrebbe insegnarci tante cose a noi
persone acculturate e oramai civili .
Dice il libro dei Giudici (cap.19-20) che , purtroppo , quando
ancora non c'era un re in Israele , ne succedevano di tutti colori
tra il popolo che era uscito da poco dall'Egitto ; come in questi
capitoli che solo a leggerli rattrista il cuore degli ipocriti per lo spirito
selvaggio e profondamente antievangelico degli israeliti . I commentatori cercano
di giustificarlo dicendo che erano ancora poco evoluti dalla
loro e nostra comune origine animalesca e che non avevano ancora
conosciuto il vangelo e quindi non potevano essere in nessun modo
buoni e rispettosi degli altri come invece avviene nel N.T e ai
nostri giorni con la civiltà occidentale . Qui si parla di gente
ignorante che per ogni cosa andavano a piangere
sempre da Lui mentre oggi , col vangelo alla mano , non ne abbiamo
più bisogno .
Ma la cosa che più ci meraviglia è come questi israeliti delle
undici tribù che vogliono vendicare la morte della concubina di uno
di loro contro la tribù di Beniamino , non fanno per niente la conta
dei morti . Per una donna concubina che muore gli israeliti
radunatisi in battaglia in un primo scontro, contro i loro fratelli
perdono ben22 mila uomini ! Il bello è che avevano agito in piena
regola in quanto avevano chiesto al Signore davanti al Santuario di
Betel se dovevano combattere e chi doveva schierarsi in prima
fila : "Giuda "! - Dopo la solenne batosta del campo di Israele da
parte di pochi Benianimiti , gli israeliti (quattrocentomila ) ,
tornano di nuovo a Betel per chiedere consiglio al Signore e questi
gli dice che bisogna continuare a dar battaglia anche contro una
tribù dei loro fratelli ! Cosi gli israeliti tornando a dar
battaglia lasciano sul terreno altre 17 mila vittime . Di nuovo
vanno a piangere davanti al Signore a Betel e questi
promette ,finalmente, che glieli consegnerà nelle loro mani . In
totale i Beniaminiti caduti in battaglia sono 25mila , con pericolo
di estinzione della tribù perchè nè scampano appena 600 che si
rifugiano alla roccia di Rimmon . Ora se facciamo la conta vediamo
che in tutto cadono in battaglia, per una donna, ben 22+17+25mila
uomini ; insomma intorno a 60mila uomini, sempre per una donna ! Io
mi domando , come mai il Signore non si è messo a contare , visto
che quei barbari non sapevano contare !!! Come ha fatto il
Padreterno a stare dietro alle vicissitudini di quei selvaggi e
spronarli anche a continuare ? Li ha assecondati e invitati a dare
battaglia e non a fregarsene per una povera e disgraziata donna ! Se
qualcuno volesse perdere la fede sulla mentalità di Dio , questa è
una buona pagina . Si può prendere la scusa dei numeri , dove certi
biblisti odierni sono maestri . Il fatto è che i numeri piccoli son
tutti ben azzeccati : 600 uomini appena di Beniamino
sopravvissuti ,400 vergini catturate , 200 mancanti all'appello .
Perchè debbo prendere per veri solo i numeri piccoli e ritenere
sbagliati i numeri grandi ? Per la mala fede di questi che oramai non ci capiscono più nulla ?
Perchè si parla addirittura di estinzione di una tribù ad opera del
massacro degli israeliti ? Quindi se son validi i numeri piccoli
debbono essere validi anche i grandi , non si scappa ! Se i
biblisti hanno poca fede , son cavoli loro,ma non lo facciano sapere
in giro quanto sono ignoranti ! Ma veniamo al nostro discorso . Noi
oggi leggiamo con piacere queste pagine e ci divertiamo pure a vedere
come Dio "giocava" con gli israeliti . Il fatto è che quei poveri
trogloditi , presero a cuore un fatto etico ! Erano disposti a dare
la vita per una questione etica più che per una povera donna, senza
voler trattare , senza voler mediare ! Senza consociativismi politici ! Pensate 400mila uomini
disposti a dare la vita per un fatto morale e di costume della loro
società ;allora sarà questa una cosa che dovra' pesare molto sul
cuore di Dio!!???? Se facciamo la conta , nella nostra Italia
civile , progredita e democratica , di tradizione cattolica e
percorsa da mille missionari del vangelo , troveremo un centinaio di
cristiani pronti a dare la vita per un motivo etico ? Noi abbiamo dei
grossi dubbi perchè noi siamo civili ed evangelizzati , abbiamo il vagelo !
Tutta la storia del popolo ebreo è una lotta per la difesa di alcuni
valori fondamentali universali che Dio aveva affidato soltanto a loro
in una maniera così manifesta . In nessun altro popolo si
combatteva per la difesa dei valori naturali come nel popolo ebreo ,valori, sia ben chiaro, comuni a tutti gli atri popoli della terra !
Anche quando si trattava di difendere la razza e il sangue , dietro
questa difesa c'era la volontà di Dio di difendere nello stesso
tempo la legge e i valori che questo popolo incorporava e che,
quindi, solo difendendo la razza potevano essere difesi. I re di
Israele erano giudicati tutti in base alla fedeltà a questi
valori ; alla loro restaurazione tra il popolo ! Per questo si trovavano in quel posto .
I profeti d'
Israele svolsero innanzitutto una missione politica , magari avendo
alla base un' esperienza religiosa , ma svolsero un ruolo politico a
difesa della legge in maniera determinante, ricordando all' autorità
e al popolo il valore della legge che veniva continuamente
disatteso . Ricordiamo il più grande dei profeti Elia e il suo zelo
per la legge ; a quali azioni politiche eclattanti lo portò a fare Dio in
mezzo a Israele .
Uno dei tanti episodi del V. T. in cui gli israeliti ancora senza
un capo e senza guide , in cui si ammazzarono tra loro pur di difendere
dei valori ( l'onore di un uomo e la sua donna ), è l'episodio del
Levita nel libro dei giudici che riportiamo in questo vecchio
articolo di commento . Questo brano potrebbe insegnarci tante cose a noi
persone acculturate e oramai civili .
Dice il libro dei Giudici (cap.19-20) che , purtroppo , quando
ancora non c'era un re in Israele , ne succedevano di tutti colori
tra il popolo che era uscito da poco dall'Egitto ; come in questi
capitoli che solo a leggerli rattrista il cuore degli ipocriti per lo spirito
selvaggio e profondamente antievangelico degli israeliti . I commentatori cercano
di giustificarlo dicendo che erano ancora poco evoluti dalla
loro e nostra comune origine animalesca e che non avevano ancora
conosciuto il vangelo e quindi non potevano essere in nessun modo
buoni e rispettosi degli altri come invece avviene nel N.T e ai
nostri giorni con la civiltà occidentale . Qui si parla di gente
ignorante che per ogni cosa andavano a piangere
sempre da Lui mentre oggi , col vangelo alla mano , non ne abbiamo
più bisogno .
Ma la cosa che più ci meraviglia è come questi israeliti delle
undici tribù che vogliono vendicare la morte della concubina di uno
di loro contro la tribù di Beniamino , non fanno per niente la conta
dei morti . Per una donna concubina che muore gli israeliti
radunatisi in battaglia in un primo scontro, contro i loro fratelli
perdono ben22 mila uomini ! Il bello è che avevano agito in piena
regola in quanto avevano chiesto al Signore davanti al Santuario di
Betel se dovevano combattere e chi doveva schierarsi in prima
fila : "Giuda "! - Dopo la solenne batosta del campo di Israele da
parte di pochi Benianimiti , gli israeliti (quattrocentomila ) ,
tornano di nuovo a Betel per chiedere consiglio al Signore e questi
gli dice che bisogna continuare a dar battaglia anche contro una
tribù dei loro fratelli ! Cosi gli israeliti tornando a dar
battaglia lasciano sul terreno altre 17 mila vittime . Di nuovo
vanno a piangere davanti al Signore a Betel e questi
promette ,finalmente, che glieli consegnerà nelle loro mani . In
totale i Beniaminiti caduti in battaglia sono 25mila , con pericolo
di estinzione della tribù perchè nè scampano appena 600 che si
rifugiano alla roccia di Rimmon . Ora se facciamo la conta vediamo
che in tutto cadono in battaglia, per una donna, ben 22+17+25mila
uomini ; insomma intorno a 60mila uomini, sempre per una donna ! Io
mi domando , come mai il Signore non si è messo a contare , visto
che quei barbari non sapevano contare !!! Come ha fatto il
Padreterno a stare dietro alle vicissitudini di quei selvaggi e
spronarli anche a continuare ? Li ha assecondati e invitati a dare
battaglia e non a fregarsene per una povera e disgraziata donna ! Se
qualcuno volesse perdere la fede sulla mentalità di Dio , questa è
una buona pagina . Si può prendere la scusa dei numeri , dove certi
biblisti odierni sono maestri . Il fatto è che i numeri piccoli son
tutti ben azzeccati : 600 uomini appena di Beniamino
sopravvissuti ,400 vergini catturate , 200 mancanti all'appello .
Perchè debbo prendere per veri solo i numeri piccoli e ritenere
sbagliati i numeri grandi ? Per la mala fede di questi che oramai non ci capiscono più nulla ?
Perchè si parla addirittura di estinzione di una tribù ad opera del
massacro degli israeliti ? Quindi se son validi i numeri piccoli
debbono essere validi anche i grandi , non si scappa ! Se i
biblisti hanno poca fede , son cavoli loro,ma non lo facciano sapere
in giro quanto sono ignoranti ! Ma veniamo al nostro discorso . Noi
oggi leggiamo con piacere queste pagine e ci divertiamo pure a vedere
come Dio "giocava" con gli israeliti . Il fatto è che quei poveri
trogloditi , presero a cuore un fatto etico ! Erano disposti a dare
la vita per una questione etica più che per una povera donna, senza
voler trattare , senza voler mediare ! Senza consociativismi politici ! Pensate 400mila uomini
disposti a dare la vita per un fatto morale e di costume della loro
società ;allora sarà questa una cosa che dovra' pesare molto sul
cuore di Dio!!???? Se facciamo la conta , nella nostra Italia
civile , progredita e democratica , di tradizione cattolica e
percorsa da mille missionari del vangelo , troveremo un centinaio di
cristiani pronti a dare la vita per un motivo etico ? Noi abbiamo dei
grossi dubbi perchè noi siamo civili ed evangelizzati , abbiamo il vagelo !
domenica 29 gennaio 2012
LA CHIESA E IL PROGRESSO DEI POPOLI
DALLA EVANGELIUM VITAE
DALLA EVANGELIUM VITAE
La libertà rinnega se stessa ,si autodistrugge e si dispone all'eliminazione dell'altro quando non riconosce più e non rispetta il suo costitutivo legame con la verità.
Ogni volta che la libertà volendo emanciparsi da qualsiasi tradizione e autorità,si chiude perfino alle evidenze primarie di una verità oggettiva e comune ,fondamento della vita personale e sociale , la persona finisce per assumere come unico e indiscutibile riferimento per le proprie scelte non più la verità sul bene e sul male , ma solo la sua soggettiva
e mutevole opinione o addirittura ,il suo egoistico interesse e il suo capriccio .
In questa concezione della libertà ,la convivenza sociale viene profondamente deformata .Se la promozione del proprio io è intesa in termini di autonomia assoluta ,inevitabilmente si giunge alla negazione dell'altro,sentito come un nemico da cui difendersi .
In questo modo la società diventa un unsieme di individui posti l'uno accanto all'altro ,ma senza legami reciproci :ciascuno vuole affermarsi indipendentemente dall'altro ,ma senza legami reciproci ,anzi vuole far prevalere i suoi interessi .
Tuttavia ,di fronte ad analoghi interessi dell'altro ,ci si deve arrendere
a cercare qualche forma di compromesso ,se si vuole che nella società sia garantito a ciascuno il massimo possibile di libertà possibile .
Viene meno così ogni riferimento a valori comuni e a una vita assoluta per tutti :la vita sociale si avventura nelle sabbie mobili di un relativismo totale .
Allora tutto è convenzionabile ,tutto è negoziabile : anche il primo dei diritti fondamentali ,quello alla vita .
E' quanto di fatto accade in ambito propriamente politico e statale :
l'originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte
-sia pure maggioritaria -della popolazione .E' l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato :il diritto cessa di essere tale ,perchè non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona ,ma viene assoggetato alla volontà del più forte .
In questo modo la democrazia ad onta delle sue regole , cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo.
Lo Stato non è più la casa comune dove tutti possono vivere secondo i diritti di uguaglianza sostanziale ,ma si trasforma in Stato tiranno ,
che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi ,dal bambino non acora nato al vecchio ,in nome di una utilità pubblica
che non è altro ,in realtà,che l'interesse di alcuni.
Messia - Re
Il MESSIA RE
La missione di Cristo sulla
terra puo essere vista sotto un duplice
aspetto , perche’ aveva ed ha una duplice funzione .
La prima missione e’ quella di salvare il suo popolo
dai peccati e dal peccato di Adamo , secondo le scritture , quindi compiere
l’espiazione che figurativamente era demandata agli antichi sacrifici che nulla
potevano veramente contro il peccato
. A questa missione , poi , bisogna
aggiungere la missione di evangelizzazione e di conoscenza che Cristo fa del
Padre in mezzo al suo popolo Israele e
in mezzo a tutte le genti .
Cristo ci ha insegnato non solo ad amare e conoscere il Padre , ma ha compiuto l’espiazione dei peccati che
solo lui poteva compiere . Chi conosce
Dio e agisce secondo verita’ non pecca e chi ha peccato , viene
perdonato ed il suo peccato viene espiato
da Cristo che ha pagato al posto suo .
Ora Cristo non poteva
svolgere questa missione di salvezza e di espiazione del peccato mostrandosi come vero re di Israele e del
mondo , quale era di fatto . La creazione intera con tutti gli esseri e’ stata
consegnata dal Padre al Messia
Re affinche’ mediante il Figlio visibile agli esseri , venga glorificato il
Padre invisibile .
La missione universale e
cosmica di Cristo non poteva e non puo’ apparire sulla croce , dove lui ha
espiato il peccato una volta e per
sempre , ne’ poteva apparire evidente senza essere confusa come di fatto
avvenne . Come puo’ un re offrire l’altra
guancia ? Esiste anche un delitto di lesa maesta’ che bisognava far osservare .
Quindi il Padre in Cristo ha mostrato tutta la
sua magnanimita’ e il suo amore che gia ha mostrato , quando Adamo, dopo il
peccato , non e’ stato eliminato ma gli e’ stata promessa la redenzione .
Il potere regale di Cristo
quindi era nascosto e bisognava nasconderlo temporaneamente altrimenti
non era possibile salvare
alcuno uomo ne’ Adamo .
Come e’ possibile salvare dei
peccatori che offendono
continuamente Dio e meritano dal punto
di vista legale solo la morte ? Come
non decretare lo sterminio di un popolo che
usa come schiavi i suoi fratelli e
usa i campi di concentramento contro
i suoi nemici ?
Come poteva il Messia Re
sopportare la schiavitu’ della
terra d’Israele , l’occupazione pagana e
la schiavitu’ dei suoi , senza intervenire con atti politici e regali , cioe’
con il suo potere politico ?
Ma questo potere regale e quindi politico , poi, perche’ non
avrebbe dovuto rivolgerlo per prima contro le guide cieche di Israele e suoi
ministri e rappresentanti quasi tutti corrotti ? Come poteva colpire i peccati
dei pagani e chiudere un occhio sui peccati dei suoi ?
Ma se Cristo si dava a svolgere la missione del Messia Re , avrebbe
dovuto abbandonare del tutto quella di Salvatore , perché i sacrifici di
animali non avevano , in effetti, alcun valore davanti a Dio e percio’ non si
sarebbe salvato piu’ nessuno .
Ecco che il Messia Re sceglie di salvare e salire sul Golgota
perche’ il peccato e’ veramente alla radice
di tutto il male nei suoi vari livelli
esistenti nell’universo , percio’ il suo
potere regale e’ solo rinviato , proprio per evitare che sia confusa la volonta’ del Padre di salvare veramente la
creazione .
E allora se il Messia Re posticipa il suo potere regale e si rifiuta
di applicare lui stesso la legge di Dio
data a Mose’ , compito di chi
abbia un potere regale e politico , a chi tocca applicarla ?
Nel Vecchio Testamento il Re
Davide e tutti i suoi discendenti ce ne offrono un esempio perche’ la promessa
riguardava non solo Davide, che era il modello , ma anche la sua discendenza in
eterno .
Ora sulla Terra Dio ha voluto
che ci fossero due poteri al suo servizio
prima del suo ritorno in cui i due saranno unificati in Lui ; il primo è
il potere primario e spirituale della
Chiesa che ha il compito di salvare dai
peccati e annunciare il vangelo di verita' e il secondo potere
è quello temporale e politico che consiste nella ricerca e
salvaguardia della legge naturale o del
bene comune tra gli uomini attraverso le
varie epoche storiche col potere regale di Davide o che Dio diede a Mose’ per l’osservanza della
legge .
IL CRISTIANO E LA POLITICA
IL CRISTIANO E LA
POLITICA
IL CRISTIANO che intende orientarsi per capire l'azione della
sfera politica parte dall 'idea che Dio è il creatore di tutto l'universo ed è
il senso di tutto ciò che esiste nei cieli,sulla terra e sotto terra,ma essendo
uno spirito infinito non può essere immediatamente riconoscibile e venerato
dagli esseri creati se non attraverso suo figlio Gesù Cristo,Re e Signore
dell'universo,Immagine del Padre, il quale è allo stesso tempo Salvatore del
mondo dal peccato, ovvero dalla disobbedienza degli esseri a Dio a causa della
loro libertà . Questo in ossequio al primo di tutti i comandamenti che
insegna all'uomo la realtà e il senso di tutto l'esistente visibile e
invisibile .
Il cristiano per orientarsi nella sfera politica, quindi ,si
ispira alla storia sacra e ha due strade davanti,una che abbraccia tutta la
storia dell' uomo accertata e una che si rivolge quasi esclusivamente al
vangelo come modello di comunità orientata al bene comune . La prima strada che
guarda a tutta la Storia
Sacra , vede questa storia camminare come una spirale che gira
attorno a un asse portante che è quello della Legge Naturale espressa
attraverso i comandamenti rivelati sul Sinai . Al cristiano non interessa tanto
la storia del progresso scientifico e tecnologico che è stato raggiunto
per gradi dall’umanità quanto il sistema di vita dei popoli .
All'inizio della storia c'erano piccoli gruppi familiari
che regolavano i loro rapporti di vita comune basati sulla sapienza dei
capostipiti,ma quando divennero numerosi, si formarono popoli e
imperi e fu necessaria la pubblicazione di codici di condotta, di norme
comuni pubblicati di fronte ai quali non era possibile emendarsi . Così
avvenne per il popolo eletto,quello ebraico, che da tribù familiare divenne una
nazione dove non era più possibile basarsi nella sfera politica sulla potestà
dei capostipiti o pater familias. Essa si basava sia nei
pagani (naturale ) e sia negli ebrei (rivelata ) su leggi oggettive
universali ricavate dalla semplice interrogazione della
ragione .
Questa stessa legge rivelata o naturale indicava
loro chi erano gli interpreti e chi doveva amministrare la giustizia e quale
era il fine stesso della politica . Essa si basava sia nei pagani e sia negli
ebrei (rivelata ) su un principio comune espresso
in una forma molto semplice ed essenziale o arcaico con la legge
detta del " taglione ",dove la giustizia veniva amministrata in
misura del danno provocato al simile . Una giustizia basata sul prezzo
giusto da pagare in cui la pedagogia era la sentenza stessa e non una cosa a
parte trasformandola o alleviando una sentenza ,magari
annullandola . A tanto si puniva con tanto e poteva essere una giustizia molto
approssimativa,ma era sempre oggettiva ; era sempre qualcosa
valido per tutti. Al contrario della giustizia odierna dove
darwinianamente il più forte vince sempre e determina tutte le leggi secondo
gli interessi dei gruppi di potere più combattivi, dove il popolo delegherebbe
con contratti (truffa ) delle persone a scrivere delle leggi e applicarle
spesso nascondendosi sotto le spoglie di una maggioranza o volontà
popolare........, Ma gli antichi nelle loro forme originarie di codici
,basandosi sulla semplice legge di natura , erano oggettivi
rispetto alla giustizia da praticare,infischiandosene del volere delle
maggioranze o minoranze o altri gruppi di potere : a tanto danno corrispondeva
tanto da pagare, maggioranza o non maggioranza, secondo un principio molto
semplice da applicare alla portata di tutti,non mai di vendetta ! Sia ben
chiaro la legge del taglione che non è una legge di vendetta ma di
giustizia ,è una legge divina espressa in codici e leggi particolari
!!!!
Il cristiano che si orienta nella politica allora si basa allora
su dei principi generali sempre validi per tutti nella ricerca del bene comune
e questi principi sono la legge naturale e non il principio della carità
evangelica basata sul reciproco amore e si propone ben altri obbiettivi
come quello di far raggiungere ai fedeli la salvezza eterna nell 'imitazione
della vita umana di Gesù Cristo . Infatti quando il cristiano si propone
l'attuazione del vangelo in una comunità di fede,non mira più al bene
comune basato sulla giustizia naturale ma osserva dei principi evangelici
basati sul perdono e la carità individuale, al di là della giustizia umana o
divina da amministrare ai simili a livello pubblico e oggettivo. Il vangelo
infatti non può essere preso a norma dei codici civili perchè esso si basa
sulla volontarietà dei singoli ,non sempre disponibili ad attuarlo e a viverlo.
A questo punto abbiamo due orizzonti davanti per il cristiano
che si interessa della cosa pubblica inserito in una società civile: la legge
del vangelo o la legge del decalogo o naturale . Se un cristiano è
impegnato sul piano pubblico non ha altra scelta che la legge naturale ,mentre
a livello privato ,resta sempre il vangelo il mezzo di salvezza e di imitazione
del Maestro. Ci sarebbe da fare poi il discorso sull' attuazione del Regno di
giustizia su questa terra ,ma questo è intimamente legato alla legge naturale
da attuare ed è un obbiettivo futuro riguardante più la teologia della storia,
cioè al senso da dare alla storia umana sulla terra .
c.r.
Democrazia o Cattolicesimo ?
Democrazia o Cattolicesimo ? Si crede comunemente che essere cattolici implica
contemporaneamente avere un ‘ indole e un identità
democratica , nel senso che deve essere una peculiarità cristiana rispettare le
varie idee della politica presenti nel corpo sociale mettendosi a confronto ;
mediando e collaborando con le parti che formano l’area democratica e i vari
interessi in campo sociale ,con le lobby che vi operano in seno al corpo
sociale .E’ la gloriosa storia dei cattolici europei di questi ultimi decenni
presenti nelle regioni europee , ispirati in questo da
una dottrina di nuova concezione dalla gerarchia ecclesiale legata molto a
discorsi umanistici e spesso immanentistici molto
influenzati dai “ sacrosanti “ principi della rivoluzione francese . I
risultati di quella che potremmo definire “ una sistematica apostasia “ sono sotto gli occhi di tutti e non sembrano affatto positivi
da tutti i punti di vista . Apostasia , s’intende ,
dal precedente spirito e dalla precedente dottrina cattolica , apostolica ,
romana , perseguita non nell’arco di pochi decenni , ma in secoli di militanza
e di unità dottrinale .- Con questo non si vuole mettere in discussione nessun
primato e nessuna infallibilità ,sia chiaro , perché siamo convinti che il “non
prevarranno ” si riferisce alla storia totale della Chiesa, all'istituzione
petrina e non a piccole pieghe della storia dove ha
pervaso più la miseria degli uomini che la fede in Dio . E’ fino alla fine del
mondo che non prevarranno , ma nel tragitto ci possono
essere tante sconfitte momentanee e alcune battaglie perse con molti dolori e
anche tradimenti per la Chiesa , infatti Cristo accolse Pietro anche
dopo essere stato tradito da lui e non gli ritirò mai le sue promesse .Qui
non si tratta di criticare i nuovi modelli liturgici e farne un problema
ecclesiale e invocare uno scisma solo per quello , ma
si tratta di differenti, anzi opposti modi di porsi di fronte al mondo e di
affrontare i problemi e non solo quelli ecclesiali . Si tratta di saldare la
legge naturale e la fede ; la morale evangelica che è
un optional rivolto a tutti con la morale naturale che non è un optional , ma
un obbligo e un impegno necessario per chi ha il potere , sempre rivolto a
tutti . Perché il problema è sempre sorto quando si è voluto prendere la morale
evangelica e sostituirla con quella naturale nel corpo dello stato e della
società civile senza distinguere tra utopia religiosa e giustizia naturale . Magari facendo un fifty fifty tra le due morali nel campo
sociale.A nostro parere , nella fondamentale dottrina
cattolica , non c’è un grammo di idee che possano ispirare il cristiano a una
concezione democratica della vita , sia della cultura e sia della politica
.Possiamo renderci conto di questa diversa impostazione e spirito con un
piccolo esempio storico all’interno del mondo cattolico rivolgendo lo sguardo
alla storia del francescanesimo anch’esso attraversato da utopisti e da gente
che sapeva separare i due piani della morale .Cos’era
sul piano politico religioso e cos’è diventato oggi il
francescanesimo ? I francescani hanno contrastato e combattuto l’islam in
tutti i campi . Hanno predicato le crociate coi loro
più fiorenti santi e predicatori , hanno raccolto fondi per i combattenti
contro i catari , gli albigesi , l’islam , i turchi,
e hanno indetto appositi concili coi loro papi per organizzare le crociate
. San Giovanni da Capestrano che comanda l’ala
sinistra dei crociati col saio contro i turchi a Belgrado (21 luglio1456) . San
Giacomo della Marca che condusse la lotta contro gli Ussiti e predicò le
crociate ; il beato Raimondo Lullo che chiede al papa la riunificazione degli Ordini
cavallereschi per essere piu efficaci contro l’islam
. San Marco D’Aviano che salva Vienna dai Turchi e
chiede al re polacco di inseguire i turchi per tutti i balcani senza essere ascoltato .
Senza contare quei fior di santi e di teologi che si
distinsero come integerrimi inquisitori . Questa storia con fior di santi e di
martiri va in una sola direzione fino al secolo scorso , anzi fino a 60 anni fa
. Cos’è diventato invece san Francesco oggi ? Un
ambientalista , un pacifista ad oltranza , senza se e
senza ma ,una zecca sociale o un panteista figlio dei fiori mezzo tondo che
parla con gli uccelli ;"un apostolo del dialogo" eclettico e sincretista, mentre ci viene nascosto il san Francesco che
appoggia i crociati e li anima ; l’ex laico che svolgeva la sua missione nella
cavalleria e combatteva nelle contrade italiane per l’affermazione della
giustizia e la difesa dei deboli e non per questo era considerato un peccatore
.Quello che dice al Saladino : “ se il tuo occhio ti è
di scandalo : cavalo ! “ , riferendosi alla loro
presenza che bisognava estirpare dal sepolcro di Cristo ! E le crociate non furono fatte solo per liberare il sepolcro
di Cristo come quella a Damietta in Egtto.Il popolo è stato drogato e queste contraddizioni non
sono note a tutti e alla gran massa dei fedeli , mentre
dovrebbero essere ben note a chiunque abbia avuto a che fare con la storia della
Chiesa e ha " le mani nella pasta". Chiunque è a conoscenza un po’ della
Tradizione e non è affetto da meaculpismo.Come
dovrebbe essere ben noto il tenore di certi documenti pontifici di una volta e
il tenore di certi documenti odierni ispirati più che altro da un piccolo
gruppo di teologi detti “ progressisti “che magari in un tempo precedente a
questo avrebbero avuto vita molto difficile . Molti
documenti dei quali alcuni ispirati al dialogo e all'accoglienza di
presupposte verità che potrebbero esserci in altre religioni e sistemi
ideologici , invitanti a superare l’attuale
“empasse”.Il cattolico sa, tuttavia, che miriadi di
angeli sono stati creati da Dio come esseri liberi ma che con un solo
atto di volontà e di fede contraria , furono condannati allo "stagno ardente "
moltitudini di loro .Sono esseri personali pure quelli e furono amati da Dio anche più di noi ! Il cristiano sa che
nel Regno dei Cieli c'è una e un' unica volontà
esistente , attorno alla quale si crea la comunione dei santi e non ci potrà
essere la benchè minima volontà contraria della benchè minima sua creatura che spaccherebbe la comunione
subito .Il cristiano sa che quando un giorno si presenterà davanti al Giudice
Eterno e al Padre Nostro , non potrà presentare nessun
piano personale di salvezza , nè alcuna nuova morale
più comprensiva e non potrà battersi per nessun pluralismo , nè per far ascoltare la voce " arricchente " di tutti ,
tanto meno quella dei "deboli e dei poveri" , perchè
non si potrà essere più buoni di Dio e più santi di Lui ,ma dovrà invocare solo
misericordia. Quaggiù invece è considerata grande
virtù politica quando il cristiano si batte perchè
tutti abbiano voce in capitolo , quando tutti possano esprimere le loro idee
contrarie perchè ogni idea , anche la più bizzarra e
criminogena , possa emergere nel dibattito e farsi
conoscere . Anzi il cristiano politico virtuoso è quello che è il garante della
democrazia , dove ognuno esprime le sue piccole verità
, perchè noi tutti siamo piccole scintille di verità
secondo una dottrina umanista ben nota . La verità così verrebbe fuori dalla tesi e dall'antitesi che darebbero luogo insieme
ad una sintesi ; mettendo insieme democraticamente le scintille .La sintesi poi
porterebbe i contenuti dell'uno e dell'altro secondo i casi e le
circostanze , le qualità dell'uno e dell'altro , cosi
che il buono sarebbe anche cattivo e solo con questa sfumatura di caratterisitiche potrebbe esserci la verità quaggiù . Non
esiste più principio di identità e la verità si esprime
nel suo contrario secondo i casi .La verità è logica e razionale e non esistono
doppie verità nel creato ! Si presuppone allora che
Dio è Sommo Bene ma è una sintesi del bene e del male esistente
nell'universo , cosi come la stessa verità nasce dalla
mescolanza tra il bene e il male in perpetua lotta .Dio sarà emerso dal caos
dell'universo , dopo infinite lotte nella materia
?? L'unica grande verità sarebbe questa lotta incessante tra il bene e il male ,
dove tutto è il contrario di tutto , cosi da raggiungere sempre nuove sintesi ,
sempre nuove evoluzioni .Non esiste solo la verità ,
non esiste solo il bene , non esiste solo la luce , ma questa se c'è, viene
fuori da una lotta incessante con le tenebre ! In sintesi nascondono questa
vecchia dottrina questi nuovi cattolici ; l’accetazione a meta’ sul piano
politico della legge naturale tentando una commistione appiccicaticcia con la
legge evangelica .Eppure questi modelli di uomini
propostici oggi ,nessuno ancora beatificato in verità , non li abbiamo mai
visti proposti nella storia della Chiesa , anzi abbiamo nei santi dei modelli di
fondamentalismo e di intransigenza come se ne vedono
ben pochi in giro di questi tempi .Sarà cambiata la dottrina della Chiesa ? Noi crediamo che ciò sia impossibile
! Cristo è morto per non obbedire a satana ! Abbiamo visto nella storia
dei nostri giorni che un popolo opportunamente manipolato
, indottrinato dalle ideologie , ingannato , democraticamente può fare
delle scelte pazze e negare qualsiasi verità portandosi all'autodistruzione .
Può negare i valori fondamentali della vita con serena tranquillità e
combatterli . Bisogna dire piuttosto oggi che il
cattolico che si crede democratico è colui che
favorisce il relativismo , che nega che ci siano verità incontestabili , è colui
che spesso nega la legge naturale sul piano sociale in nome del vangelo . E’
l’anarchico per eccellenza che non crede a una legge
universale valida per tutti ma solo per i cattolici ! Il cattolico moderato ed
evangelico oggi è il sottile nemico che favorisce l'opportunismo col dialogo
tra le parti , che cerca la mediazione tra le differenti verità , che vuole
condurci a una pace , che non è altro se non opportunismo politico e
convivenza dei molti egoismi presenti nel corpo sociale .Egli ha un bel motto
e ci dice all’orecchio : "vivi la tua fede e rispetta chi fede non ha " . Una
massima che è la sintesi di tutto il suo credo e di tutto il suo vangelo . Sennonché bisogna sempre rispettare come persone a livello
individuale anche il nemico più acerrimo , anzi bisogna
porgere l'altra guancia , ma mai rispettare le sue idee e le sue verità se è
una verità razionale , ci dice il vangelo .Ma se una legge è universale e non
è un optional , allora cosa debbo rispettare ?Bisogna
far progredire l’anarchia sociale , cioè il rispetto dell’altro che
distrugge il bene comune ? Nella concretezza della
politica e delle scelte quotidiane questo significa che non posso venire a patti
con nessuno nella difesa dei valori e non posso fare scelte secondo il male
minore pur di vivere in pace . Ma di che pace si
tratterebbe poi ? Quella che ci assicura il potere
comunque la pensiamo ? Non si tratta in democrazia di
dare il voto a una persona e sceglierla per la nostra
rappresentanza , ma si tratta soprattutto di fare scelte di valore, scelte
etiche ! La democrazia è quindi il regno del relativismo morale , dove sui principi si tratta e si media in continuazione ,
dove non esiste verità data . Il potere invece sta a
servizio della verità e la difende con la spada , ma questo è assolutamente
impossibile in qualsiasi democrazia perchè
significherebbe rinnegare il principio stesso del potere democratico . Ripeto non si tratta di votare semplicemente dei candidati.
Il cattolico dovrebbe sapere che i suoi valori fondamentali
, naturali e non di fede , sono già universali e quindi sono contenuti
in tutte le realtà e non deve mai elemosinarli a nessuno, nè può venire a svendite pacificatrici perchè rinuncerebbe alla sua stessa identità . Questi
valori poi non sono un optional perchè sono universali
e appartengono a tutti , anche ai suoi nemici . “ Sia il vostro parlare : si , si , no , no “ . Non sono soggetti al voto e alla
propaganda ovvero alla corruzione ! Democrazia quindi
è sinonimo di libertà morale , di autonomia morale , di
libertà sessuale ,di relativismo etico , di eclettismo filosofico , tutte cose
che l’uomo normale e il cristiano dovrebbero avere in odio perchè il peccato di Adamo consistette soprattutto in una
richiesta di libertà e di arbitrio , di autonomia democratica nei confronti di
Do , la stessa libertà richiesta da molti cristiani in nome del vangelo .La
stessa che chiedevano i sanculotti quando hanno
demolito l’ancien regime e nei loro simboli mettevano la legge di Mose’ e il triregno sotto i piedi della dea Ragione . Mai
visto un Cristo dei vangeli che si distingue nella difesa dei valori
dell'altro , mai visto un Cristo trattare sui principi
, mai visto rispettare "le esigenze dell’ altro ", sì , abbiamo visto
l'accoglienza di qualsiasi peccatore , mai pero' un
cedimento o un addolcimento delle sue idee per venire incontro ai samaritani o
ai farisei nei confronti della legge . Gli ha negato anche la possibilità di
rimandare via la propria moglie come trovavano giustificazione nelle stesse
scritture ! Mai visto un Cristo rispettare la coscienza dell'altro e
rinunciare alla sua verità , coscienza dell'altro che
è libera e va rispettata fin quando rimane a livello individuale come risposta
alla grazia e non alla legge naturale . La natura è oggettiva , visibile a
tutti , non può essere rinnegata perchè non è un’
opinione che abbiamo dentro di noi perchè si fonda su
valori eterni . La grazia invece può essere rifiutata e non stiamo a dire qui i motivi perchè può
avvenire questo , perchè non c'entra col nostro
discorso . Insomma Cristo è venuto a proporci la salvezza senza la quale c'è
solo una legge di condanna pronta per tutti indistintamente ; e' venuto a
proporci la stoltezza della croce che è obbedienza al Padre e non è venuto a
insegnarci nessuna verità democratica !!! Nessuno rinnegamento della legge
naturale ! E diciamo queste cose sapendo che il vangelo al discepolo chiede il
distacco dai beni terreni , dall'uso naturale delle cose ; l'uguaglianza ,
l'obbedienza cieca , ma guai a proporre queste cose sul piano politico e
sociale come bene comune al posto della legge naturale ! Sul piano politico e
naturale la legge naturale si basa sul principio giusto di scambio : "occhio per occhio" , un principio dettato da Dio a Mose' non per vendetta ma per giustizia !!!!! Quindi la
legge naturale è contro il furto e per la difesa armata della proprietà
personale !Allora il pulpito non dovrebbe invitare tutti al regime comunista
soltanto, come il più giusto e più equo ; per
coerenza dovrebbe invitare tutti anche alla castità come i discepoli del regno
, alla verginità in vista del Regno , ma non lo fa perchè capisice che li ci troviamo
in un altro ordine di valori che non riguardano la vita naturale e sociale
degli uomini .Non riguardano la politica , ma la
salvezza di chi opta per esso. Lo stato instaura la giustizia della legge e non
il vangelo ! E’ questo il regno di Dio sulla terra , quando trionfa la sua legge nelle istituzioni ! Ora se la
coscienza è libera sul piano individuale , non può mai essere libera sul piano
sociale , perchè se la comunione esiste anche in
questo mondo , allora essa si esprime solo se è adesione a dei valori eterni
visibili a tutti gli uomini , perciò esiste una comunione esteriore fatta dalla
legge . Per le scritture e per Agostino questa legge nel V.T. era la Sapienza
stessa sotto c’era Cristo stesso .L’interiorizzazzione
dei valori non riguarda specificamente lo Stato .La
comunione e la pace quindi si potrà avere sulla terra solo se tutti i popoli
aderiranno a dei valori eterni che ogni uomo porta
dentro e questa comunione si potrà avere anche a costo di terribili guerre per
realizzare questa comunione sul piano politico , cosi come ci sono stati milioni
di morti in nome della democrazia e dell’anarchia .Tutti gli uomini sono uguali
davanti a Dio e tutti hanno una dignità la quale pero può essere perduta sia sul piano sociale e sia sul piano ontologico
col peccato e abbiamo visto cosa è successo quando moltitudini di uomini si
sono voluti dare l'uguaglianza sul piano sociale anziché la giustizia naturale
. Infatti l’uguaglianza è un valore evangelico , un
optional che non interessa allo Stato . Hanno avuto l'inferno sulla terra perchè l’ uguaglianza non significa
giustizia , perché l’uguaglianza va vissuta solo in una prospettiva escatologica
. Ecco che la Chiesa ha spesso confuso i due piani
proprio come facevano certi fraticelli spirituali nel medio evo. Per
tutte queste cose noi chiediamo un nuovo Concilio che ristabilisca e riconfermi la verità su Dio e sull'uomo , una
verita che è stata vilipesa e tradita di nuovo dalle
false interpretazioni e dalle deviazioni . Una verità che è stata tradita in
nome di una teologia umanistica e spesso immanentistica che ha fatto l’occhiolino al nemico .
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IL fine ultimo della politica è solo il bene comune , cosi il fine della destra ,la quale è quella forza che cerca sempre di fare un ragionamento giusto all'interno del conglomerato sociale e se ne discosta qualora il suo ragionamento non sia piu giusto ....
E come cerca di farlo sto discorso giusto ?
Appellandosi a dei valori etici generali indiscutibili per nessuno che stanno al di sopra dell'uomo .....che non sono affatto basati sull'iniquo ugualitarismo livellatore ...ma sulla giustizia sociale . Cio che è attinente alla giustizia sociale è tutto il campo dove la destra spazia . Poi esiste una giustizia personale attinente a un discorso piu religioso,ma non è il campo della politica ...
Mentre la sinistra si rifà a opinioni culturali ,analisi economiche piu o meno giuste di questo o quel pingo pallino che abbia notato una diacronia sociale , perde però di vista sempre sia l'etica e sia il fine del bene comune come conseguenza ,non avendo valori definiti a cui apppellarsi ,ma soltanto dei fini indefiniti e ipotetici ; ideali dove tutte le mucche sono sempre rosse,anzi il fine ultimo diventa criticare ,disrtruggere qualsiasi potere che si oppone al raggiungimento del propio potere. La destra ha la stella polare del diritto naturale con la quale si dirige nelle sue scelte . Tempeste magnetiche oppure un lungo inverno di nubi possono oscurare la visone del cielo ,ma alla fine , basta uno sprazzo di cielo aperto,o una nottata di cielo limpido ,che la destra riconosce la sua meta e subito sa dove dirigere la nave .
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IL fine ultimo della politica è solo il bene comune , cosi il fine della destra ,la quale è quella forza che cerca sempre di fare un ragionamento giusto all'interno del conglomerato sociale e se ne discosta qualora il suo ragionamento non sia piu giusto ....
E come cerca di farlo sto discorso giusto ?
Appellandosi a dei valori etici generali indiscutibili per nessuno che stanno al di sopra dell'uomo .....che non sono affatto basati sull'iniquo ugualitarismo livellatore ...ma sulla giustizia sociale . Cio che è attinente alla giustizia sociale è tutto il campo dove la destra spazia . Poi esiste una giustizia personale attinente a un discorso piu religioso,ma non è il campo della politica ...
Mentre la sinistra si rifà a opinioni culturali ,analisi economiche piu o meno giuste di questo o quel pingo pallino che abbia notato una diacronia sociale , perde però di vista sempre sia l'etica e sia il fine del bene comune come conseguenza ,non avendo valori definiti a cui apppellarsi ,ma soltanto dei fini indefiniti e ipotetici ; ideali dove tutte le mucche sono sempre rosse,anzi il fine ultimo diventa criticare ,disrtruggere qualsiasi potere che si oppone al raggiungimento del propio potere. La destra ha la stella polare del diritto naturale con la quale si dirige nelle sue scelte . Tempeste magnetiche oppure un lungo inverno di nubi possono oscurare la visone del cielo ,ma alla fine , basta uno sprazzo di cielo aperto,o una nottata di cielo limpido ,che la destra riconosce la sua meta e subito sa dove dirigere la nave .
CIVILTA'
un professore andò in mezzo agli aborigeni per capire la loro cultura e fare un
sunto delle loro tradizioni e identità perché non andassero disperse - trovò una maestra della loro razza e
gli chiese di raccontare tutte le storie e le reminescenze orali della sua
stirpe e del suo popolo per tramandarli ai posteri in modo che non andasse
perso nulla . Questa incominciò dicendo che il nonno era tagliatore di teste -
aveva una collezione di teste di nemici esposta , ma era molto buono perchè
durante le infinite guerre tribali c'erano dei nemici che uccidevano gli
avversari , poi ne arrostivano la carne e la mangiavano .
Il cuore e il sangue aun professore andò in mezzo agli aborigeni per capire la loro cultura e fare un
sunto delle loro tradizioni e identità perché non andassero disperse - trovò una maestra della loro razza e
gli chiese di raccontare tutte le storie e le reminescenze orali della sua
stirpe e del suo popolo per tramandarli ai posteri in modo che non andasse
perso nulla . Questa incominciò dicendo che il nonno era tagliatore di teste -
aveva una collezione di teste di nemici esposta , ma era molto buono perchè
durante le infinite guerre tribali c'erano dei nemici che uccidevano gli
avversari , poi ne arrostivano la carne e la mangiavano .
volte se lo inghittivano crudo - suo nonno invece gli tagliava solo la testa ,
la faceva seccare e poi la esponeva davanti alla capanna . la loro storia-disse-
era tutta una infinità di guerre tribali e torture dei prigionieri vivi o
arrostiti . Ecco , disse , questa è la nostra cultura fino all'arrivo dei
missionari !
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